ok, l’atteggiamento è giusto ma quanto pesano le scelte sbagliate

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#finsubito


La citazione è facile ed è servita su un piatto d’argento, la Dinamo Sassari contro la Reyer Venezia ha vestito i panni della classica mucca di Erzegovina. Il finale di partita della squadra biancoblù è stato come quello del famoso bovino che dopo aver prodotto del latte, dà un calcio al secchio versandone l’intero contenuto, con Bendzius e compagni che si sono visti sfuggire un successo che sembrava quasi ormai acquisito.

Scelte
A differenza di coach Bulleri che non si è voluto anche giustamente concentrare su un commento del finale in conferenza stampa, partiamo proprio da qua. Una serie di errori e dettagli non hanno permesso alla Dinamo Sassari di portare a casa il bottino in una partita a tratti ben giocata in cui i biancoblù hanno messo un grande ardore. Il Banco di Sardegna è infatti stato bravo a subire i cazzotti di Venezia, risollevandosi sempre, grazie a una buona prova di squadra, in cui tutti hanno cercato di mettere il proprio mattoncino. Da Bibbins a Fobbs, passando per il solito contributo degli italiani Tambone e Cappelletti, fino al positivo apporto dei lunghi Vincini (chiamato al lavoro extra per l’assenza di Halilovic) e a un Rashawn Thomas che ha sì chiuso da top scorer, ma che sta dando soprattutto tanto dal lato della personalità e carattere. A questi, aggiungiamo anche l’apporto di Bendzius e Sokolowski, non brillantissimi ma che comunque hanno colpito in momenti delicati della gara. Il polacco è stato però sfortunato protagonista nel finale con la stoppata subita sull’ultima conclusione in un possesso che si poteva gestire meglio considerata anche la sua esperienza, e poi subendo in faccia il canestro della vittoria di Ennis. Due errori pesanti che fanno il paio ad alcune palle perse sanguinose di Bibbins e Thomas, situazioni sicuramente da evitare durante un finale punto a punto in cui è mancata un po’ di lucidità.

Futuro
Fa sempre male perdere, figuriamoci se una sconfitta arriva contro una squadra reduce dalle fatiche di coppa (acuite dal faticoso viaggio dalle Canarie e allegata delusione per l’eliminazione), tra le mura amiche del Pala Serradimigni e perlopiù con un finale amarissimo. Conquistare un successo ieri per il Banco di Sardegna avrebbe rappresentato un traguardo importante per diversi motivi: tornare alla vittoria dopo la debacle di Reggio Emilia e farlo contro gli “eterni rivali” orogranata avrebbe rappresentato un boost importante per la squadra di Bulleri per un finale di stagione più tranquillo. Fortunatamente la situazione in classifica, con la vittoria a sorpresa di Pistoia (candidata principale per la retrocessione vista la delicatissima situazione societaria) su Napoli e le sconfitte di Varese, Scafati, Cremona e della stessa Ge.Vi, non è precipitata e l’impressione è che basta poco alla Dinamo per scacciare via i fantasmi. Ora all’orizzonte c’è la gara di Treviso con una Nutrbullet che si trova due punti sopra Sassari e che sembra ormai quasi fuori dalla lotta playoff. La trasferta in Veneto e, soprattutto, la prossima casalinga contro Cremona saranno due partite da non sbagliare e che potrebbero regalare un finale di stagione più sereno ai biancoblù.

Matteo Porcu






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