Il governo italiano chiede ora all’Europa di introdurre un piano di incentivi omogenei per veicoli ecologici, non solo elettrici
L’Ecobonus, il programma che negli ultimi anni ha incentivato l’acquisto di auto più ecologiche in Italia, è destinato a scomparire. Nel 2025 non ci saranno più incentivi statali per l’acquisto di veicoli, una decisione che segna la fine di un’era per il settore automotive italiano. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, non ha dubbi: “L’Ecobonus è inefficace su scala nazionale e non verrà rinnovato”.
“Abbiamo chiesto per primi all’Europa che un piano incentivi alla domanda sia realizzato a livello europeo”. ha aggiunto Urso, ribadendo la posizione del governo italiano verso le istituzioni comunitarie. L’obiettivo è creare un programma che offra incentivi “in modo omogeneo e costante per l’acquisto di veicoli ecologicamente sostenibili, non necessariamente elettrici”.
Perché l’Ecobonus non ha funzionato?
Secondo Urso, la causa principale dell’inefficacia dell’Ecobonus è legata alla sua struttura e alla mancanza di fondi stabili. I dati recenti mostrano che gli incentivi, purtroppo, non sono riusciti a sostenere davvero il mercato dell’auto, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. A gennaio, secondo i dati preliminari diffusi dall’associazione di categoria Anfia, la produzione di auto in Italia ha registrato una flessione del 63,4%, una perdita che si inserisce nel contesto di una crisi industriale più ampia, con l’Istat che segnala il ventiquattresimo mese consecutivo di calo della produzione.
Cosa cambierà nel 2025?
Nel 2025, dunque, non ci saranno più incentivi pubblici per acquistare veicoli nuovi, almeno nel formato attuale. L’obiettivo del governo è concentrarsi su misure più efficaci per il settore automotive, con l’intento di sostenere l’industria italiana e affrontare le sfide legate alle emissioni di CO2. Urso ha inoltre annunciato che si farà una battaglia a Bruxelles per promuovere una maggiore “neutralità tecnologica”, ovvero la possibilità di integrare altre soluzioni ecologiche, come i biocarburanti e l’idrogeno, nel piano europeo di transizione energetica.
In attesa di nuove soluzioni, il governo italiano ha destinato circa 2,5 miliardi di euro a favore del settore automotive fino al 2027. Di questi, 1,6 miliardi saranno investiti già quest’anno. Le risorse saranno utilizzate per favorire l’innovazione e la ricerca, con particolare attenzione alla componentistica e alla filiera produttiva, che è fortemente colpita anche dalla crisi delle case automobilistiche tedesche.
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