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Rinnovati gli organi dell’Associazione regionale Allevatori (ARA) di Campania e Molise. Sabato 8 marzo, nella sede dell’azienda agricola Casa Barbato, a Montoro (SA), il Consiglio Direttivo ha eletto il Presidente ed i due vice Presidenti. Alla carica di Presidente è stato confermato il campano Davide Minicozzi, mentre uno dei due vice Presidenti è stato eletto l’imprenditore zootecnico molisano, nonché vice Presidente provinciale di Coldiretti Isernia, Domenico Ferrante. A dirigere l’Associazione continuerà ad essere il dott. Augusto Calbi.
Per la prima volta dalla nascita dell’Ara Campania-Molise nel Consiglio Direttivo vi sono a pieno titolo anche due rappresentanti molisani: il neo eletto vice Presidente Ferrante e l’imprenditore zootecnico Giacinto Ricciuto, che ricopre anche la carica di Presidente provinciale di Coldiretti Campobasso. Alla votazione erano presenti anche i Direttori regionali di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese ed il Direttore regionale di Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda.
“L’elezione di Domenico Ferrante a vice Presidente e la presenza di Giacinto Ricciuto in Consiglio – ha affermato il Direttore Ascolese – costituisce un passo importante per gli allevatori della regione che avranno, d’ora in poi, la possibilità di essere rappresentati all’intero del Direttivo cui poter sottoporre problematiche ed istanze per sostenere uno dei settori economici più produttivi della regione”. A tal proposito Giacinto Ricciuto ha evidenziato che “l’Ara potrà divenire lo strumento operativo per assicurare agli imprenditori zootecnici l’assistenza tecnica di cui necessitano, oltre che mettere in campo progetti su specifiche esigenze delle aziende molisane”.
Ciò potrà essere realizzato creando, all’interno dell’Associazione, professionalità in grado di sostenere l’attività zootecnica a tutto tondo promuovendo studi e ricerche su specifici problemi tecnici o economici per la cui risoluzione oggi gli imprenditori sono costretti a rivolgersi all’esterno dell’Ara. “Sarebbe inoltre auspicabile – ha affermato Ferrante – poter contare all’interno dell’Ara su un nutrizionista che possa fornire indicazioni precise sull’alimentazione del bestiame, in base all’indirizzo produttivo, evitando che gli allevatori debbano affidarsi alla ‘consulenza’ esclusiva dei commercianti di tali prodotti.
Una progettualità, questa, condivisa anche dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Micone, che in un recente incontro con i dirigenti di Coldiretti sulle problematiche del settore, aveva manifestato la volontà di sostenere Ara Campania-Molise nella realizzazione di mirate attività che avessero positive ricadute sulle imprese zootecniche e sull’intero territorio della regione.
Varie sono tuttavia le problematiche che affliggono la zootecnia molisana. Il comparto soffre ormai da anni per l’aumento esponenziale dei costi di produzione, la presenza incontrollata di fauna selvatica, in primis cinghiali ma ultimamente anche lupi, cervi e caprioli. Negli ultimi tempi si sono, poi, aggiunti anche il rischio di diffusione della PSA (Peste suina africana) e della tubercolosi bovina. Tutte criticità, queste, che vanno affrontate in maniera rapida ed efficace.
Questi non sono tuttavia gli unici problemi che gli imprenditori zootecnici si trovano a dover affrontare quotidianamente: carenza di manodopera qualificata, vie di comunicazioni efficienti, scuole, presidi sanitari e delle Forze dell’Ordine, sono infatti sempre più rari nelle zone interne dove l’attività zootecnica è prevalentemente diffusa. Per questo, al fine di scongiurare la chiusura delle aziende, ha sottolineato Domenico Ferrante, “è indispensabile mettere gli allevatori in condizioni di poter lavorare, e dunque produrre cibo per l’intera collettività e reddito per se stessi ed i propri dipendenti”.
Non va infine dimenticato che le imprese agricole e zootecniche costituiscono un vero e proprio presidio del territorio, specie per le aree interne e montane. La loro esistenza diventa quindi indispensabile anche per la tutela e la difesa dell’ambiente, sempre più minacciato dai cambiamenti climatici in atto, che causano gravissimi danni a cominciare dal dissesto idrogeologico.
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