Leasing auto, Zirilli (Banca Ifis): segreto è attenzione al cliente in tutte le fasi – Economia e Finanza


(Teleborsa) – Negli ultimi anni, il leasing auto si è diffuso molto rappresentando – come valida alternativa ai finanziamenti tradizionali – una formula molto richiesta sia da aziende che da professionisti e privati che, grazie a questa soluzione, non sono obbligati a impegnarsi in finanziamenti di lungo periodo e possono decidere se tenere il veicolo riscattandolo oppure restituirlo.

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“Noi siamo presenti sul mercato da oltre 40 anni e abbiamo visto tutte le evoluzioni nel campo dell’automotive che hanno richiesto una grande capacità di stare sul mercato rispondendo alle esigenze della clientela, in particolare del mondo B2B, quindi delle imprese che da sempre seguiamo con particolare attenzione. Posso dire che quello che è davvero vincente è la qualità del servizio, ossia seguire il cliente in tutte le sue fasi”. Lo ha detto Claudio Zirilli, Responsabile Leasing e Noleggio di Banca Ifis, operatore leader in Italia nel campo del leasing nel settore automotive, a margine del #FORUMAutoMotive di Milano.

“Tradizionalmente – spiega Zirilli – siamo focalizzati sul mondo delle imprese, quindi soprattutto B2B e la nostra offerta in ambito leasing va in quella direzione: rispondiamo alle esigenze di mobilità aziendale, collaborando con i principali partner del settore automotive per garantire al cliente sempre la migliore soluzione con la tempestività desiderata. Banca Ifis, ad esempio, è tra i primi operatori bancari a entrare nel mercato dell’auto elettrica con soluzioni a sostegno di imprese e privati. Tra i primi, ad esempio, a siglare un accordo distributivo in Italia con Tesla e questo ci ha consentito di essere pionieri nel mercato dell’elettrico e dell’ibrido, imparando prima di altri a conoscere questo mercato”.

Come detto, alla base del successo del leasing vi è certamente il fatto che consente una maggiore flessibilità. E all’interno di questo contesto, “ciò che distingue Banca Ifis è senz’altro la qualità del servizio: in altre parole, la capacità e la disponibilità dirispondere ad ogni esigenza dei nostri clienti con una struttura – le Ifis People – altamente specializzata, in grado di esserci sia in modalità digitale che tramite call center, senza dimenticare la trasparenza nell’ offerta, in termini di prezzo e caratteristiche prodotto”.

Banca Ifis ha un forte know-how nel mondo dell’automotive, delle sue logiche e quindi di riflesso anche nel comparto leasing. Da questo vostro punto di vista privilegiato, come vi sembra che stia cambiando il mercato del leasing e quali sfide riscontrate?

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“Come detto all’inizio, noi di Banca Ifis siamo attivi da quarant’anni nel sostegno alle PMI, con particolare riferimento alle formule di leasing e noleggio per il business. Tra queste, tali soluzioni per gli autoveicoli rappresentano una necessità primaria per una moltitudine di aziende che da anni si rivolgono a noi. Il mondo dell’automotive però sta vivendo un grande cambiamento. Un’evoluzione, in termini di incertezza e complessità”, dice Zirilli che riporta i dati preliminari dell’Anfia, secondo i quali la produzione di auto in Italia ha registrato un netto calo a gennaio, (con circa 10.800 vetture prodotte), segnando una diminuzione di oltre il 60% rispetto allo stesso mese del 2024.

“Per questo, le principali sfide di questo 2025 riguardano la geopolitica, la concorrenza e il mercato delle materie prime – dell’energia e dei cambi in particolar modo – che restano altamente volatili, mentre le normative sulle emissioni continuano a inasprirsi, ponendo nuove sfide ai produttori di auto”.

Proprio per rispondere all’attuale scenario, proprio pochi giorni fa ha avuto luogo un tavolo sull’automotive presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal Sottosegretario con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, a cui hanno partecipato le Regioni, le imprese, l’Anfia stessa, le organizzazioni di settore e i sindacati. Un momento in cui sono state illustrate le risorse messe in campo al Mimit a supporto della filiera, ovvero 2,5 miliardi di euro nel triennio 2025-27 per la riconversione della componentistica, di cui 1,6 miliardi nel 2025 tra innovazione, contratti di sviluppo e credito d’imposta. Ma anche 100 milioni per interventi mirati sulla domanda, che verranno definiti con la filiera. Il futuro del mondo automotive è certamente da ottimizzare”, prosegue Zirilli sottolineando – in ambito automotive – le principali evidenze, ossia: la crescente importanza della valutazione del valore residuo in Italia, fondamentale per scelta e acquisto; uno “schiacciamento” del pricing rilevante negli ultimi anni; un nuovo fenomeno, quello delle captive, che hanno necessità di spingere il prodotto facendo push lato finanziario con tassi bassi anche di TAN; oggi l’automotive ha tassi mediamente più alti del leasing strumentale; molto in voga al momento il noleggio che rappresenta una soluzione finanziaria con grosse potenzialità a cui stiamo guardando con interesse.

“Pensiamo che l’Italia debba essere in grado di giocare la propria partita e noi come Banca Ifis siamo a disposizione della filiera per sostenerla nelle sfide europee e internazionali“, conclude Zirilli.



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