Si avvicina il traguardo dell’istituzione della Città Metropolitana di Sassari. A riferirlo è Gavino Arru, amministratore straordinario del futuro ente, nella conferenza stampa di stamattina nel Palazzo della Provincia. «Nei giorni scorsi – dichiara – abbiamo firmato con il collega della Gallura Rino Piccinnu gli ultimi accordi per la suddivisione definitiva dei procedimenti e dei beni tra le due province».
L’assessorato agli Enti locali sta verificando l’intesa e, una volta finito, sarà la volta della governatrice Alessandra Todde a rendere operative le nuove realtà di Sassari e Gallura con la firma del decreto che ci si attende a breve. «Poi ci attiveremo per avere i finanziamenti europei e regionali che ci competono e soprattutto inizieremo la programmazione per il futuro sviluppo del nostro territorio». Un passo fondamentale che, per Arru, darà un impulso «che finora non è stato dato dalle province» e che avrà bisogno della partecipazione attiva dei 66 comuni che fanno parte del nord-ovest sardo.
«Si tratta di una rivoluzione enorme perché l’Ente avrà l’occasione di predisporre un piano strategico che avrà una valenza nel tempo».
Le criticità del sassarese sono note, a partire dalla viabilità. «Abbiamo la competenza su 1500 km di strade e tenerle efficienti è un grosso problema. Per fortuna la Regione sta per destinare in merito circa 20 milioni di euro». Una delle altre è la siccità: «Lo stiamo affrontando con un tavolo di crisi convocato dalla presidente Todde».
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