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Gli aggiornamenti sulla guerra tra Ucraina e Russia, le notizie in diretta di lunedì 10 marzo: il presidente Volodymyr Zelensky è arrivato in Arabia Saudita per colloqui di pace, alla vigilia dei negoziati di domani per risolvere il conflitto tra Kiev e Mosca. La Russia ha annunciato oggi l’espulsione di due diplomatici britannici accusandoli di spionaggio, mentre Starmer ha convocato una videocall con i leader “volenterosi”: il meeting virtuale si terrà sabato.
Trump, intato, ha affermato: “Riprenderemo condivisione intelligence con Kiev” e sulle terre rare dice: “Accordo con Kiev possibile entro 2-3 giorni”.
Elon Musk su X parla a tutto campo sulla Nato, alleanza dalla quale gli Stati Uniti “dovrebbero uscire” perché “non ha senso che l’America paghi per la difesa dell’Europa”, e su Starlink, “spina dorsale” della difesa ucraina, aggiungendo che “se lo disattivo la loro prima linea crollerebbe”, prima di fare dietrofront: “Starlink non spegnerà mai i suoi terminali sull’Ucraina”. Piantedosi: “Piano riarmo UE non è ideologicamente negativo, anzi”.
Guerra Ucraina-Russia, le ultime notizie in diretta:
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Polonia, Paesi baltici e nordici insistono: “Sostenere l’Ucraina fino alla vittoria”
“La comunità internazionale deve sostenere l’Ucraina fino alla vittoria sull’aggressore e garantire che gli autori e i pianificatori delle violazioni del diritto internazionale siano chiamati a risponderne. Questo è l’unico modo per spianare la strada per una pace giusta e duratura in Ucraina e in Europa”. Lo dichiarano i presidenti dei Parlamenti della Polonia e dei Paesi baltici e nordici in una dichiarazione comune pubblicata al termine di un incontro tenutosi oggi a Vilnius. Nella dichiarazione viene inoltre chiesto che la Russia rispetti i diritti previsti dai trattati internazionali per i prigionieri di guerra, ivi compreso il diritto della croce rossa internazionale e di altre organizzazioni internazionali di entrare nel Paese per assistere i prigionieri di guerra. In particolare, il documento condanna il disprezzo che la Russia sta dimostrando per le norme del diritto internazionale e umanitario nel loro complesso. “Le autorità dello stato russo mirano volutamente a spezzare la resistenza dell’Ucraina attraverso il terrore. Il Cremlino non solo non condanna crimini come le esecuzioni sommarie e il trattamento disumano dei prigionieri di guerra, ma li incoraggia attivamente”, si legge ancora nella dichiarazione.
Rubio: “I russi non possono conquistare tutta l’Ucraina”
“I russi non possono conquistare tutta l’Ucraina, e ovviamente sarà molto difficile per l’Ucraina costringere i russi a tornare al punto in cui erano nel 2014 in un periodo di tempo ragionevole”, ha detto il segretario di Stato USA Marco Rubio, il quale ha precisato che con gli ucraini in Arabia Saudita parlerà probabilmente della ripresa degli aiuti militari e che la posizione americana al riguardo potrebbe cambiare se l’Ucraina si mostrasse seriamente impegnata alla pace. “Posso assicurarvi questo – ha messo in evidenza – non forniremo aiuti militari ai russi”.
Rubio: “L’Ucraina dovrà cedere territori alla Russia in qualsiasi accordo di pace”
L’Ucraina dovrà fare concessioni sui territorio che la Russia ha preso dal 2014 come parte di qualsiasi accordo per porre fine alla guerra. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Marco Rubio, secondo quanto riportato dal New York Times. “La cosa più importante è che l’Ucraina sia pronta a fare cosa difficili, così come i russi dovranno fare cose difficili per porre fine a questo conflitto o almeno interromperlo”, ha messo in evidenza Rubio senza chiarire le concessioni che entrambe le parti dovrebbero fare.
Tre morti e nove feriti dopo attacco ucraino nel Kursk
Almeno tre persone sono state uccise e nove ferite in un attacco ucraino a un negozio in un villaggio nella regione russa di Kursk. Lo ha reso noto il governatore regionale Alexander Khinstein su Telegram. “Le forze armate ucraine hanno colpito il negozio Dobrynya nel villaggio di Belaya, distretto di Belovsky, mentre le persone sono facevano la spesa dopo il lavoro”, ha aggiunto.
Zelensky: “Pace possibile sotto la guida di USA e UE”
Zelensky ha ringraziato l’Europa per il riconfermato sostegno e assicurato che la pace è possibile sotto la guida degli Stati Uniti. “Nuovi pacchetti di difesa, rafforzamento della difesa aerea e ancora più investimenti nel nostro settore della difesa. Nel giro di poche settimane, i paesi europei hanno adottato decine di decisioni per aumentare il sostegno all’Ucraina”, ha scritto su Telegram. “Per una pace giusta e duratura è necessario” che un’azione forte sul fronte “e una diplomazia forte lavorino insieme. Sotto la guida degli Stati Uniti e in cooperazione con tutta l’Europa, questo obiettivo è assolutamente realizzabile”, ha assicurato. “La pace è il nostro obiettivo comune. Grazie a tutti i partner che, insieme all’Ucraina, ogni giorno rendono più vicina la pace per tutto il nostro popolo!”, ha concluso.
Rubio: “Speriamo di risolvere la sospensione degli aiuti”
“Penso che la nozione della sospensione degli aiuti, in modo generale, sia una questione che auspichiamo di poter risolvere. Evidentemente, quello che accadrà domani sarà determinante al riguardo”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa sull’aereo per l’Arabia Saudita, in vista dei colloqui tra la delegazione di Washington e quella ucraina.
Ucraina pronta a firmare accordo sulle terre rare con gli Usa
La delegazione ucraina è pronta a firmare un accordo con gli Stati Uniti durante i colloqui di domani in Arabia Saudita, riguardante l’accesso ai minerali di terre rare dell’Ucraina. Due alti funzionari ucraini hanno confermato che Kiev proporrà un cessate il fuoco che copra il Mar Nero, attacchi missilistici a lungo raggio e il rilascio di prigionieri. L’incontro con il segretario di Stato americano, Marco Rubio, è previsto per domani.
Premi Nobel chiedono di usare i fondi russi congelati per la ricostruzione
Un appello firmato da oltre 130 premi Nobel chiede che i beni russi congelati vengano destinati alla ricostruzione dell’Ucraina e a compensare le vittime della guerra, dopo un eventuale accordo di pace. Tra i firmatari figurano personalità come l’attivista iraniana Shirin Ebadi, l’ex presidente polacco Lech Walesa e gli scrittori Elfriede Jelinek, Herta Müller e Orhan Pamuk. La petizione sarà consegnata a Oleksandra Matviichuk, leader del Centro per le libertà civili ucraino e Premio Nobel per la Pace nel 2022.
Kiev, non c’è alcuna minaccia di accerchiamento nel Kursk
Il comandante delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, ha escluso la possibilità di un accerchiamento delle truppe ucraine nella regione di Kursk, assicurando che vengono adottate misure difensive. Nel frattempo, l’intelligence britannica ha riferito che le forze ucraine hanno lanciato contrattacchi a Pokrovsk, nella regione di Donetsk, mentre in Kursk l’esercito russo sta intensificando la pressione sulle posizioni ucraine.
Starmer parla con Trump, auspica una ricucitura tra Usa e Ucraina
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha parlato telefonicamente con il presidente americano Donald Trump per discutere della “pace duratura in Ucraina”. Downing Street ha comunicato che Starmer ha informato Trump sulle iniziative diplomatiche del Regno Unito e ha espresso speranza in un esito positivo dei negoziati ucraino-americani in Arabia Saudita, con l’auspicio di riprendere il sostegno militare e d’intelligence degli Stati Uniti a Kiev.
Rubio: “Proposta ucraina su tregua parziale è promettente”
Gli Stati Uniti considerano la proposta ucraina per un cessate il fuoco parziale “promettente”. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Marco Rubio, a Riad. “Non sto dicendo che da solo sia sufficiente, ma è il tipo di concessioni di cui avremmo bisogno per porre fine al conflitto”, ha affermato.
Ministro Tajani: “Non manderemo nostri militari in Ucraina”
“Questo governo sta cercando di affrontare con determinazione e serietà la burrasca” se questa “dovesse arrivare. Non manderemo i nostri militari in Ucraina, non manderemo in missioni europee”. Tuttavia, se a livello internazionale ci dovesse essere la creazione di “una zona franca, ci potrebbe essere una partecipazione italiana come facciamo in Libano e altre parti del mondo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, intervenendo a un convegno a Ravenna. “La politica di governo è come un mosaico che si realizza con l’impegno di tutti quanti noi – ha aggiunto – noi insieme all’Europa perché noi siamo il cuore dell’Europa. Sarà facile? No, non sono superficiale ma sono sempre ottimista. Quando c’è una crisi – ha concluso Tajani – dobbiamo avere la determinazione di trasformare quella crisi in opportunità”.
Ucraina, rinforzi a truppe impegnate in regione Kursk
L’Ucraina ha annunciato un potenziamento del proprio contingente militare nella regione russa di Kursk, dove le forze di Mosca hanno recentemente rivendicato avanzamenti significativi. Il comandante delle forze armate ucraine, Oleksandr Sirski, ha dichiarato su Facebook di aver ordinato il rafforzamento delle unità con ulteriori risorse, incluse tecnologie di guerra elettronica e droni. L’operazione militare ucraina in questa regione era iniziata ad agosto, e ora Kiev intende intensificare gli sforzi per contrastare le operazioni russe nell’area.
Rubio (USA): “Dobbiamo stabilire se Kiev è pronta per la pace”
Per gli Stati Uniti è importante “stabilire chiaramente le intenzioni dell’Ucraina” sulla pace e avere la certezze che Kiev “sia pronta a fare cose difficili, come faranno i russi”. Lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio al suo arrivo a Riad.
Zelensky è arrivato in Arabia Saudita
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato nella città saudita di Gedda, ha riferito un funzionario ucraino all’agenzia britannica Reuters.
Russia: preso il controllo di altri villaggi nel Kursk
Mosca afferma di aver ripreso il controllo di diversi villaggi nella regione russa di Kursk e sostiene di aver quasi accerchiato le truppe ucraine. Secondo il ministero della Difesa russo, le operazioni per respingere gli attacchi ucraini hanno portato a “progressi significativi”, con la riconquista delle località di Staraya, Novaya Sorochina e Malaya Loknya. Inoltre, l’esercito russo dichiara di aver inflitto pesanti perdite alle forze di Kiev, con circa 340 tra morti e feriti nelle ultime 24 ore.
Rutte (Nato): “Serve un buon accordo di pace in Ucraina, la Cina ci guarda”
Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha sottolineato la necessità di un accordo di pace solido per l’Ucraina, per evitare che la Cina ne tragga vantaggio. Ha riconosciuto gli sforzi per sbloccare la situazione, citando incontri tra Stati Uniti, Ucraina e Russia. In Europa si valuta una missione per garantire il cessate il fuoco. Rutte ha avvertito che un accordo sfavorevole rafforzerebbe le ambizioni di Xi Jinping nel Pacifico, preoccupando gli Stati Uniti.
L’inviato di Trump: “Accordo sui minerali potrebbe essere raggiunto in settimana”
I segnali dall’Ucraina sono positivi e un accordo sui minerali potrebbe essere raggiunto in settimana. A dirlo Steve Witkoff, l’inviato di Trump, in un’intervista a Fox.
Starmer convoca per sabato videoconferenza con i leader della “coalizione dei volenterosi” per l’Ucraina
Il premier britannico Keir Starmer ha convocato per sabato una videoconferenza con i leader della cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’ per l’Ucraina, seguito di quella in presenza a Londra del 2 marzo scorso. Lo ha annunciato l’ufficio del primo ministro. Dovrebbero partecipare i leader di una ventina di Paesi.
Kiev: “Colpita nella notte grande raffineria russa nel Samara”
Droni manovrati dall’intelligence militare ucraina (Hur) hanno colpito la scorsa notte una raffineria russa di petrolio, definita strategica, a Novokuybyshevsk, nell’oblast russo di Samara secondo quanto riporta il Kyiv Independent. L’Ucraina, ricorda il sito di news, ha sistematicamente preso di mira raffinerie di petrolio russe, siti militari e magazzini in profondità dietro le linee del fronte per minare la capacità di Mosca di condurre la guerra. La “capacità della raffineria ammonta a 8,8 milioni di tonnellate di petrolio all’anno, rendendola una delle 10 più grandi in Russia”, ha affermato Andrii Kovalenko, capo del Centro di contrasto alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale di Kiev.
L’Ue: “Abbiamo capacità satellitari, pronti ad aiutare Kiev”
“Nessun commento particolare sullo scambio tra le autorità polacche e la controparte americane. Restiamo impegnati e pronti a sostenere l’Ucraina con GovtSatCom fino a quando Iris2 non sarà pienamente operativo. Abbiamo capacità satellitari in Ue e siamo pronti a sostenere l’Ucraina se necessario”. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea, replicando a una domanda sullo scambio avvenuto ieri tra il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, Elon Musk e il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, sull’uso dei satelliti Starlink in Ucraina.
Kiev: “Vantaggio a Mosca da blocco condivisione intelligence Usa”
Un prolungato congelamento da parte di Washington della condivisione della propria intelligence militare con l’Ucraina darà alla Russia “un vantaggio significativo” sul campo di battaglia. Lo ha detto un alto funzionario ucraino. “La cosa principale è quanto durerà. Se dura a lungo, darà ai russi un vantaggio significativo”, ha detto il funzionario, parlando a condizione di anonimato. Secondo lui lo stop sta già compromettendo la capacità di Kiev di colpire obiettivi sul territorio russo.
Salvini: “Italia può essere centrale per la pace in Ucraina”
Il ruolo dell’Italia con Trump alla Casa Bianca? “Siamo centrali perché il governo italiano ha buone relazioni con il governo americano e quindi penso che l’Italia possa avere – come lo ebbe in passato con Berlusconi e con Craxi – un ruolo centrale, di ponte, di unione”. Così il vicepremier Matteo Salvini in un evento a Milano risponde a una domanda dei cronisti. “Mentre in Europa ho l’impressione che qualcuno voglia ritagliarsi un ruolo personale per dividere, per allontanare – prosegue Salvini – l’Italia può avere il grande ruolo che ebbe in passato con le grandi culture socialiste e democristiane – e con quel genio assoluto che era Berlusconi, il quale oggi sicuramente saprebbe cosa dire e con chi parlare”. L’Italia, rimarca il vicepremier, “può avvicinare, può unire l’Occidente isolando quelli che vorrebbero altri 3 anni di conflitto” in Ucraina.
Peskov: “Espulsione diplomatici Gb per la nostra sicurezza”
“Le nostre agenzie speciali stanno facendo il loro lavoro, garantendo la sicurezza della Federazione Russa. Tutto ciò che deve essere fatto viene fatto”. il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato così l’annuncio dell’espulsione di due diplomatici dell’ambasciata britannica a Mosca, accusati di essere spie, che dovranno lasciare il Paese entro due settimane.
Zelensky: “Vogliamo pace ma Mosca trascina la guerra”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ribadito prima dei colloqui con i funzionari statunitensi in Arabia Saudita di domani che l’Ucraina vuole la pace e la Russia è “l’unica ragione” per cui la guerra si trascina. “L’Ucraina cerca la pace sin dal primo secondo della guerra e abbiamo sempre detto che l’unica ragione per cui la guerra continua e’ la Russia”, ha dichiarato Zelensky sui social media.
Londra condanna Mosca per espulsione di diplomatici Gb
Il Regno Unito ha condannato la Russia per l’espulsione di due diplomatici britannici per “spionaggio” definendo come “calunniose e infondate” le accuse mosse da Mosca nei loro confronti. E’ quanto si legge in una nota del Foreign Office.
Lavrov: “Da Trump dichiarazioni incoraggianti”
Mosca ritiene che sia troppo presto per trarre conclusioni di vasta portata sulle prospettive di risoluzione del conflitto in Ucraina, ma ciò che la Russia ha sentito finora dai rappresentanti dell’amministrazione Usa di Donald Trump è “nel complesso incoraggiante“. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. “Non vorrei correre troppo. Come ha detto più volte il presidente Vladimir Putin, siamo sempre pronti ai negoziati, ma allo stesso tempo, i nostri interessi nazionali devono essere garantiti”, ha detto in un’intervista alla rivista Nuove regioni della Russia.
Mosca: “Non tolleriamo gli 007 Gb sul nostro territorio”
La Russia non tollererà l’attività dei servizi di sicurezza britannici sul suo territorio e raccomanda ai cittadini britannici di fornire informazioni accurate nelle loro richieste di visto, ha affermato il ministero degli Esteri russo in una nota. Un rappresentante dell’ambasciata britannica è stato convocato al ministero questa mattina, riferisce la nota. “La parte russa ha espresso una forte protesta contro i fatti scoperti di informazioni consapevolmente false presentate da alcuni dipendenti dell’ambasciata nelle loro domande di ingresso in Russia”, ha affermato Mosca. All’incontro, “è stato sottolineato ancora una volta che Mosca non tollererà l’attività di agenti non dichiarati dei servizi di sicurezza britannici sul suo territorio e che la posizione intransigente della Russia su questo tema sarà formulata in modo coerente con gli interessi della sicurezza nazionale”, si legge nella nota. Il ministero ha anche “avvertito che la parte russa darà una risposta risoluta di ritorsione se Londra deciderà di far degenerare la situazione”. In precedenza, la Russia aveva chiesto che due dipendenti dell’ambasciata britannica lasciassero il suo territorio entro due settimane “per aver violato le leggi russe e tenendo conto delle informazioni rilevate dalle agenzie russe competenti e indicanti l’appartenenza di tali dipendenti ai servizi di sicurezza britannici”.
Fonti Usa: “A Riad si vedrà se Kiev è disposta a concessioni per fine guerra”
I dirigenti americani intendono usare l’incontro di domani in Arabia Saudita con la delegazione ucraina per valutare se Kiev sia disposta a fare concessioni materiali alla Russia per mettere fine alla guerra: lo affermano due funzionari statunitensi citati dal sito della Reuters. “La delegazione statunitense cercherà anche segnali che indichino se gli ucraini siano seriamente intenzionati a migliorare i rapporti con l’amministrazione Trump”, dopo il litigio in diretta mondiale alla Casa Bianca, ha affermato uno dei funzionari.
Kiev: “Russi hanno lanciato di notte 176 droni, 130 abbattuti”
A partire dalle 18 locali di ieri (le 17 italiane) fino a questa mattina, i russi hanno lanciato sull’Ucraina 176 droni, 130 dei quali, di tipo Shahed, sono stati intercettati e abbattuti dalla contraerea ucraina e altri 42, per lo più droni-esca, sono andati perduti o sono caduti in zone aperte. Sono state invece colpite le regioni di Kiev, di Kharkiv e di Poltava. Lo fa sapere nel suo consueto bollettino quotidiano l’aeronautica militare di Kiev sul proprio canale Telegram, ripresa dai siti ucraini, fra cui Ukrinform. A intervenire contro gli sciami di droni d’attacco sono stati l’aviazione, le unità di difesa antimissile, i gruppi di fuoco mobili dell’aeronautica e l’esercito.
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