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foto di Lorenzo Bencich
La Convenzione tra il Comune di Trieste e la Società per la preistoria e protostoria della Regione Friuli Venezia Giulia – Odv per la promozione e valorizzazione dell’archeologia preistorica protostorica è stata presentata oggi, mercoledì 12 marzo, presso la Sala Giunta del Comune di Trieste nel corso di una conferenza stampa introdotta dall’Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo, Giorgio Rossi, alla presenza della Responsabile dei Musei Scientifici, Patrizia Fasolato, del Responsabile dei Musei Storici, Stefano Bianchi, di Anna Longo, funzionario direttivo culturale dei Musei scientifici del Comune di Trieste e del Presidente della Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli Venezia Giulia ODV, Paolo Paronuzzi, che era accompagnato da una folta rappresentanza di soci.
Il Comune di Trieste e la Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli Venezia Giulia – ODV sottoscrivono una convenzione di durata triennale, nata dalla comune volontà di promuovere e valorizzare gli studi nell’ambito dell’archeologia preistorica-protostorica regionale e, in questo contesto, le collezioni di cui i Musei Civici di Trieste sono depositari.
“Questa convenzione – ha spiegato l’Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo, Giorgio Rossi – risponde a una precisa esigenza istituzionale: quella di fare rete. Stipulare delle convenzioni, soprattutto con enti che possono offrire qualcosa in più, è fondamentale, perché abbiamo osservato che, se si fa rete, alla fine i risultati arrivano. Di recente ne abbiamo strette alcune, ad esempio, con l’Istituto Nautico e con varie associazioni del settore, in particolare per quello che riguarda il Magazzino 26. In questo caso specifico, il Museo di Storia Naturale potrà vantare una programmazione straordinaria, con relatori e accademici di spicco provenienti da varie università non solo della regione. I temi possono essere diversi per rispondere ai vari campi di interesse, ma è importante che si sappia che i risultati che stiamo ottenendo, ad esempio gli 815.000 visitatori che abbiamo registrato nelle strutture museali nel 2024, sono frutto non solo del nostro lavoro e delle grandi professionalità interne al Comune e ai Civici Musei, ma anche e soprattutto del rapporto che abbiamo instaurato con altri soggetti. Oggi il mondo della cultura deve indicare il modo di operare: la programmazione avviene infatti attraverso la disponibilità ad ascoltare tutti i soggetti e valorizzare soprattutto quelli che portano plusvalore. Ben vengano quindi operazioni come questa, che porteranno un grande effetto positivo e un valore aggiunto alle nostre proposte”.
Tra i principali impegni assunti dalla Società nell’ambito della Convenzione, anche a fronte del contributo economico concesso annualmente dal Comune, rientrano la tutela e la valorizzazione dei beni librari appartenenti alla propria biblioteca specialistica, che conta più di 5.000 volumi ed è ospitata presso il Museo di Storia Naturale, mediante la catalogazione dei volumi, l’adesione al Sistema Bibliotecario Giuliano e la gestione del servizio bibliotecario per almeno quattro ore alla settimana, nelle giornate e negli orari di apertura al pubblico del Museo, al fine di garantire il servizio di consultazione e/o prestito all’utenza interessata.
La Società, inoltre, si impegna a promuovere e organizzare iniziative scientifiche di carattere didattico-divulgativo, ad accesso gratuito, sui temi della preistoria e della protostoria del territorio, anche mediante lo sviluppo di sinergie e collaborazioni con altri soggetti al fine di migliorare la conoscenza di siti e reperti e a svolgere ricerche scientifiche anche in materia di archeologia preistorica-protostorica regionale.
Il Comune di Trieste mette a disposizione gratuitamente la Sala incontri del Museo di Storia Naturale per l’organizzazione di tali iniziative, incontri e riunioni, e, in aggiunta, si impegna ad assicurare alla Società, in caso di suo diretto coinvolgimento, la possibilità di intervenire con contributi di natura scientifica, curatele, saggi o schede scientifiche, in mostre o iniziative promosse dai propri Musei.
Nell’ambito della convenzione si inserisce il ciclo di conferenze promosso dalla Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli Venezia Giulia – ODV denominato “Preistoria 2025”.
Si tratta nello specifico di otto conferenze, suddivise in due periodi distinti (marzo-giugno e settembre-dicembre), i cui relatori sono specialisti che provengono prevalentemente dal mondo accademico regionale e delle regioni contermini (Veneto, Trentino Alto Adige, Slovenia e Croazia) e affronteranno importanti problematiche archeologiche preistoriche/protostoriche, spaziando dalle antiche scritture del Vicino Oriente alla statue-stele del III millennio a.C. rinvenute nelle valli del Trentino.
Alle conferenze, che si terranno presso il Museo di Storia Naturale in Via dei Tominz, 4, verranno associate anche delle visite guidate, organizzate dalla Società, che avranno lo scopo di illustrare a un pubblico più ampio le caratteristiche di alcuni siti archeologici chiave del nostro territorio, del Carso e dei vicini territori della Slovenia e della Croazia con particolare riguardo all’Istria.
Sempre nell’ambito delle iniziative inserite nel programma di attività relativo al 2025, attualmente in fase di approvazione, la Società della Preistoria e la Protostoria della regione Friuli Venezia Giulia ODV intende avviare, in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale e con altri istituti culturali civici, tra cui in particolare il Civico Museo d’Antichità’ “J.J. Winckelmann”, un percorso volto alla preparazione di una serie di eventi pubblici destinati alla celebrazione dell’illustre studioso triestino Carlo de Marchesetti (1850-1926), già direttore del Museo Civico di Storia Naturale, da realizzarsi nel 2026 a cento anni dalla sua morte.
La stipula della convenzione rientra nel prezioso percorso intrapreso dai Musei Civici di Trieste per il coinvolgimento e la collaborazione con le realtà che a vario titolo hanno contributo e contribuiscono tuttora alla formazione, conservazione e conoscenza del patrimonio culturale cittadino, garantendone una sempre più ampia valorizzazione e perseguendo in questo modo la propria mission istituzionale.
PROGRAMMA CONFERENZE “PREISTORIA 2025”
19/03/2025 Marco Peresani (Università degli Studi di Ferrara)
“Ultimi Neanderthal, primi Sapiens e le nuove frontiere della Scienza, dai Balcani al Triveneto”
16/04/2025 Mitja Guštin (Università di Capodistria/Koper)
“Incontriamo i Celti”
14/05/2025 Paola Corò (Università degli Studi di Venezia)
“Il cuneiforme a Trieste”
11/06/2025 Andrea Pessina (Ministero della Cultura – Segretariato Regionale per il Friuli Venezia Giulia)
“La cultura neolitica di Ripoli: una nuova lettura alla luce delle più recenti scoperte”
17/09/2025 Paolo Paronuzzi (Università degli Studi di Udine)
“Filistei sul Carso? L’enigma della tavoletta iscritta della Grotta del Frassino”
15/10/2025 Katarina Gerometta (Università di Pola/Pula)
“Il Paleolitico dell’Istria: una visione aggiornata”
12/11/2025 Annaluisa Pedrotti (Università degli Studi di Trento)
“Uomini e donne di pietra 5.000 anni fa. Il fenomeno delle statue stele in Trentino Alto Adige”
17/12/2025 Elisabetta Borgna (Università degli Studi di Udine)
“La necropoli della Trapezà di Eghion in Acaia: una comunità longeva tra palazzi micenei e periferia adriatica”
Tutte le conferenze si terranno presso il Museo Civico di Storia Naturale di Trieste (via dei Tominz, 4) con inizio alle ore 17.00 e accesso gratuito fsino a esaurimento posti.
MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE
Fondato nel 1846 per volontà e a spese di privati cittadini, il Museo Civico di Storia Naturale di Trieste è il più antico istituto scientifico in Friuli Venezia Giulia e ospita 4 milioni di reperti. Passato al Comune di Trieste qualche anno più tardi, precisamente nel 1852, l’Istituto vede accrescere, nel corso degli anni, le proprie collezioni e i propri reperti grazie alle continue e numerose donazioni da parte dei privati, alla collaborazione con il Gabinetto dell’I.R. Accademia di Commercio e Nautica e ai frutti di particolari spedizioni, una tra tutte la circumnavigazione del globo compiuta dalla Fregata Novara. Il Museo pertanto, pur conservando l’originario indirizzo zoologico, si arricchisce nel tempo anche di reperti floristici, geologici e paleontologici e di una Biblioteca specializzata con opere in molte lingue. A maggio del 2008, dopo la chiusura della sede storica in piazza Hortis 4, che ha ospitato questo importante Museo Civico per più di 150 anni, l’Istituto viene trasferito in via dei Tominz 4, dove, nel 2010, è stata inaugurata la nuova sede del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste. Al patrimonio costituito dalle collezioni di studio, si affianca, sin dalla fondazione dell’Istituto, la biblioteca scientifica, nata dalla volontà dei privati fondatori i quali, auto tassandosi, acquistarono i primi libri per la determinazione e lo studio delle scienze. Con l’andare del tempo, la biblioteca del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste si è ampliata grazie a scambi, acquisti e donazioni. La biblioteca oggi può considerarsi una tra le più importanti biblioteche scientifiche d’Italia per la quantità di periodici e di monografie: i suoi scaffali, infatti, contano più di 2.000.000 periodici raccolti in 1.600 titoli (660 ancora attivi) e 29.500 monografie, che raccontano la scienza dai suoi albori ai giorni nostri. La biblioteca, inoltre, stampa da oltre 160 anni gli “Atti del Museo Civico di Storia Naturale” che raccolgono studi e ricerche importanti a livello nazionale ed internazionale, e ha pubblicato negli ultimi decenni 30 monografie tematiche di zoologia, paleontologia, botanica e storia della marina. Il fondo bibliotecario del Museo è aperto al pubblico sia per consultazione e riproduzione documenti che per il servizio di prestito.
museostorianaturaletrieste.it
[email protected]
[email protected].
CIVICO MUSEO D’ANTICHITA’ “J.J. WINCKELMANN”
Sorto intorno al neoclassico monumento di Johann Joachim Winckelmann, il padre dell’archeologia assassinato a Trieste nel 1768, l’Orto Lapidario venne inaugurato, con l’intento di raccogliere il materiale antico della storia della città, nel 1843, sebbene lo Statuto di un Museo stabile sia stato approvato solo nel 1873. Allestito a partire dal 1925 nell’attuale sede di via della Cattedrale 15, il Museo vide crescere con il tempo l’originario patrimonio museale grazie all’apporto di privati cittadini che donarono all’Istituto reperti di diverse civiltà.
L’edificio museale si affaccia sul Giardino del Capitano, che conserva sculture, lapidi ed iscrizioni di epoca medioevale-moderna, e ospita al pianoterra la Collezione Egizia, accanto ai materiali archeologici del periodo romano dal territorio tergestino e aquileiese. Al primo piano si svolge il percorso nella preistoria e protostoria del Carso triestino, dell’Istria orientale e dell’isontino, mentre al secondo piano sono collocate le sale riservate ai vasi greci, ove si possono ammirare esemplari corinzi, attici, apuli ed etruschi, soprattutto della collezione Fontana Sartorio, accanto ai materiali provenienti dall’isola di Cipro e da Taranto. Una sala è dedicata al pezzo più importante: il rhyton d’argento a testa di cerbiatto del 400 a.C. La donazione, avvenuta nel 2002, di un significativo nucleo di ceramica maya da El Salvador ha permesso, infine, di allestire la sala maya “Cesare Fabietti”, che inserisce nel percorso archeologico uno sguardo sulle civiltà precolombiane del Centro America. Nell’annesso Orto Lapidario, che custodisce epigrafi, monumenti e sculture di epoca romana, si visita il tempietto neoclassico con il monumento a Winckelmann. A partire dal 2001 un nucleo di 130 materiali lapidei romani di pietra calcarea, precedentemente esposto all’aperto nel giardino dell’Orto Lapidario, è stato ricoverato al coperto presso il cinquecentesco Bastione Lalio del Castello di San Giusto. Tra questi beni, che costituiscono il Lapidario Tergestino, figurano monumenti iscritti a carattere onorario o funerario, sculture a bassorilievo e a tutto tondo, accanto ad alcuni frammenti architettonici e ai mosaici della villa di Barcola.
museoantichitawinckelmann.it
[email protected]
SOCIETA’ PER LA PREISTORIA E LA PROTOSTORIA DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA – ODV
La Società per la Preistoria e la Protostoria della regione Friuli Venezia Giulia – ODV fu costituita a Trieste nel 1970, senza fini di lucro, allo scopo di contribuire fattivamente allo studio della Preistoria e Protostoria della Regione Friuli Venezia Giulia sia con ricerche sul terreno che con la pubblicazione di studi inerenti alla materia, conferenze e mostre e più in generale con tutto ciò che possa direttamente o indirettamente favorire tali ricerche e studi. La Società si propone anche di promuovere, nei limiti delle sue possibilità, azioni tendenti alla salvaguardia e conservazione dei siti archeologici preistorici e protostorici regionali e di incrementare tutte quelle attività che possono favorire lo sviluppo di una conoscenza migliore e di una consapevolezza del valore culturale del proprio patrimonio archeologico. La Società, infine, organizza conferenze e incontri culturali, partecipa a iniziative promosse da diversi soggetti preposti allo studio e alla divulgazione della conoscenza delle tematiche collegate all’archeologia preistorica-protostorica, e detiene un importante biblioteca specialistica composta da più di 5.000 volumi.
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