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L’Agenzia delle Entrate conferma l’erogazione di nuovi rimborsi del 730 entro la fine di aprile. Dopo i primi pagamenti di marzo, molti contribuenti ancora in attesa potranno ricevere l’accredito nelle prossime settimane.
Molti contribuenti stanno ancora aspettando il rimborso del modello 730, relativo all’anno d’imposta 2023, mentre alcuni hanno già ricevuto gli accrediti di marzo. Secondo quanto confermato dall’Agenzia delle Entrate, ulteriori bonifici verranno emessi entro fine aprile. Tuttavia, i tempi di pagamento possono variare in base a diversi fattori, come la presenza di un sostituto d’imposta o eventuali controlli sulla dichiarazione dei redditi.
In questo articolo vediamo quando arrivano i rimborsi, chi li riceve per primo e quali sono i tempi previsti per chi è ancora in attesa.
Chi ha diritto al rimborso 730
Quando spetta il rimborso IRPEF
Il rimborso del 730 del 2024, riferito ai redditi dichiarati per l’anno d’imposta 2023, spetta ai contribuenti che hanno un IRPEF a credito. Questo significa che, dopo aver calcolato le imposte dovute e le detrazioni applicabili, l’importo versato durante l’anno è risultato superiore a quanto effettivamente dovuto.
Se invece il contribuente ha un IRPEF a debito, significa che deve integrare il pagamento dell’imposta, quindi non ha diritto ad alcun rimborso.
Come avviene l’accredito in base al sostituto d’imposta
Il modo in cui viene erogato il rimborso dipende dalla presenza di un sostituto d’imposta:
- Dipendenti e pensionati con un sostituto d’imposta (datore di lavoro o INPS) ricevono il rimborso direttamente in busta paga o sulla pensione.
- Contribuenti senza sostituto d’imposta devono attendere il bonifico dell’Agenzia delle Entrate, che gestisce direttamente il pagamento.
Se il rimborso è gestito dall’Agenzia, le tempistiche di accredito possono essere più lunghe, a causa dei controlli preventivi sui dati dichiarati.
Tempi di pagamento del rimborso 730
Quando l’Agenzia delle Entrate eroga i rimborsi
Il processo di rimborso non è immediato, poiché la dichiarazione viene sottoposta a controlli automatizzati per verificare la correttezza dei dati dichiarati. Se non emergono irregolarità, l’Agenzia delle Entrate provvede all’erogazione del rimborso.
In caso di anomalie, i tempi di accredito possono allungarsi, poiché potrebbe essere necessario effettuare ulteriori verifiche manuali prima di procedere con il pagamento.
Ultimi pagamenti e nuove date di accredito
I primi bonifici del 2024 sono stati emessi il 7 marzo, relativi agli ordinativi di pagamento del 27 febbraio. Tra l’elaborazione e l’effettiva disposizione dei pagamenti intercorrono solitamente 7-10 giorni lavorativi.
Per chi non ha ancora ricevuto il rimborso, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che il prossimo ordinativo sarà emesso entro fine aprile. Questo significa che nuovi pagamenti verranno effettuati nelle prossime settimane.
Cosa fare se il rimborso tarda ad arrivare
In alcuni casi, l’attesa per il rimborso può protrarsi fino a 18 mesi dalla data di presentazione del modello 730. I contribuenti che non hanno ancora ricevuto l’accredito possono verificare lo stato della propria dichiarazione accedendo al cassetto fiscale sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Consigli dell’esperto
Per chi attende il rimborso del 730, ecco alcuni suggerimenti utili per monitorare la situazione e ricevere il pagamento nel minor tempo possibile:
- Controlla il cassetto fiscale – Accedi al portale dell’Agenzia delle Entrate per verificare se il rimborso è stato elaborato e se sono presenti anomalie nei dati dichiarati.
- Verifica il metodo di pagamento – Se hai indicato un conto corrente per l’accredito, assicurati che i dati siano corretti per evitare ritardi.
- Attendi la prossima finestra di pagamento – Se non hai ricevuto il rimborso a marzo, ricorda che i nuovi accrediti verranno effettuati entro fine aprile.
- Evita errori nella dichiarazione – Per velocizzare l’elaborazione, compila sempre il modello 730 in modo accurato, evitando omissioni o discrepanze che potrebbero allungare i tempi di verifica.
- Se l’attesa supera i 18 mesi, contatta l’Agenzia – In casi eccezionali, se il rimborso non viene accreditato entro un anno e mezzo, è possibile fare un sollecito attraverso i canali ufficiali dell’Agenzia delle Entrate.
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