«A Molveno mi hanno detto scimmia»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito


Nel calcio, come nella vita, il rispetto e la sportività dovrebbero essere i pilastri fondamentali di ogni partita. In Promozione, nella giornata di domenica, è però accaduto il fattaccio, con una rissa finale, scoppiata a Molveno dopo il triplice fischio. Una partita intensa e combattuta, con il MolvenoSpor, coinvolto nella lotta per non retrocedere, che grazie al gol di Tessaro è riuscito a sconfiggere la capolista Ravinense. L’incontro rappresentava una delle sfide più difficili per una compagine che lotta per la salvezza, che affrontava un avversario di gran lunga superiore, la squadra più forte del massimo campionato provinciale, con elementi di categoria superiore. Nel finale del match, sarebbero emerse alcune frasi razziste da parte di qualche giocatore dei rossoazzurri dell’Altopiano, un comportamento che nel 2025 non può assolutamente essere tollerato. Yassir Dsiri, classe 1998 di origini marocchine, difensore della Ravinense , spiega con amarezza quanto accaduto. «È stata una brutta situazione. C’è stato agonismo, certo, ma la cosa doveva finire lì. Capisco gli insulti, lo strattonarsi. Quando c’è agonismo e la partita è combattuta fa tutto parte del gioco. Il tutto poi è sfociato in frasi di stampo razziale. E questo è stato pesante. Dalla “scimmia” a parolacce di vario tipo. È stato così per un quarto d’ora, gli ultimi minuti di gioco, da quando sono entrato». Dsiri aggiunge che l’assistente dell’arbitro posizionato sul lato delle panchine dell’impianto di Molveno avrebbe dovuto sentire tutto, in quanto posizionato proprio nelle vicinanze della zona in cui agiva il numero 20 biancazzurro. «Il guardalinee ha sentito tutto, perché i due giocatori che erano su quella fascia hanno continuato a rivolgermi frasi di quel tipo. Non solo le “classiche” offese». Alla luce del racconto di Dsiri, ci si chiede quindi perché l’assistente (Giulio D’Alterio della sezione di Trento) non abbia richiamato il direttore di gara (Michele Armellini della sezione di Arco Riva) per segnalare quanto stava accadendo. Se dovesse risultare che il giocatore abbia effettivamente pronunciato frasi razziste, il club e le autorità del campionato dovranno prendere decisioni severe per mandare un messaggio chiaro. Almeno per quanto riguarda i provvedimenti federali, se ne saprà di più giovedì, quando verrà pubblicato il comunicato ufficiale con i provvedimenti disciplinari dei campionati dilettantistici trentini: l’eventuale sentenza prenderà corpo in base a quanto il direttore di gara ha scritto nel rapporto ufficiale del match. Dsiri, fino allo scorso anno al Lavis, è un elemento di esperienza della capolista Ravinense. Rientrato da un infortunio e coinvolto suo malgrado in questo episodio, racconta come un avvenimento del genere possa portare anche a riflettere sull’abbandono del calcio. «È la prima volta che mi succede una cosa del genere. Gioco a calcio da quando ho 6 anni e lo faccio per divertimento. Quando succedono queste cose, la voglia e la passione per questo sport passano. Nel 2025 queste cose non dovrebbero mai accadere, a prescindere. Ma soprattutto, si tratta di una partita di Promozione. Una gara di calcio». Alessandro Sartori, presidente del MolvenoSpor, condanna fermamente quanto accaduto e vuole chiarire la posizione della sua società. «Siamo una realtà piccola, dobbiamo essere un esempio. Abbiamo tanti bambini che ci vengono a vedere la domenica, quindi pretendo il massimo rispetto per tutti, ovviamente per gli avversari inclusi. Ci sono state frasi censurabili che sono emerse, sicuramente, altrimenti non sarebbe venuto fuori quel battibecco finale. E anche questo non mi è piaciuto. Ma faccio fatica a pensare che qualcuno dei miei ragazzi abbia detto qualche frase razzista. Nella nostra società c’è un grande spirito di inclusione. Il razzismo è assolutamente grave e siamo tutti totalmente contro a questa cosa». Sartori sottolinea anche che, durante il match e nell’immediato finale, non si è accorto di quanto accaduto. «Faccio fatica ad accettare questa cosa. L’ho scoperto da appassionato guardando la trasmissione di Trentino Tv “A Tutto Campo” domenica sera. Mi sarei aspettato che, a fine gara, qualcuno della società avversaria venisse a dirmi qualcosa al riguardo. Scoprirlo dalla televisione mi dispiace enormemente. Anche perché con la Ravinense abbiamo un ottimo rapporto. E a fine gara abbiamo passato del tempo insieme al bar del campo». Il presidente del MolvenoSpor conclude dicendo che ha voluto confrontarsi anche con i suoi giocatori per capire l’accaduto. «Ho parlato con i miei ragazzi, chiedendo spiegazioni. I giocatori mi hanno confermato con forza che non c’è stata nessuna uscita di stampo razzista». Le prossime settimane ci diranno quale sarà la risposta delle autorità competenti.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link