«Un comitato prezzi per garantire trasparenza sul mercato»


La Sardegna si candida a diventare il centro di riferimento per la definizione dei prezzi del Pecorino Romano Dop, un prodotto che per il 95% viene trasformato sull’Isola e che rappresenta un pilastro dell’economia agroalimentare regionale.

Attualmente, le quotazioni del formaggio vengono stabilite esclusivamente alla Camera di Commercio di Milano, un sistema che secondo Agrinsieme Sardegna presenta criticità e rischi di speculazione.

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Nel corso dell’ultimo coordinamento, Agrinsieme Sardegna ha sollecitato le Camere di Commercio dell’Isola e la Regione Sardegna affinché avviino l’iter per l’istituzione di un comitato prezzi permanente con sede nell’Isola. 

L’obiettivo è garantire un sistema di determinazione dei prezzi più equo e rappresentativo, evitando distorsioni di mercato e possibili manipolazioni. Secondo il documento redatto dall’associazione, l’attuale metodologia utilizzata a Milano presenta un problema di mancanza di terzietà, poiché le quotazioni sono determinate da un unico operatore, che è sia produttore che commerciale. Questo potrebbe condizionare il mercato, penalizzando i trasformatori sardi e tutti gli altri attori della filiera, comprese le aziende situate nelle aree di produzione del Pecorino Romano Dop (Sardegna, Lazio e provincia di Grosseto).

I produttori sardi segnalano un’incongruenza tra domanda, offerta e prezzi di mercato, con una stagnazione delle quotazioni che non riflette il reale valore del prodotto.

Inoltre, le dinamiche degli ultimi anni mostrano un’alternanza tra surplus e carenze di prodotto, con il rischio che nel 2025 si verifichi una nuova crisi di stock.

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Il sistema attuale si basa sulle valutazioni pubblicate dalla società CLAL, specializzata nell’analisi del mercato caseario, che prende come unico riferimento i listini settimanali della Camera di Commercio di Milano. Tuttavia, secondo Agrinsieme, questi dati non offrono una visione completa del mercato, considerando il peso economico e produttivo della Sardegna.

Per avviare il nuovo sistema di rilevazione dei prezzi, Agrinsieme propone l’istituzione di un fondo pubblico triennale, che permetta di sostenere le attività del comitato prezzi e garantire una transizione efficace verso un sistema più trasparente e rappresentativo.

Il Pecorino Romano Dop è un prodotto chiave per il comparto lattiero-caseario italiano e internazionale. Le sue quotazioni sono il riferimento principale per le transazioni commerciali, sia in Italia che all’estero, e per gli accordi con la Grande Distribuzione Organizzata (GDO). Con 34 aziende sarde coinvolte nella trasformazione su un totale di 39 caseifici attivi nell’areale di produzione, il settore rappresenta una delle principali fonti di reddito per l’economia locale.

Agrinsieme, che rappresenta le imprese agricole delle principali organizzazioni di categoria (Cia, Confagricoltura, Copagri e cooperative agroalimentari), ribadisce dunque l’urgenza di un intervento istituzionale per evitare squilibri di mercato e garantire un sistema di formazione dei prezzi più equo e aderente alla realtà produttiva.

(Unioneonline/Fr.Me.)

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