Post alluvione. Calvano e Lucchi (PD): Fondi donati da utilizzare e garantire una ricostruzione equa e tempestiva


(Sesto Potere) – Bologna – 19 marzo 2025 – A distanza di quasi due anni dagli eventi alluvionali che hanno colpito l’Emilia-Romagna, durante la seduta della Commissione III (Territorio, Ambiente, Mobilità) è stata illustrata la Clausola Valutativa, che permette di verificare lo stato di avanzamento degli interventi e l’impatto delle risorse utilizzate a sostegno di cittadini, imprese ed Enti Locali, anche grazie alle donazioni ricevute.

“La nostra priorità è stata sin da subito quella di garantire risposte rapide ed efficaci alle persone e alle attività colpite – dichiarano i Consiglieri regionali Paolo Calvano, (nella foto in alto) Capogruppo PD in Assemblea Legislativa, e Francesca Lucchi, (foto a lato), Capogruppo PD in III Commissione assembleare –. Con oltre 52 milioni di euro raccolti grazie alla generosità di privati e aziende, e con l’attivazione di ulteriori fondi regionali, abbiamo dato sostegno concreto a chi ha subito danni. La trasparenza nell’utilizzo delle risorse e l’efficacia degli interventi sono elementi fondamentali per assicurare che la ricostruzione prosegua con determinazione.”

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Ad affermare l’importanza di un approccio strutturale alla ricostruzione Calvano e Lucchi ribadiscono come la gestione delle risorse sia stata orientata alla massima efficienza e al miglior risultato per cittadini e imprese. “Abbiamo messo in campo un modello di programmazione dei fondi che interviene in sostegno delle famiglie, delle imprese e degli Enti locali in maniera veloce e mirata. Ogni euro raccolto è stato impiegato con responsabilità per sostenere famiglie, imprese e enti locali, affinché nessuno fosse lasciato indietro.”

La Legge Regionale 13/2023 ha permesso di attivare misure specifiche per cittadini, imprese e amministrazioni locali, con un’attenzione particolare ai veicoli danneggiati, agli immobili privati, alle famiglie più fragili e alle imprese colpite. Oltre 22 milioni di euro sono stati destinati al rimborso di 6.093 istanze per la riparazione o sostituzione di veicoli danneggiati dall’alluvione.

A questo si aggiungono 5 milioni di euro trasferiti ai Comuni per sostenere le famiglie con particolari fragilità economiche e sociali. Un’attenzione particolare è stata riservata anche alle imprese, con oltre 5 milioni di euro stanziati per supportare la ripartenza delle attività economiche e migliorare la sicurezza contro future emergenze. Non meno importante è stato l’intervento sugli edifici pubblici, con finanziamenti destinati a scuole, impianti sportivi e strutture culturali per garantire la ripresa delle attività nelle comunità locali.

Attraverso la legge è stato finanziato anche l’acquisto di dispositivi di protezione di abitazioni finalizzati a prevenire gli effetti degli eventi alluvionali. Su questo il budget a disposizione era quasi 10 milioni di euro a cui verranno aggiunte le risorse che residueranno dal bando per le auto, per oltre 4 milioni di euro.

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“Questi interventi – continuano i consiglieri regionali – non solo hanno fornito un aiuto immediato, ma hanno rappresentato un investimento per il futuro. Abbiamo introdotto misure di prevenzione e protezione per evitare che simili tragedie si ripetano, sostenendo l’acquisto di dispositivi anti-allagamento per le abitazioni private e incentivando azioni di messa in sicurezza del territorio.”

Oltre agli aiuti per l’alluvione, la legge ha previsto risorse straordinarie per altre emergenze finanziate attraverso i fondi regionali, come il granchio blu, che ha messo in difficoltà l’acquacoltura regionale, e per il sostegno alle aziende agricole danneggiate dagli eventi meteorologici dell’estate 2023. La Regione ha stanziato 1 milione di euro per il settore ittico e 3 milioni di euro per gli agricoltori colpiti.

“Continueremo a monitorare l’attuazione delle misure – concludono Calvano e Lucchi – perché il nostro obiettivo è garantire una ricostruzione equa e tempestiva, ascoltando le esigenze delle comunità locali. La solidarietà e la collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini sono la chiave per far ripartire l’Emilia-Romagna più forte di prima.”



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