Inclusione nei centri estivi di Piacenza, approvati fondi per 150mila euro: l misure di sostegno

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Centri estivi di Piacenza e sostegno alla frequenza di bambini e ragazzi con disabilità o appartenenti a nuclei familiari in condizioni di disagio socioeconomico, deliberato stanziamento di 150mila euro.

«In attesa della definizione delle misure che la Regione Emilia-Romagna adotterà in quest’ambito per l’estate 2025, negli anni scorsi confermate come “Progetto Conciliazione Vita Lavoro, la giunta – scrive il Comune – ha infatti approvato, nella seduta odierna, i criteri per l’assegnazione dei contributi ai gestori pubblici e privati di centri estivi, parrocchie, associazioni, cooperative e scuole con sede legale o amministrativa a Piacenza, che si rendano disponibili ad accogliere i minori. Minori «la cui situazione personale e familiare – spiega l’assessora alle Politiche per l’Infanzia Nicoletta Corvi – rende particolarmente importante l’interazione sociale con i coetanei e l’opportunità di un percorso di inclusione, soprattutto nei mesi in cui viene meno il riferimento quotidiano della scuola, che non solo garantisce un supporto fondamentale alle famiglie, ma è determinante per prevenire fenomeni di marginalità e isolamento».

Tre le misure di sostegno previste, ma ogni famiglia potrà beneficiare di una sola tra queste. «Per avere un’idea dell’impatto e della dimensione di questi progetti – aggiunge l’assessora – basti pensare che nell’estate 2024, grazie alle diverse iniziative finanziate da risorse comunali, regionali e del Fondo nazionale Dipartimento Famiglia, 1048 bambini e ragazzi hanno potuto vivere l’esperienza del Centro Estivo per due o tre settimane, superando gli ostacoli che la disabilità o uno svantaggio socioeconomico oggettivamente pongono. Un numero importante, che racconta l’impegno per tutelare il diritto di tutti al gioco e alla socialità, a cominciare proprio da coloro che più ne hanno bisogno».

IL PRIMO PROVVEDIMENTO – Il primo provvedimento riguarda l’inserimento di bambini e ragazzi dai 3 ai 17 anni, con certificazione di disabilità ai sensi della legge 104/92, non necessariamente in carico ai Servizi Sociali comunali. I gestori che, nell’ambito del progetto regionale “Conciliazione Vita Lavoro” o affini, accoglieranno in autonomia – e non a seguito di segnalazione dei Servizi Sociali stessi – le iscrizioni di minori con disabilità, potranno presentare al Comune una richiesta di contibuto che verrà riconosciuta per un massimo di tre settimane, in proporzione alla disponibilità del budget, purché supportata dall’apposita “certificazione Centri Estivi” rilasciata dal Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda Usl.

IL SECONDO PROVVEDIMENTO – La seconda misura di aiuto è il progetto “Estate per tutti”, dedicato alla fascia d’età tra i 4 e i 14 anni, o comunque fino al completamento della scuola secondaria di primo grado.

«Nel 2024, grazie a questa iniziativa che il Comune di Piacenza porta avanti da anni – rimarca Nicoletta Corvi – sono stati inseriti nei centri estivi 80 bambini con disabilità e necessità di sostegno: a 37 di loro è stato assicurato l’accudimento di un educatore dedicato, mentre gli altri 43 hanno potuto contare sulla presenza continuativa di un responsabile per gruppetti di due o quattro bambini al massimo, in linea con le loro esigenze di assistenza».

In questo caso, le segnalazioni ai gestori dei Centri Estivi verranno trasmesse dall’Unità operativa Minori e riguardano bambini e ragazzi in carico ai Servizi Sociali, seguiti dalla Neuropsichiatria infantile, ma anche situazioni familiari di disagio socioeconomico o provvedimenti dell’Autorità giudiziaria, ad esempio in caso di affido a tutori diversi dalle figure genitoriali. Per ogni minore accolto, verranno riconosciuti ai gestori dei Centri Estivi diurni sino a tre settimane di contributi, due nel caso di soggiorni con pernottamento. Se le richieste saranno superiori alla disponibilità economica, verrà predisposta una graduatoria che terrà conto dei criteri di precedenza legati a fattori di progressiva gravità.

IL TERZO PROVVEDIMENTO – Infine, per la fascia d’età tra i 3 e i 17 anni, è previsto il progetto estivo personalizzato a supporto dei minori con disabilità, già affiancati dai Servizi Sociali comunali, che necessitino di assistenza individuale certificata dal neuropsichiatra, sostegno intensivo o la cui situazione sia di complessità tale da non renderla compatibile con l’inserimento nel contesto del Centro Estivo. «In tal caso – chiarisce l’assessora Corvi – si può prevedere un’organizzazione condivisa con le famiglie e adeguata alle esigenze personali, grazie al lavoro di équipe di Comune, Ausl e degli enti di terzo settore che saranno coinvolti in questo percorso».

Le attività potranno essere svolte sia in un ambiente collettivo, in piccoli gruppi, sia su base individuale, con caratteristiche di flessibilità, per un contributo massimo di 2.400 euro che coprirà periodi necessariamente più brevi rispetto all’arco delle tre settimane. 

«L’estate scorsa – aggiunge l’assessora – hanno fruito di questa possibilità 18 minori, portando il totale a 152 bambini e bambine, ragazze e ragazzi con disabilità che, grazie alle diverse tipologie di sostegno attivato, hanno potuto vivere un periodo delle vacanze scolastiche all’insegna della condivisione con i propri coetanei».

Nelle prossime settimane – conclude il Comune -l’iter proseguirà con la pubblicazione degli avvisi, dapprima quelli rivolti ai gestori, quindi alle famiglie. 



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