Nel nome del manifatturiero avanzato: bandi, filiere e innovazione in Lombardia. Con Afil


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All’inizio del 2025, numerose sono le opportunità a disposizione delle imprese (e non solo), attraverso bandi di finanziamento ed iniziative a livello regionale, nazionale ed europeo. In quest’ottica, il 25 febbraio 2025, a Milano, AFIL ha organizzato, in collaborazione con Regione Lombardia, MADE Competence Center Industria 4.0 ed Università degli Studi di Bergamo, l’evento “Gli ecosistemi dell’industria lombarda tra innovazione e crescita: opportunità per il manifatturiero avanzato”.

AFIL è il punto di riferimento per l’innovazione nel manifatturiero lombardo. «L’obiettivo non è solo parlare di innovazione, ma renderla concreta, trasformando il modo in cui le imprese operano», esordisce Paolo Vercesi, Direttore Esecutivo del Cluster, in apertura dell’evento “Gli ecosistemi dell’industria lombarda tra innovazione e crescita: opportunità per il manifatturiero avanzato”, organizzato nel pomeriggio del 25 febbraio 2025 a Milano, in collaborazione con Regione Lombardia, MADE Competence Center Industria 4.0 ed Università degli Studi di Bergamo.

Vercesi sottolinea il ruolo dell’ecosistema regionale, anche al di fuori del Cluster, nell’integrare enti di ricerca, università, imprese ed istituzioni per rafforzare la competitività del territorio. All’evento, concepito sia come momento di confronto interno tra Soci AFIL ed aderenti alle filiere facilitate dal Cluster sia come opportunità aperta all’esterno, hanno partecipato infatti anche aziende che non fanno parte di AFIL, in quanto alla ricerca di soluzioni a problemi comuni al tessuto manifatturiero regionale. Il settore si sta infatti scontrando con una realtà complessa: il 2025 porta con sé nuove incertezze, tra l’aumento dei costi energetici, la transizione verso modelli produttivi sostenibili e le ripercussioni della frenata dell’economia tedesca, da cui molte PMI lombarde dipendono.

Paolo Vercesi, Direttore Esecutivo Afil

In questo contesto, i bandi regionali, nazionali ed europei possono rappresentare un’opportunità concreta per rafforzare la competitività ed affrontare le sfide del mercato. Essi favoriscono la creazione di reti produttive solide, in particolare con riferimento al tema delle filiere, su cui Regione Lombardia punta in particolare dal 2022 (a seguito del lancio di una specifica iniziativa, la Manifestazione di Interesse per lo sviluppo delle filiere e degli ecosistemi industriali), incentivando la collaborazione tra aziende, università e centri di ricerca, così da sviluppare soluzioni innovative condivise. Al tempo stesso, tali bandi sostengono la trasformazione digitale e la transizione verso modelli di produzione più sostenibili, aiutando le imprese a rimanere al passo con le evoluzioni del settore. Un’attenzione particolare è rivolta anche a formazione ed aggiornamento delle competenze, fondamentali per colmare il divario tra le richieste del mercato e le professionalità disponibili.

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Tuttavia, essendo i bandi strumenti complessi, entrano in gioco associazioni come AFIL, che si interfacciano con l’ente di riferimento per trasmettere le istanze delle possibili beneficiarie, facilitano l’accesso alle opportunità ed aiutano le imprese a orientarsi tra le diverse misure disponibili, nonché promuovono la creazione di reti tra enti di ricerca, università, aziende ed istituzioni, nell’ottica di rendere il manifatturiero più resiliente e competitivo di fronte alle sfide future.

Le principali sfide del manifatturiero lombardo nel contesto della crisi dell’industria europea

Secondo Carlo Bianchessi, Dirigente dell’Unità Organizzativa Competitività e Sostenibilità di Imprese, Ecosistemi e Filiere, Rapporti Istituzionali e Comunicazione presso la Direzione Generale Sviluppo Economico di Regione Lombardia, il manifatturiero lombardo ha saputo resistere alle difficoltà, ma il 2025 potrebbe portare nuove sfide per la crescita del settore. Uno dei problemi più critici è il costo dell’energia, su cui Regione Lombardia sta intervenendo anche a livello europeo. Infatti, secondo Bianchessi, «il divario con altri Paesi, dove l’energia costa meno, penalizza la competitività delle imprese lombarde.»

Anche il settore dell’automotive è in difficoltà, stretto tra la transizione verso la mobilità sostenibile e le incertezze politiche sulla neutralità tecnologica. La regione, pur non ospitando grandi stabilimenti automobilistici, vanta un’ampia rete di imprese specializzate che riforniscono l’industria tedesca, le cui difficoltà economiche stanno avendo ripercussioni sul sistema produttivo lombardo. Per questo, Regione Lombardia sta lavorando a strategie innovative per sostenere la filiera e mantenere la competitività del settore.

AFIL è il punto di riferimento per l’innovazione nel manifatturiero lombardo. L’obiettivo non è solo parlare di innovazione, ma renderla concreta, trasformando il modo in cui le imprese operano

Gli strumenti ed i bandi per la crescita e la competitività delle imprese lombarde

Samuel Nazzareno Monaco, Communication & Institutional Affairs Manager di Afil

La Manifestazione di Interesse per lo sviluppo delle filiere e degli ecosistemi industriali è un’iniziativa lanciata dalla DG Sviluppo Economico di Regione Lombardia nel 2022, con la finalità di supportare ed incrementare la competitività delle aggregazioni esistenti, nonché di generarne di nuove legate alle specializzazioni regionali. In questo ambito, AFIL ha facilitato la nascita di 9 filiere sulle 69 finora riconosciute da Regione Lombardia (dato aggiornato a febbraio 2025).

Rispetto al tema filiere, un ulteriore legame tra AFIL e Regione Lombardia si è creato a partire dal 2023, attraverso il progetto europeo PLASTIX (co-finanziato dal programma Interreg Europe) e l’interazione che ha coinvolto la Strategic Community Advanced Polymers e la Filiera sostenibile e intelligente dei Polimeri Avanzati. Il Cluster è partner dell’iniziativa PLASTIX, mentre l’ente regionale è coinvolto come Associated Policy Authority. Secondo Samuel Nazzareno Monaco, Communication & Institutional Affairs Manager di AFIL, «PLASTIX è un ottimo esempio di cooperazione sinergica tra il Cluster e Regione Lombardia. I due enti hanno lavorato insieme rispetto al Policy Instrument individuato da AFIL per la Lombardia, ossia la Manifestazione di Interesse, ed hanno organizzato congiuntamente l’On-Site Deep Dive (OSDD) Visit per i partner e gli stakeholder di progetto, tenutasi sul territorio regionale nel novembre 2024.»

Negli ultimi anni, Regione Lombardia ha lanciato una serie di bandi dedicati alle filiere. In particolare, più di recente, la DG Sviluppo Economico ha lanciato il Pacchetto Filiere, in cui rientrano tre dei bandi presentati il 25 febbraio 2025.

La Misura Innovazione dei processi e dell’organizzazione delle filiere produttive e di servizi e degli ecosistemi industriali produttivi ed economici in Lombardia (c.d. Bando Filiere 2025) è stata concepita per creare ecosistemi produttivi forti e strutturati, favorendo la collaborazione tra imprese, università ed enti di ricerca. La complessità sta nell’incentivare le aziende, spesso in competizione tra loro, a lavorare insieme per accedere a finanziamenti e sviluppare progetti condivisi. Per Bianchessi, infatti, «è una sfida culturale importante riuscire a far presentare progetti ad imprese che collaborano fra di loro».

La Misura per la transizione delle MPMI lombarde verso modelli di produzione circolari e sostenibili offre contributi a fondo perduto per sostenere progetti legati al riuso, alla riduzione degli sprechi ed all’utilizzo efficiente delle risorse nei processi produttivi. Secondo Bianchessi, «l’innovazione di prodotto e di processo deve consentire di ridurre l’impatto ambientale del ciclo produttivo».

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La Misura Competenze per lo sviluppo è destinata a supportare la formazione ed il potenziamento delle competenze del personale, nell’ottica di poter rispondere alle sfide della transizione digitale ed ecologica. Per Bianchessi, «le imprese hanno bisogno di collaboratori sempre più qualificati, ma la disponibilità sul mercato del lavoro non permette di rispondere a questa necessità». Il disallineamento tra domanda ed offerta di lavoro è uno dei punti di partenza dell’azione di Regione Lombardia, che mira a incentivare programmi di formazione mirati, i quali coinvolgano imprese, istituti di formazione ed università.

La Manifestazione di Interesse per lo sviluppo delle filiere e degli ecosistemi industriali è un’iniziativa lanciata dalla DG Sviluppo Economico di Regione Lombardia nel 2022, con la finalità di supportare ed incrementare la competitività delle aggregazioni esistenti, nonché di generarne di nuove legate alle specializzazioni regionali. In questo ambito, AFIL ha facilitato la nascita di 9 filiere sulle 69 finora riconosciute da Regione Lombardia

M.I.A. Lombardia: l’iniziativa che aiuta le imprese sperimentare prima di investire

Davide Polotto, Business Developer di Made

Tra le iniziative finalizzate a supportare le imprese manifatturiere nella trasformazione digitale ed ecologica, vi è M.I.A. Lombardia (Manufacturing Innovation Alliance Lombardia), un European Digital Innovation Hub riconosciuto dall’Unione Europea e supportato finanziariamente dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), le cui attività sono implementate da MADE Competence Center Industria 4.0 (in qualità di capofila), AFIL ed altri attori dell’ecosistema dell’innovazione.

«Manufacturing, perché operiamo nel manifatturiero. Innovation, perché aiutiamo le imprese ad innovare ciò che già fanno. Alliance, perché crediamo nella collaborazione», spiega Davide Polotto, Business Developer di MADE. Il programma si basa su un percorso strutturato che va dall’analisi strategica alla sperimentazione tecnologica, includendo anche l’implementazione e la formazione.

Le imprese possono testare le tecnologie prima di investire, grazie alle infrastrutture di MADE, che permettono di realizzare Proof of Concept e prototipi. «Aiutiamo le imprese a verificare l’efficacia delle soluzioni prima di adottarle», sottolinea Polotto.

M.I.A. Lombardia offre anche un sostegno economico, con contributi che coprono fino al 70% dei costi per le piccole imprese, il 60% per le medie ed il 50% per le grandi. L’assegnazione avviene con un criterio a sportello, garantendo un accesso rapido ai finanziamenti. «Le aziende possono accedere a risorse, competenze e finanziamenti, seguendo un percorso su misura», aggiunge Polotto.

All’evento del 25 febbraio 2025, oltre a MADE ed AFIL, erano presenti in sala anche Digital Innovation Hub ed EIT Manufacturing South.

M.I.A. Lombardia in pillole. Immagine presa dal sito mialombardia.it/

Greensmartmed: un progetto che aiuta le pmi manifatturiere a crescere ed innovare in modo sostenibile

GREENSMARTMED (progetto co-finanziato dal programma Interreg Euro-MED), nasce per favorire la collaborazione transregionale ed offrire nuove opportunità di crescita sostenibile nell’area mediterranea

Le PMI manifatturiere europee affrontano spesso ostacoli organizzativi e finanziari nel portare avanti attività legate all’innovazione. GREENSMARTMED (progetto co-finanziato dal programma Interreg Euro-MED), nasce per favorire la collaborazione transregionale ed offrire nuove opportunità di crescita sostenibile nell’area mediterranea.

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Coordinato dall’Università degli Studi di Bergamo, l’iniziativa coinvolge AFIL ed altre organizzazioni da Italia, Spagna, Francia, Grecia e Bulgaria, insieme a partner associati come Regione Lombardia e Confindustria Lombardia. L’obiettivo è creare un ecosistema di innovazione, mettendo in rete aziende, università e centri di ricerca nei settori tessile, agroalimentare, mobilità e batterie, dei macchinari e della plastica, in linea con le attività portate avanti in seno a Strategic Communities di AFIL e filiere facilitate dal Cluster.

«L’innovazione richiede un approccio ecosistemico», spiega Fabiana Pirola, docente al Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dell’Informazione e della Produzione dell’Università degli Studi di Bergamo, sottolineando il ruolo dei gruppi di lavoro regionali per individuare i bisogni delle imprese. La seconda fase di GREENSMARTMED porta questa discussione a livello europeo, favorendo collaborazioni strategiche ed accesso ai finanziamenti.

Pur non offrendo fondi diretti, il progetto rappresenta un’opportunità unica di networking. Eventi come quello di Lione di dicembre 2024 sul Green Manufacturing (a cui hanno partecipato i Soci del Cluster ROLD ed Università degli Studi di Brescia) ed il prossimo sull’agroalimentare, in programma a maggio 2025 a Salonicco, permettono alle aziende di trovare partner, fare networking e condividere buone pratiche.

Il dialogo tra imprese ed istituzioni: bandi, iniziative e strategie per il manifatturiero lombardo

Carlo Bianchessi, Dirigente dell’Unità Organizzativa Competitività e Sostenibilità di Imprese, Ecosistemi e Filiere, Rapporti Istituzionali e Comunicazione presso la Direzione Generale Sviluppo Economico di Regione Lombardia

Prima della conclusione dell’evento, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di tornare sul tema dei bandi regionali, presentati poco prima.

L’importanza delle filiere è stata rimarcata da Bianchessi, dopo gli spunti forniti da alcuni dei presenti, che fanno parte di aggregazioni facilitate da AFIL. Esistono infatti dei meccanismi di premialità per le imprese appartenenti ad una filiera riconosciuta da Regione Lombardia, che valorizzano così il lavoro portato avanti a partire dal 2022 attraverso la Manifestazione di Interesse.

Un altro tema ricorrente dell’incontro, insieme alle filiere, è il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. Per Bianchessi, «il problema riguarda più le competenze trasversali che i settori specifici. Mancano infatti figure professionali in ambiti come la gestione della supply chain o la sostenibilità industriale». Il Dirigente di Regione Lombardia sottolinea il crescente divario tra le competenze richieste dalle aziende e quelle effettivamente disponibili sul mercato, con riferimento anche all’invecchiamento della forza lavoro ed alla difficoltà di aggiornamento delle figure più senior.

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Per rispondere al problema della carenza di competenze nel mondo del lavoro, Regione Lombardia sta intervenendo su due fronti. Da un lato, essa punta sulla formazione professionale, rivolta sia ai giovani sia agli adulti, con particolare attenzione al reskilling, ovvero l’aggiornamento delle competenze per chi deve adattarsi alle nuove esigenze del mercato. Dall’altro, attraverso bandi dedicati alle imprese, l’ente regionale sostiene programmi di formazione per i dipendenti già occupati, affinché possano sviluppare le competenze tecnologiche necessarie per affrontare le sfide dell’innovazione. L’obiettivo è creare un sistema produttivo sempre più competitivo e al passo con la trasformazione digitale ed ecologica.



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