Autovelox omologazione, multe, sanzioni e ricorsi: le regole del nuovo Codice della strada

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Gli autovelox rappresentano uno degli strumenti più utilizzati per il controllo del traffico e per far rispettare i limiti di velocità. Il nuovo Codice della Strada ha introdotto modifiche significative nella loro regolamentazione, definendo con maggiore precisione le condizioni di utilizzo e le sanzioni per i trasgressori. Inoltre, è fondamentale conoscere i propri diritti e le modalità per visionare le immagini dell’infrazione, al fine di verificare la legittimità delle multe ricevute.

Nuove regole sugli autovelox: cosa dice il Codice della Strada

Il nuovo Decreto Autovelox 2024 ha introdotto criteri più stringenti per l’installazione e l’utilizzo di questi dispositivi:

  • Collocazione: Gli autovelox possono essere installati solo su strade con un elevato tasso di incidentalità e dove la contestazione immediata è impossibile. Secondo la il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, “la loro collocazione deve essere stabilita da un’analisi dell’incidentalità delle strade, evitando posizionamenti arbitrari”.
  • Limiti minimi di velocità: In ambito urbano, non possono essere installati su tratti con limite inferiore a 50 km/h. Sulle strade extraurbane, devono rispettare un margine di almeno 20 km/h rispetto ai limiti generali della categoria di strada.
  • Distanza minima tra dispositivi: Devono essere collocati a distanze minime che variano dai 500 metri in città ai 4 km sulle autostrade.
  • Segnalazione obbligatoria: Devono essere preceduti da un cartello di avviso, con distanze minime di 1 km sulle extraurbane e 200-75 metri in città.
  • Omologazione: Gli autovelox devono essere autorizzati e omologati. I dispositivi già esistenti devono adeguarsi alle nuove normative entro 12 mesi, pena la rimozione.
  • Multe multiple: Se un conducente riceve più multe nello stesso tratto di strada e nella stessa ora, pagherà solo la multa più grave aumentata di un terzo.
  • Limiti per neopatentati: Secondo il testo, “nei primi tre anni dal conseguimento della patente, il limite massimo sulle autostrade è 110 km/h e 90 km/h sulle extraurbane principali”.

Queste nuove regole mirano a evitare un uso arbitrario degli autovelox a scopo di mera raccolta fondi e a garantire un’applicazione più equa delle sanzioni.

Sanzioni con l’autovelox per eccesso di velocità

Il superamento dei limiti di velocità comporta multe e, in alcuni casi, la sospensione della patente. Le nuove sanzioni previste dal Codice della Strada sono:

  • Fino a 10 km/h oltre il limite: multa da 42 a 173 euro, nessuna decurtazione punti.
  • Tra 11 e 40 km/h oltre il limite: multa da 173 a 694 euro, decurtazione di 3 punti.
  • Tra 41 e 60 km/h oltre il limite: multa da 543 a 2.170 euro, decurtazione di 6 punti e sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
  • Oltre 60 km/h oltre il limite: multa da 845 a 3.382 euro, decurtazione di 10 punti e sospensione della patente da 6 a 12 mesi.

Se l’infrazione avviene in orario notturno (tra le 22 e le 7), l’importo della multa aumenta di un terzo. Inoltre, secondo quanto riportato in Gazzetta Ufficiale, “se si commettono due o più infrazioni gravi in due anni, viene applicata la sospensione automatica della patente”.

Tolleranza km/h degli autovelox

La legge prevede un margine di tolleranza per gli errori strumentali:

  • Fino a 100 km/h: 5 km/h di tolleranza.
  • Oltre 100 km/h: riduzione del 5% della velocità rilevata.

Ad esempio, se il limite è 50 km/h, la multa scatterà solo da 56 km/h in su (50 + 5 km/h di tolleranza). Su un’autostrada con limite di 130 km/h, la sanzione parte da 137 km/h.

Come visionare le immagini dell’infrazione

Per verificare l’infrazione contestata, è possibile visionare le foto scattate dall’autovelox attraverso diversi canali:

  • Online: La maggior parte dei verbali include un link a un portale dove inserire il numero della multa e la targa del veicolo per visualizzare le immagini.
  • PEC o email: Si può fare richiesta formale all’ente che ha emesso la multa, allegando i dati della contravvenzione.
  • Di persona: Recandosi agli uffici dell’ente accertatore negli orari previsti.

Le foto devono mostrare chiaramente la targa del veicolo e il contesto dell’infrazione. Se l’immagine non è chiara o presenta anomalie, è possibile contestare la multa. Inoltre, la foto deve essere nitida al momento dello scatto, senza ingrandimenti successivi. Se nell’immagine compaiono più veicoli, la sanzione può essere contestata per mancanza di certezza sull’infrazione.

Tutor: il controllo della velocità media

Oltre agli autovelox, sulle autostrade e alcune strade extraurbane sono installati i Tutor, sistemi che rilevano la velocità media su un determinato tratto. Questi dispositivi confrontano i tempi di percorrenza tra due punti e calcolano se la velocità media supera il limite consentito. Anche per i Tutor si applicano i margini di tolleranza previsti per gli autovelox. I Tutor di ultima generazione sono attivi su numerose tratte e operano in qualsiasi condizione atmosferica, adattandosi anche alle variazioni temporanee dei limiti di velocità.

Possibilità di ricorso per multe con autovelox

Le multe da autovelox possono essere contestate in alcuni casi:

  • Segnaletica assente o non visibile: gli autovelox devono essere sempre segnalati.
  • Errore nella rilevazione: se la multa non rispetta il margine di tolleranza.
  • Mancata omologazione dell’autovelox: anche se il nuovo Codice della Strada limita questa possibilità, restano valide alcune eccezioni.
  • Multe multiple nello stesso tratto e nella stessa ora: in questi casi si paga solo la sanzione più grave, aumentata di un terzo.

Il ricorso può essere presentato entro 30 giorni al Giudice di Pace o 60 giorni al Prefetto.

Le nuove normative sugli autovelox e sulle multe per eccesso di velocità mirano a rendere il sistema più equo e trasparente. Tuttavia, è fondamentale conoscere i propri diritti e le procedure per verificare la legittimità di una multa. Prestare attenzione alla segnaletica e rispettare i limiti di velocità rimane il modo migliore per evitare sanzioni e garantire la sicurezza stradale.

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