Bologna – Una superficie boscata di 640mila ettari, pari al 28% del territorio regionale; 1.082 imprese forestali impegnate nella gestione dei boschi; 3mila aziende attive nella lavorazione del legno (dai pannelli e semilavorati fino ai prodotti di arredamento) per un fatturato complessivo di 3,4 miliardi di euro.
Sono i numeri della filiera foresta-legno in Emilia-Romagna. Un comparto che la Regione vuole sostenere e valorizzare– a partire dall’edilizia-, visto che attualmente l’80% del legname utilizzato in Italia (e la quasi totalità di quello emiliano-romagnolo) proviene dall’estero.
I vantaggi sono molteplici. Ambientali, considerando i tanti servizi ecosistemici forniti da boschi gestiti in modo sostenibile: dal contrasto al dissesto del suolo all’assorbimento e stoccaggio di C02. Ma anche sociali ed economici, grazie alla possibilità di dare vita a nuove opportunità di lavoro, in particolare nelle aree appenniniche.
Il tema è stato al centro oggi a Bologna del convegno ‘Sostenibilità e competitività nella filiera del legno in Emilia-Romagna’, organizzato dalla Regione e da Art-Er, nell’ambito del progetto europeo ‘Life Be-Wooden’.
“Il ‘capitale naturale’ generato dei boschi rappresenta una risorsa preziosa per tutta la comunità emiliano-romagnola, capace di generare anche nuove forme di redditività, in particolare in territori a rischio di abbandono come quelli montani– sottolinea l’assessora ai Parchi e forestazione, Gessica Allegni-. Per questo vogliamo sostenere e promuovere una filiera del legno locale, che possa saldare sostenibilità e competitività. Tra le misure allo studio anche una proposta per favorire l’utilizzo del legno certificato di provenienza nazionale o comunque europea negli interventi di realizzazione e ristrutturazione di edifici pubblici in Emilia-Romagna”.
Tra le azioni su cui la Regione è al lavoro c’è la promozione dell’utilizzo in edilizia del legno al posto dell’acciaio e del cemento. E ancora il sostegno all’aggregazione fondiaria dei proprietari di boschi e alla certificazione delle superfici forestali che attestino la tracciabilità e la corretta gestione del legno.
Il progetto Be-Wooden
Nel corso del convegno è stato fatto il punto su ‘Life Be-Wooden’, un progetto che ha l’obiettivo di mettere a sistema competenze differenti, interdisciplinari e tra loro integrate per la promozione dell’uso del legno in edilizia, secondo i criteri del New European Bauhaus: bellezza, sostenibilità e inclusione.
Presentato anche uno nuovo strumento di orientamento per supportare la valorizzazione delle prestazioni ambientali legate all’uso del legno, tramite le certificazioni ambientali, messo a punto da esperti e da rappresentanti della filiera legno coordinati da Art-Er nell’ambito del progetto Be-Wooden e che sarà disponibile da aprile sul sito del progetto.
Per informazioni: https://lifebewooden.unige.it/it
Paola Fedriga
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