Academy, aziende e startup l’ecosistema tecnologico oggi investe a San Giovanni


Nei luoghi in cui a inizio Novecento si imbottigliavano passate di pomodoro, oggi si forgiano cervelli e si crea futuro per lo sviluppo tecnologico del Paese. Stiamo parlando di San Giovanni a Teduccio dove sorge il complesso dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, prova concreta di come può cambiare il tessuto culturale, sociale ed economico di una città partendo dalla periferia più difficile. Una rivoluzione iniziata nel 2016, che ha coinvolto nel giro di un paio di anni anche le vicine Poggioreale e Ponticelli. È quindi sbocciato anche un progetto di riqualificazione urbana con cui si è voluto far rinascere Napoli Est, oggi anche un riferimento per imprenditori visionari che qui hanno trovato terreno fertile per una commistione equilibrata e produttiva tra formazione e imprese.

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Le Academy

Il mastice di questa riqualificazione sono le Academy, strutture di alta formazione realizzate in collaborazione tra l’Università e aziende di rilievo internazionale, che offrono opportunità per laureati, laureandi e in alcuni casi perfino per neo diplomati, per specializzarsi in alcuni settori particolarmente richiesti dal mondo del lavoro. Un ventaglio di proposte che hanno favorito la trasformazione di Napoli Est in una piccola Silicon Valley, con l’insediamento di aziende che operano nell’hi-tech e migliaia di startup.

Napoli, nell’ex scuola di San Giovanni spazi per la formazione dei più giovani

Oggi le Academy sono quindici. La primogenita è la Apple Developer Academy, aperta insieme alla società di Cupertino, che scelse Napoli e Federico II per sperimentare in Europa questo percorso formativo innovativo unico al mondo. L’Academy ha segnato il cambiamento del quartiere, grazie all’ambiente internazionale degli studenti provenienti da più di 50 Paesi.

Oltre alla primogenita Apple Academy, poi sono arrivate Cisco Academy, Cybersecurity Hackademy insieme ad Accenture, Digita con Deloitte, SIC Academy con Tecne del Gruppo Autostrade per l’Italia, MakeXP, CoreAcademy, 5G Academy con Nokia e TIM, Quantum Computing Academy, Agritech Academy, AWE (Academy for Women Entrepreneurs), un programma internazionale totalmente gratuito nato dalla collaborazione con il Dipartimento di Stato Americano (Bureau of Educational and Cultural Affairs) per supportare donne fino ai 40 anni, e PharmaTech Academy che forma figure professionali altamente qualificate per la filiera dalla ricerca alla produzione dei farmaci a RNA e nella terapia genica, che si tiene però nel campus di Scampia. L’ultima arrivata è invece la RETURN Academy, un percorso di formazione finanziato dal MUR sulle risorse PNRR con l’obiettivo di formare figure professionali altamente qualificate mediante lo sviluppo di competenze interdisciplinari in materia di prevenzione, previsione, gestione e mitigazione dei rischi naturali, ambientali e antropici in contesti di cambiamento climatico.

Napoli, beach litter degli studenti a San Giovanni a Teduccio

Aziende digitali e hub

Il complesso di San Giovanni rappresenta un punto di raccordo tra il mondo accademico e quello imprenditoriale. Per questa dinamicità territoriale è stato creato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II e certificato dal Mise, il primo incubatore d’impresa del mezzogiorno Campania NewSteel (con sede anche a Bagnoli). Si tratta di un hub altamente qualificato di spazi innovativi, infrastrutture tecnologiche, servizi specialistici e relazioni internazionali, riferimento per finanziatori e imprese interessati a intercettare innovazioni e startup di qualità, pronte ad ambiziosi percorsi di sviluppo. E poi da pochi mesi anche la nuova sede del Cineca, che a San Giovanni ha posto un sistema di supercalcolo interconnesso al supercomputer Leonardo (classificato al quarto posto tra i sistemi più potenti al mondo), e rappresenterà uno dei nodi dell’ecosistema europeo del calcolo ad alte prestazioni nel Mezzogiorno.

Parallelamente all’ateneo federiciano, quindi, negli ex opifici di San Giovanni, Ponticelli, Gianturco e Poggioreale, hanno iniziato a insediarsi numerose aziende che operano nell’hi-tech, e innumerevoli start-up, che propongono il lavoro del futuro. Come Kineton, società di ingegneria del software guidata da Giovanni Fiengo che macina numeri da capogiro, che tra un anno amplierà i suoi spazi occupando un edificio in via Ponte dei Granili a Gianturco. Proprio di fianco alla Fabbrica Italiana dell’Innovazione, l’incubatore internazionale specializzato in Green Economy, Blue Growth, Industrie Culturali e Creative, creato da 12 imprese dell’innovazione digitale, della creazione d’impresa, della formazione avanzata, della finanza. A poco più di tre chilometri nascerà il Science Innovative Multifunctional Business Advanced Hub di Mach Power, occupando 2.500 metri quadrati in un’area di Ponticelli a ridosso del deposito EAV, che aprirà agli inizi del 2026. Il nuovo digital hub ospiterà laboratori industriali, centri di stampa 3D, e strutture dedicate alla ricerca e sviluppo di tecnologie all’avanguardia.

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