L’assenza di incentivi statali nel 2025 per l’acquisto di auto a basse emissioni ha spinto diverse Regioni italiane a introdurre misure proprie per sostenere la mobilità sostenibile. Mentre a livello nazionale i fondi per l’ecobonus non sono stati rinnovati, alcune amministrazioni locali hanno stanziato risorse per favorire l’acquisto di veicoli meno inquinanti tra privati e imprese. Gli importi, i criteri di accesso e le categorie di auto ammesse variano da una Regione all’altra.
Tra le amministrazioni più attive ci sono la Provincia Autonoma di Bolzano, la Regione Lombardia, la Sicilia, la Valle d’Aosta e il Veneto. Alcune misure prevedono bonus senza obbligo di rottamazione, mentre altre richiedono la sostituzione di veicoli obsoleti con modelli più efficienti. Facciamo il punto:
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Le Regioni che offrono incentivi auto e gli importi previsti -
Chi può accedere agli incentivi e quali modelli rientrano nel bonus
Le Regioni che offrono incentivi auto e gli importi previsti
In Alto Adige, la Provincia Autonoma di Bolzano ha confermato un incentivo di 2.000 euro per l’acquisto di auto elettriche e 1.000 euro per veicoli ibridi plug-in, a condizione che il concessionario applichi uno sconto equivalente. Sono previsti anche bonus per motocicli elettrici e cargo bike, fino a un massimo di 1.500 euro, con una copertura del 30% del costo totale del mezzo.
La Regione Lombardia ha invece attivato il Bando Rinnova Veicoli 2024-2025, destinato alle micro, piccole e medie imprese con sede sul territorio regionale. L’obiettivo è sostituire i veicoli più inquinanti con modelli a basse o zero emissioni. Il contributo varia da 1.500 a 30.000 euro, a seconda del tipo di veicolo e della classe emissiva. Ogni impresa può richiedere il bonus per un massimo di quattro veicoli, purché provveda alla contestuale radiazione dei modelli più vecchi.
In Sicilia, gli incentivi sono rivolti ai privati cittadini e non prevedono obbligo di rottamazione. Il bonus ammonta a 5.000 euro per l’acquisto di un’auto elettrica e 2.500 euro per una ibrida full Euro 6. Ma il decreto che ne regola l’attuazione non è stato ancora pubblicato per cui è incerta la tempistica dell’effettiva erogazione.
Un altro programma interessante è stato lanciato dalla Valle d’Aosta, dove i contributi possono coprire fino al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi. Per i residenti over 35, il massimale è di 9.000 euro, mentre per gli under 35 l’incentivo può raggiungere i 12.700 euro. Chi rottama un’auto Euro 0, 1, 2, 3 o 4 può ottenere un ulteriore 10% di maggiorazione sul contributo.
Chi può accedere agli incentivi e quali modelli rientrano nel bonus
Gli incentivi regionali sono destinati ai residenti delle rispettive aree di applicazione, con alcuni bandi rivolti anche alle imprese locali. La procedura per ottenere il bonus varia a seconda della Regione: in alcuni casi è sufficiente presentare la richiesta al concessionario mentre in altri è necessario compilare una domanda online tramite il portale dell’amministrazione di riferimento.
Per quanto riguarda i modelli ammessi, in generale sono incentivati i veicoli elettrici puri e quelli ibridi plug-in, anche se alcune Regioni comprendono nel bando anche le full hybrid di ultima generazione. I criteri di selezione sono legati alle emissioni di CO2 e all’efficienza energetica del veicolo, per garantire che gli incentivi vadano realmente a supportare la transizione ecologica.
Il Veneto si distingue per un approccio differente: il suo programma di incentivi non è rivolto ai privati ma alle amministrazioni locali, per favorire la sostituzione del parco auto delle istituzioni pubbliche. Il bando prevede finanziamenti compresi tra 8.000 e 25.000 euro per l’acquisto di veicoli ecologici da parte di Comuni, Province e Regioni.
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