La Festa del Vino friulano di Bertiolo nel segno di Pietro Pittaro – Il Pais

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Un riconoscimento nazionale, che ha consentito alla Festa regionale del vino di Bertiolo di entrare nel prestigioso novero delle “sagre di qualità”, con tanto di premio ritirato nei saloni del Senato, a Palazzo Madama. E una intitolazione che ci riporta alla memoria Pietro Pittaro, viticoltore e imprenditore scomparso un anno fa dopo una vita spesa per il suo Friuli. Sono le due novità annunciate dagli organizzatori nel corso della presentazione della 76. edizione della Festa di Bertiolo, alla presenza del presidente del Consiglio regionale Fvg, Mauro Bordin, che ha confermato il patrocinio della massima assemblea legislativa.

“Credo da sempre nel mondo associativo e del volontariato – ha osservato Bordin – ed è un sostegno che non può limitarsi alle parole: va tradotto nei fatti, quel che abbiamo cercato di fare in questi anni”. “Nelle settimane dedicate all’organizzazione dell’evento e poi nei giorni della festa – ha aggiunto il presidente dell’Aula dal palazzo della Regione in via Sabbadini – si viene a formare un esercito di volontari, persone che si mettono a disposizione degli altri, ed è per una volta un esercito che ci piace vedere all’opera. Dunque il successo di questa Festa va condiviso con l’intera squadra che animerà i chioschi per tre settimane”. “L’evento di Bertiolo – ha sottolineato ancora Bordin – è prezioso in quanto dà ulteriore vita a questo territorio e attira migliaia di persone che provengono anche da fuori regione e hanno l’occasione di conoscere i vini e altre eccellenze del Fvg, di apprezzarne le peculiarità e l’identità. Per questi motivi il Consiglio non può che ringraziare la Pro loco Risorgive, il Comune di Bertiolo, e anche gli sponsor che danno una mano importante di cui a volte si parla troppo poco. Noi vogliamo far parte di questa sinergia”. Infine, un pensiero a Pietro Pittaro: “Apprezzo molto la decisione di rendere omaggio a una persona che ha incarnato i valori del Friuli e ha fatto tanto per questa terra, per la sua cultura e per la sua lingua, da grande imprenditore che ci ha regalato vini straordinari di cui andare orgogliosi”.

Il presidente del Cr Fvg, Mauro Bordin, secondo da sinistra nella foto accanto a Marino Zanchetta della Pro loco Risorgive, Eleonora Viscardis sindaco di Bertiolo e Maurizio D’Osualdo (Città del vino)

I dettagli organizzativi della nuova edizione della festa-concorso, in programma dal 15 al 30 marzo, sono stati illustrati da Marino Zanchetta, presidente della Pro loco Risorgive Medio Friuli, introdotto da Valter Pezzarini dell’Unpli. All’edizione numero 76 partecipano 65 aziende, con più di 270 campioni di vino. Tutto all’insegna della qualità e del bere responsabile, ha rimarcato Eleonora Viscardis, sindaco di Bertiolo, che ha messo in luce il grande dinamismo del suo territorio, su cui gravitano poco meno di cinquanta associazioni. Numerosi e commossi i ricordi di Pittaro, presidente della giuria fin dalla prima edizione, quest’anno sostituito da Marco Lant, il generale ex comandante delle Frecce Tricolori che è originario proprio di Bertiolo. Alla presentazione hanno partecipato anche il presidente dell’Unpli Fvg Pietro De Marchi, Maurizio D’Osualdo in qualità di vicecoordinatore delle Città del vino Fvg e l’assessore codroipese Giorgio Turcati  per il Distretto del commercio del Medio Friuli.

76 anni di tradizione vinicola a Bertiolo

Da 76 anni, a cavallo della festa di San Giuseppe e quando i primi accenni di primavera iniziano a risvegliare la terra friulana, Bertiolo dà il via a una delle celebrazioni più sentite e attese della Regione: la Festa Regionale del Vino Friulano. Un evento che, come ogni anno, trasforma questo piccolo borgo della pedemontana friulana in una festa per i sensi, dove il vino, la musica, il cibo e la tradizione si intrecciano in una danza che affascina visitatori da ogni angolo d’Italia. Questa festa non è solo una celebrazione della qualità del vino: è un viaggio nei ricordi e nelle tradizioni di un popolo che ha saputo preservare la propria identità attraverso i secoli. Un viaggio che, partendo dalle colline friulane, racconta le radici profonde di un territorio capace di combinare la passione per il vino con una lunga storia di cultura rurale. La Festa del Vino Friulano di Bertiolo non è solo una manifestazione, è un’immersione nella cultura friulana, un’occasione imperdibile per scoprire questa terra attraverso i suoi sapori e le sue tradizioni. La 76esima Festa del Vino Friulano si svolgerà dal 15 al 30 marzo.

Le Origini della Festa: dalla vita rurale alla celebrazione del vino

La storia della Festa Regionale del Vino Friulano affonda le radici in una tradizione nata dalla vita agricola della pedemontana friulana, dove l’economia familiare era basata principalmente sul baratto. Fino a metà del XX secolo, i contadini delle colline friulane si riunivano a Bertiolo non solo per festeggiare, ma per fare affari in modo semplice e diretto. La festa era infatti il punto di incontro di una fiera di baratto in cui i contadini si scambiavano capi di bestiame – bovini, ovini – e prodotti tipici locali come formaggi e salumi, con il vino prodotto nelle vigne friulane.
I chioschi, che oggi accolgono i visitatori con prodotti tipici e vini pregiati, nacquero per sostenere l’economia familiare: il vino veniva venduto dai contadini per acquistare la carne e i formaggi provenienti dalla pedemontana friulana. L’atmosfera che si respirava nelle antiche corti di Bertiolo era quella di una vera e propria fiera agricola, dove la tradizione del baratto non solo supportava l’economia locale, ma promuoveva anche l’incontro tra le diverse realtà rurali del Friuli.
Anche oggi, nonostante i tempi siano cambiati, i chioschi continuano ad essere allestiti simbolicamente nei portoni padronali delle storiche dimore di Bertiolo, per mantenere viva una tradizione che ha rappresentato l’anima della festa sin dai suoi albori. Questo legame con il passato è un atto di orgoglio per la comunità, che ancora oggi si raccoglie intorno a questi chioschi per condividere i frutti di una cultura contadina che ha sempre avuto nel vino il suo cuore pulsante.

 

La Mostra Concorso Vini “Bertiûl tal Friûl”: un concerto di eccellenze regionali

Uno dei momenti più attesi della Festa è sicuramente la Mostra Concorso Vini “Bertiûl tal Friûl”, che nel 2025 festeggia la sua 42ª edizione. Questo concorso rappresenta il cuore della manifestazione e, ogni anno, porta in scena il meglio della viticoltura friulana, mettendo a confronto i migliori vini delle cantine locali e regionali. È un’opportunità unica per i produttori di ricevere un riconoscimento ufficiale per la qualità del loro lavoro e, allo stesso tempo, per i visitatori di scoprire nuove etichette e incontrare direttamente i produttori. Questo concorso, unico nel suo genere, coinvolge tutte le aziende e i consorzi di tutela dei vini DOC della Regione Friuli Venezia Giulia e si distingue per la qualità e il rigore della sua doppia commissione di degustazione. Non solo il concorso rappresenta un’occasione di visibilità per i produttori locali, ma è anche una vetrina di eccellenza che ha attratto a Bertiolo i migliori esperti del settore, pronti a giudicare e premiare i vini che meglio raccontano la qualità e la tradizione del territorio. L’edificio che ospita l’enoteca, di proprietà della Pro Loco, è un’antica struttura risalente alla seconda metà del XVIII secolo, ed è un altro punto di forza della Festa. Questo storico palazzo, che un tempo rappresentava la tipica casa friulana, comprendeva una cantina che comunicava direttamente con l’aperta campagna, un refettorio (camarin) e una cucina con il tradizionale focolare friulano (Fogolâr), completo di alare (Cjavedal) per il supporto delle pentole. Questi locali, rimasti intatti nel tempo, sono oggi il cuore pulsante di ogni edizione della manifestazione. Ogni anno, l’edificio, accuratamente restaurato, accoglie le degustazioni più prestigiose, creando un’atmosfera perfetta per celebrare il vino friulano in un luogo ricco di storia e tradizione.
Un riconoscimento internazionale per la Qualità e la sostenibilità
Negli ultimi anni, la Festa del Vino Friulano di Bertiolo ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la Medaglia d’Argento del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia e la certificazione come Evento di Qualità da parte di UNPLI.

I riconoscimenti: Ambasciatori dell’Eccellenza Friulana

I vincitori del concorso “Bertiûl tal Friûl” vengono premiati con il prestigioso quadro-mosaico realizzato dal Maestro mosaicista Alverio Savoia, mentre al miglior vino in assoluto viene attribuito il bollino d’oro “Best Wine 2024”. I vini premiati avranno inoltre l’onore di rappresentare la nostra regione al Vinitaly di Verona, dove verranno degustati da sommelier ed enologi internazionali presso lo stand dell’ERSA/PromoTurismo FVG.
Un altro appuntamento di rilievo è il Premio “Vini DOC per un Friulano DOC”, giunto alla sua 27ª edizione. Questo riconoscimento viene assegnato a personalità friulane che, con il proprio talento, hanno portato lustro alla regione oltre i confini nazionali. Quest’anno il premio vedrà un momento particolarmente significativo, poiché sarà il primo dopo la scomparsa di Pietro Pittaro, storico Presidente della commissione che assegnava il premio e figura profondamente legata alla comunità.

Un evento turistico di grande attrazione

La Festa Regionale del Vino Friulano di Bertiolo è molto più di una sagra: è un evento turistico e culturale di grande respiro, che accoglie ogni anno visitatori da tutta Italia, attratti non solo dai vini pregiati, ma anche dal ricco calendario di attività. Tra queste spiccano mostre, spettacoli musicali e teatrali, iniziative di beneficenza e corsi di degustazione.
Per gli appassionati di motori, la festa ospita il motoraduno, giunto alla sua 26ª edizione, che quest’anno avrà l’onore di accogliere il raduno nazionale.
L’edizione 2025 si concentrerà ulteriormente sui temi legati alla sostenibilità ambientale, con attività volte a sensibilizzare i visitatori e le giovani generazioni sul riciclo e la tutela dell’ambiente. L’introduzione dell’app “Bertiûl” consentirà di ridurre l’uso di materiale cartaceo, offrendo ai partecipanti l’opportunità di esplorare l’enoteca digitale e personalizzare il proprio itinerario alla scoperta dei migliori vini e piatti tipici.

Materiali riciclabili per una mescita sostenibile

Quest’anno, la mescita delle bevande avverrà principalmente con materiali riciclabili. Il vino sarà servito in calici di vetro appositamente realizzati e marchiati, rendendoli oggetti da collezione. Per la birra, invece, verrà introdotta la spina con birra artigianale friulana, eliminando l’uso di lattine e bottiglie usa e getta.

Programma su www.bertiolo.com






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