Governance dell’IA per avere successo


Una governance dell’IA efficace riduce i rischi legati a bias, aumenta l’affidabilità e la trasparenza oltre che la conformità regolatoria

In un 2025 caratterizzato dall’esplosione dell’Intelligenza artificiale generativa, le aziende ambiscono ad ottenere il massimo dall’utilizzo di questa rivoluzionaria tecnologia sia in termini di performance che di automatizzazione. Ma per farlo è necessario superare con successo una serie di sfide come i bias algoritmici, la mancanza di trasparenza e problemi legati alla privacy. Ed è proprio per questa ragione che la governance dell’IA è diventato un tema cruciale per le realtà che vogliono garantire l’affidabilità e la conformità dei loro sistemi intelligenti. A confermarlo sono le testimonianze e gli speech presentati in occasione dell’evento organizzato da SAS, “Executive Perspectives: navigating innovation”, realizzato con l’obiettivo di sensibilizzare le aziende presenti sull’importante della governance dell’IA.

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La governance dell’IA si riferisce a un insieme di principi, politiche e strumenti che assicurano l’uso responsabile dell’intelligenza artificiale. Un framework solido di governance garantisce infatti che i modelli di IA siano equi, spiegabili e conformi alle normative vigenti. Inoltre, permette di monitorare le performance degli algoritmi nel tempo, riducendo il rischio di decisioni errate o discriminatorie” ha dichiarato Mirella Cerutti, regional vice president di SAS sul palco allestito all’interno del Palazzo Giureconsulti di Milano.

E proprio diverse aziende come Deloitte, Ospedale Niguarda, Fastweb + Vodafone, Banco BPM, EY e ARIA che sono intervenute durante la convention, hanno da un lato confermato di aver intrapreso progetti legati all’intelligenza artificiale, e dall’altro che la governance dell’AI rappresenti un elemento chiave per la sostenibilità dei progetti stessi.

Se la governance dell’AI non è garantita, come è possibile essere sicuri che i progetti avviati consentano di essere affidabili al 100% e di fornire dei reali vantaggi?” ha domandato retoricamente Angelo Tenconi, senior director customer advisory di SAS, evidenziando gli sforzi di SAS nel garantire soluzioni che integrano la governance dell’intelligenza artificiale. Un esempio è SAS Viya, che offre strumenti avanzati per la gestione del ciclo di vita dell’IA, dalla creazione dei modelli alla loro implementazione e monitoraggio continuo. A tutto questo si aggiungono strumenti per la rilevazione e la mitigazione dei bias capaci di garantire che le analisi siano eque e imparziali.

Non solo: SAS ha recentemente lanciato l’AI Governance Maturity Model, un framework che aiuta le aziende a valutare e migliorare la loro capacità di gestire l’intelligenza artificiale in modo responsabile e conforme alle normative. Grazie ad un modello basato su diversi livelli di maturità, le aziende possono stabilire le aree di miglioramento per raggiungere uno stato in cui l’IA venga gestita in modo etico, trasparente e sicuro. L’AI Governance Maturity Model fornisce quindi una roadmap strutturata per sviluppare un sistema di governance dell’IA efficace, riducendo i rischi legati a bias, mancanza di trasparenza e non conformità regolatoria.

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Avere una Governance dell’IA efficace permette inoltre di favorire best-practise replicabili nelle diverse divisioni aziendali, essere più attraenti nei confronti di stakeholder e nuovi talenti, ma anche migliorare la credibilità verso i clienti ed evitare possibili multe qualora non si fosse compliance” ha concluso Angelo Tenconi.



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