il confronto tra Regione Umbria e Cai

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Un importante tavolo di confronto tra la Regione Umbria e il Club Alpino Italiano (Cai) ha portato alla luce questioni chiave legate alla gestione della rete sentieristica e alla realizzazione di impianti eolici sul territorio montano. Durante la riunione svoltasi a Palazzo Donini si è discusso della necessità di una nuova normativa per la tutela dei sentieri, della controversa norma che consente la circolazione di veicoli a motore su percorsi naturalistici e dell’individuazione di aree idonee all’installazione di turbine eoliche.

Regione – Cai: un incontro cruciale per il futuro dei sentieri dell’Umbria

Uno dei temi centrali dell’incontro ha riguardato l’abolizione della norma regionale che, dal dicembre 2023, consente il transito di veicoli a motore su sentieri, mulattiere, piste parafuoco e strade di servizio ai boschi e ai pascoli. Il Cai Umbria ha ribadito la necessità di cancellare tale disposizione per preservare l’integrità del patrimonio sentieristico e garantire la sicurezza degli escursionisti.

La presidente della Regione Stefania Proietti, da parte sua, ha assicurato che l’abrogazione della norma è già stata approvata dall’Esecutivo regionale e trasmessa alla Commissione consiliare competente. L’obiettivo è discuterne in Aula non oltre aprile, per ripristinare una regolamentazione che salvaguardi l’ambiente e la fruibilità dei sentieri. C’è un impegno chiaro da parte della Regione a rivedere questa normativa in tempi brevi – “non oltre il mese di aprile” – dichiarano la presidente e Simona Meloni, assessora alla Programmazione forestale e sviluppo della montagna.

Una nuova normativa per la gestione della rete sentieristica

Oltre alla questione dei mezzi a motore, il Cai Umbria ha avanzato una proposta per una nuova regolamentazione della rete sentieristica regionale che preveda criteri chiari per la manutenzione e la gestione dei percorsi naturalistici. La presidente Proietti ha elogiato il lavoro svolto dal Cai nella mappatura e nel mantenimento dei sentieri, sottolineando soprattutto l’importanza di integrare tali proposte nella legislazione in fase di definizione.

L’assessora Simona Meloni ha invece garantito che la proposta del Cai verrà attentamente valutata, aprendo la strada a una possibile integrazione normativa. Meloni ha sottolineato che gli uffici regionali sono già al lavoro per aggiornare la normativa di settore, riconoscendo il contributo che la proposta del Cai potrebbe offrire al processo. Il Cai, da parte sua, si è impegnato a fornire alla Regione le cartografie aggiornate e una proposta di convenzione per la manutenzione dei sentieri.

Impianti eolici, tra sviluppo sostenibile e tutela del paesaggio

Altro tema delicato affrontato nel corso dell’incontro è stato quello relativo alla costruzione di impianti eolici sui crinali dell’Appennino umbro-marchigiano. Il Cai Umbria ha chiarito la propria posizione, ribadendo di non essere contrario in linea di principio alle fonti rinnovabili, ma evidenziando i rischi ambientali, idrogeologici e paesaggistici legati all’installazione indiscriminata di turbine eoliche in alcune aree particolarmente sensibili.

La presidente Proietti ha confermato che la Regione sta lavorando per individuare con precisione le aree idonee agli impianti, nel rispetto del decreto interministeriale del giugno 2024 che disciplina le superfici adatte alla produzione di energia da fonti rinnovabili. 

L’obiettivo è evitare che progetti energetici invasivi compromettano l’identità naturalistica del territorio, trovando un punto di equilibrio tra la necessità di transizione ecologica e la salvaguardia dell’ambiente e del turismo montano.

Un’intesa all’orizzonte

L’incontro tra la Regione Umbria e il Cai ha segnato quindi un passo significativo verso un approccio condiviso alla gestione di un territorio complesso come quello umbro. Se da un lato la Regione ha mostrato apertura alle istanze del Cai, dall’altro l’associazione ha confermato il proprio impegno nel contribuire alla tutela e alla valorizzazione delle montagne umbre. La strada per una regolamentazione efficace è ancora lunga, ma il dialogo avviato sembra promettente.



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