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Tecniche di gestione della crisi di impresa videolezione n. 5  a cura di Giuseppe Incarnato IGI INVESTIMENTI GROUP – StartUp Magazine


La gestione della crisi di impresa in Italia è regolata principalmente dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), che offre diverse tecniche e strumenti per affrontare e superare le difficoltà economiche e finanziarie delle imprese. Alcune delle principali tecniche e strumenti disponibili sono:

  1. Piano Attestato di Risanamento:
    • È uno strumento che consente all’impresa di predisporre un piano per il risanamento senza l’approvazione dei creditori, ma deve essere attestato da un professionista indipendente.
    • Non richiede una percentuale minima di adesione dei creditori.
  2. Accordo di Ristrutturazione dei Debiti:
    • Prevede l’approvazione da parte dei creditori con percentuali minime di adesione che variano a seconda delle tipologie di accordo.
    • È un accordo tra l’impresa e i creditori per ristrutturare i debiti.
  3. Concordato Preventivo:
    • È un procedimento giudiziario che richiede l’approvazione dei creditori e può essere di due tipi: liquidatorio o in continuità aziendale.
    • Prevede un meccanismo di voto diverso a seconda del tipo di concordato.
  4. Piano di Ristrutturazione Soggetto a Omologazione:
    • Richiede l’approvazione di tutte le classi di creditori e l’omologazione del tribunale.
    • Non prevede il meccanismo del cram down.
  5. Composizione Negoziata della Crisi:
    • È una procedura che prevede la nomina di un esperto indipendente per facilitare le trattative tra l’impresa e i creditori.
    • Può essere utilizzata per prevenire lo stato di insolvenza.

Presupposti e Finalità

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  • Presupposto: Lo stato di crisi o insolvenza dell’impresa.
  • Finalità: Superare la crisi attraverso l’accordo con i creditori e il risanamento dell’impresa.

Le differenze principali tra il concordato preventivo e il piano di ristrutturazione soggetto a omologazione (PRO) sono sostanziali e riguardano diversi aspetti procedurali e sostanziali. Ecco una panoramica delle principali differenze:

Differenze Principali

  1. Procedura e Controllo Giudiziale:
    • Concordato Preventivo: La procedura è più complessa e lunga, con un controllo giudiziale più stretto sull’esecuzione del piano. Il Tribunale verifica la fattibilità del piano, specialmente se è liquidatorio, e la non manifesta inidoneità a soddisfare i creditori se è in continuità.
    • Piano di Ristrutturazione Soggetto a Omologazione (PRO): La procedura è più snella, con un controllo giudiziale limitato alla ritualità della proposta e alla corretta formazione delle classi. Non vi è un controllo sull’esecuzione del piano.
  2. Voto delle Classi:
    • Concordato Preventivo: Richiede il voto favorevole della maggioranza delle classi di creditori.
    • PRO: Richiede l’unanimità delle classi di creditori senza deroghe.
  3. Requisiti di Liquidazione:
    • Concordato Preventivo: Se liquidatorio, deve garantire un pagamento minimo ai creditori chirografari del 20% e un apporto di risorse esterne che incrementi l’attivo di almeno il 10%.
    • PRO: Non prevede vincoli specifici per la liquidazione, come il riparto minimo per i creditori chirografari o l’apporto di risorse aggiuntive.
  4. Protezione e Vulnerabilità:
    • Concordato Preventivo: Offre una maggiore protezione all’imprenditore, poiché gli atti compiuti in esecuzione del piano sono irrevocabili una volta omologati.
    • PRO: Presenta una maggiore vulnerabilità dell’imprenditore prima dell’omologa, poiché gli atti compiuti possono essere revocabili.
  5. Passaggio tra Procedure:
    • PRO: Consente il passaggio al concordato preventivo in caso di mancata omologa, e viceversa, purché non siano iniziate le operazioni di voto.

Giuseppe Incarnato

Chairman & Ceo IGI INVESTIMENTI GROUP

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Tecniche di gestione della crisi di impresa videolezione n. 5  a cura di Giuseppe Incarnato IGI INVESTIMENTI GROUP



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