Dalla Daunia alla BAT a tutto il nord Barese tonnellate di rifiuti sversati illegalmente, serve mobilitarsi
Gli stati generali contro le ecomafie partono martedì 11 marzo a Foggia e diventano modello per la regione
Si mobilita anche l’Arcivescovo Giorgio Ferretti (Diocesi Foggia-Bovino) che introdurrà i temi dell’incontro
Mobilitazione generale permanente e dossier con le azioni da adottare per comuni, provincia e Regione
FOGGIA – Parteciperanno amministratori comunali di tutta la provincia di Foggia agli “stati generali” sulla drammatica questione delle tonnellate di rifiuti sversate illegalmente su tutto il territorio della Capitanata. Al forum, che si terrà martedì 11 marzo, alle ore 16, nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana, in Piazza XX Settembre a Foggia, hanno aderito oltre 50 soggetti promotori: organizzazioni datoriali agricole, sindacati, associazioni culturali, ambientaliste e contro le mafie, istituti scolastici, realtà associative scientifiche e del mondo cattolico, medici e ricercatori. La questione al centro del forum autoconvocato è “L’abbandono illegale di rifiuti nelle campagne del Foggiano: la Capitanata è la nuova terra dei fuochi?”
L’IMPEGNO DELL’ARCIVESCOVO. Gli stati generali di martedì 11 marzo saranno significativamente aperti da un intervento introduttivo di Monsignor Giorgio Ferretti, Arcivescovo Metropolita della Diocesi Foggia-Bovino. Saranno quattro le relazioni al centro del dibattito. Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente interverrà sul tema “Rifiuti s.p.a: l’assalto ecocriminale alla provincia di Foggia. A seguire, Antonio Marfella, presidente dell’Associazione Medici per l’Ambiente-ISDE di Napoli, relazionerà su “Perché, come e quando si muore per Terra dei Fuochi. Come Evitarlo”. A Maurizio di Bisceglie, responsabile SSVD di Oncologia Medica Integrata del Policlinico di Foggia (sede di Lucera) toccherà invece il compito di illustrare le “Conseguenze mediche dei rifiuti tossici: focus sui tumori”. Infine, prima del dibattito, Massimo Fragassi affronterà il problema relativo a “Inerzia e inadempienze nei procedimenti amministrativi di rimozione dei rifiuti: il caso Foggia”. Il convegno sarà moderato da Filippo Santigliano, caposervizio de La Gazzetta del Mezzogiorno.
UNA QUESTIONE PUGLIESE. Lo sversamento illegale di rifiuti nelle campagne è una realtà inquietante e drammatica che riguarda tutta la Puglia. Negli ultimi tre anni, ma con precedenti piuttosto rilevanti in tutto l’arco dell’ultimo decennio, le aree rurali del Foggiano, quelle della provincia Barletta-Andria-Trani e le zone agricole dell’area metropolitana di Bari sono state interessate dalla massiccia aggressione delle organizzazioni criminali che del traffico e dello sversamento illecito di rifiuti hanno fatto la fonte di un business miliardario.
IL DOSSIER E LE PROPOSTE. Migliaia di tonnellate di rifiuti sversati illegalmente sul territorio, dati allarmanti sull’incidenza dei tumori tra la popolazione, una preoccupazione e un sentimento di rabbia e sgomento che crescono tra le Comunità del Foggiano e di tutta la Puglia. Per contrastare con più decisione ed efficacia questo fenomeno, dal capoluogo della Daunia prende corpo una mobilitazione generale e permanente. L’obiettivo è dare una scossa a istituzioni e opinione pubblica per superare l’inerzia e le inadempienze degli enti pubblici nell’avvio di una profonda, capillare e tempestiva azione di rimozione dei rifiuti e bonifica dei terreni invasi da rifiuti di ogni tipo. Durante il forum autoconvocato delle associazioni sarà presentato un dossier attraverso il quale saranno formulate proposte concrete e verranno fornite indicazioni a comuni, enti provinciali e Regione Puglia per le azioni da adottare a tutela e salvaguardia dell’ambiente e della salute per un territorio, quello pugliese, con una fortissima vocazione all’agricoltura e al turismo. L’iniziativa è coordinata da Massimo Fragassi, responsabile dell’Ufficio Legislativo di CIA Agricoltori Italiani di Puglia. “La Capitanata non è la Terra dei Fuochi, ma lo diventerà qualora le amministrazioni non provvedano ad attivare i procedimenti amministrativi di rimozione e smaltimento previsti dalla legge. Occorre prendere coscienza del problema e attivarsi per affrontarlo e risolverlo”, dichiara Massimo Fragassi.
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