Maltempo in Toscana, proclamato lo stato di emergenza regionale


Stato di emergenza regionale per gli eventi meteorologici che a partire dal 14 marzo hanno colpito la Toscana, con la richiesta di emergenza nazionale in corso di valutazione: va avanti il percorso con cui le istituzioni cercano di dare risposta ai danni patiti dal territorio per il maltempo, con una variazione annunciata per il bilancio regionale, e l’auspicio di avere ristori anche dallo Stato, mentre le banche presenti sul territorio della regione si attivano con iniziative dedicate.

Musumeci chiede di completare lo Scolmatore

Il presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato il decreto con cui dichiara lo stato di emergenza regionale per gli eventi che hanno colpito il territorio della Città metropolitana di Firenze, e delle province di Arezzo, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. “E’ in corso di valutazione la richiesta della Regione Toscana di emergenza nazionale nella quale viene indicato anche il perimetro del territorio interessato”, ha annunciato il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, nel corso del question time alla Camera.

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Riguardo alle azioni di prevenzione e contenimento del dissesto idrogeologico, “il Governo intende attuare misure strutturali che, nel medio e lungo periodo, consentano di superare le fasi emergenziali”, ha spiegato il ministro, osservando che “negli ultimi 10 anni la Regione Toscana, va ricordato, ha ricevuto per il contrasto al dissesto idrogeologico dal Governo fondi per circa 647 milioni di euro, che sono convinto siano stati già utilizzati per mettere in sicurezza parte del territorio”. E il ministro ha suggerito “l’opportunità di procedere al completamento dello Scolmatore dell’Arno e consentirgli così la portata stabilita nel progetto originario. In questo senso d’intesa con la Regione e con il Comune di Pisa si valuterebbe la possibilità di uno specifico finanziamento”.

Smottamenti e frane in Mugello, mobilità compromessa

Le conseguenze delle piogge e delle esondazioni dei giorni scorsi sono ancora ben presenti sui territori colpiti, fra cui il Mugello e la Valdisieve. “Smottamenti e frane stanno compromettendo seriamente la mobilità di tutta l’area”, lamente il coordinatore del presidio territoriale Mugello Valdisieve di Confindustria Toscana Centro e Costa Massimo Ferrati. “Una situazione irragionevole – sostiene – per chi vive sul territorio, come anche per le imprese, costrette a fare i conti sia con le difficoltà quotidiane delle proprie maestranze a raggiungere la sede di lavoro, sia con la mobilità dei prodotti. Oggi ci troviamo ancora di fronte non solo ad aziende costrette a una tragica conta dei danni, ma anche a una situazione infrastrutturale insostenibile ed impraticabile, sia dal punto di vista viario che ferroviario. Servono provvedimenti urgenti di area metropolitana”.

Il presidente di Confindustria Toscana Nord, Daniele Matteini, lancia a sua volta un appello “ai decisori politici” per “uscire dalla logica dell’emergenza quando essa si concretizza, e cominciare a programmare e investire in modo strutturale per la manutenzione di un sistema infrastrutturale viario che non debba lasciare indietro nessuna parte di territorio”. Il reticolo fluviale, evidenzia, ha retto l’ondata di piena “grazie a interventi più tempestivi e di maggior incisività; riteniamo che questo sia il frutto dell’esperienza maturata in occasione dei fatti del novembre 2023, che hanno determinato una maggior conoscenza del territori”. Ma la preoccupazione, osserva, è data dalle frane, soprattutto nella provincia di Pistoia.

Le banche offrono moratorie e prestiti agevolati

In attesa dei ristori da parte di Stato e Regione, si muovono le banche. Banca Mps ha stanziato un plafond di 200 milioni di euro per finanziamenti destinati alle aziende per il tempestivo ripristino delle attività lavorative, e alle famiglie le cui abitazioni sono state colpite: i finanziamenti, spiega l’istituto, beneficeranno di condizioni di particolare favore e seguiranno un iter istruttorio prioritario. UniCredit a sua volta offre una moratoria di 12 mesi sulle rate dei mutui ipotecari e chirografari per le imprese e per tutti i clienti privati residenti nei territori danneggiati dal maltempo; l’istituto propone inoltre un prestito con tasso agevolato per i clienti privati e il ‘Pacchetto nuovo credito alle imprese’, con linea di finanziamenti chirografari/ipotecari a condizioni agevolate.

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Intesa Sanpaolo stanzia 500 milioni di euro di risorse a sostegno di famiglie, privati e imprese colpite dalla situazione di emergenza, con un intervento a favore delle famiglie, delle imprese, dei piccoli artigiani e commercianti, delle realtà dell’agribusiness e degli enti del Terzo Settore che hanno subito danni, mediante nuovi finanziamenti a condizioni dedicate. Il gruppo prevede inoltre la possibilità di richiedere la sospensione fino a 18 mesi della quota capitale delle rate dei finanziamenti per le imprese e dei mutui alle famiglie residenti nelle zone danneggiate dal maltempo.





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