AIFI, Private debt: nel 2024 raccolti 1,4 miliardi di euro e investiti 5 miliardi


AIFI ha presentato, in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), i dati di mercato del private debt nel 2024, anno particolarmente positivo. La raccolta degli operatori di private debt attivi nel mercato italiano ha registrato una crescita del 13% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 1.360 milioni di euro rispetto ai 1.200 milioni del 2023. Questi dati evidenziano un trend di crescita costante del settore, che si rafforza anno dopo anno. Il numero degli operatori che hanno raccolto capitali si conferma stabile a 13, come già avvenuto nel 2023.

IL COMMENTO DI CDP

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Andrea Nuzzi, direttore business di Cdp, ha definito i risultati del mercato del private debt nel 2024 come “molto positivi”. Come Cdp, “nella raccolta complessiva abbiamo coperto circa il 20%. E’ un dato molto interessante”. Per il futuro “ci aspettiamo, anche alla luce del contesto complessivo di mercato e dei tassi, che il mercato del private debt sia sempre più importante. Siamo a un processo di riduzione del credito bancario, anche per motivi di regolamentazione, quindi, il mercato della finanza alternativa è previsto crescere in futuro per compensare l’offerta bancaria un po’ più limitata. Poi, naturalmente, con la stabilizzazione dei tassi c’è meno concorrenza implicita da parte dei titoli di debito liquidi come i btp. Nel 2022-23 con tassi molto alti erano molto competitivi mentre con tassi più limitati esercitano meno concorrenza”.

LE FONTI DELLA RACCOLTA

Guardando alla provenienza dei capitali, i fondi pensione e le casse di previdenza sono stati la prima fonte della raccolta (39%), seguiti dal settore pubblico e i fondi di fondi istituzionali (28%) e dalle assicurazioni (12%). Se guardiamo ai soli fondi pensione e casse di previdenza, la provenienza geografica dei capitali è per il 54% estera. Si specifica che le elaborazioni sulle fonti rappresentano il 66% del totale raccolto.

INVESTIMENTI

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Nel corso del 2024, sono stati investiti complessivamente nel mercato italiano del private debt 4.962 milioni di euro, valore più alto mai registrato e in crescita del 53% rispetto all’anno precedente (3.251 milioni). Analogamente al fundraising, anche per gli investimenti si registra una crescita costante nel tempo, alimentata soprattutto dall’incremento delle operazioni di grandi dimensioni. Il numero di società finanziate è stato pari a 168 società, in aumento del 14% rispetto alle 147 del 2023.

Guardando alla provenienza geografica degli operatori, i soggetti domestici hanno realizzato il 60% del numero di operazioni, mentre l’80% dell’ammontare è stato investito da operatori internazionali. Per quanto concerne la dimensione degli investimenti, come anticipato, si segnala un peso sempre più marcato delle operazioni di dimensione rilevante; nel 2024, infatti, le società che hanno ricevuto almeno 100 milioni di euro ciascuna sono state 11, per un ammontare complessivo di 2.698 milioni di euro, in crescita rispetto alle 4 società dell’anno precedente, che avevano ricevuto 1.504 milioni.

Per quanto riguarda le caratteristiche delle operazioni, la durata media è di 5 anni e 10 mesi, mentre il tasso d’interesse medio è pari all’8% se consideriamo le operazioni a tasso fisso, mentre per quelle a tasso variabile il valore è pari al tasso di riferimento1 a cui si aggiunge uno spread del 5,6%.

Con riferimento all’obiettivo dei finanziamenti, nel 2024 il 36% dell’ammontare investito è stato indirizzato al supporto di operazioni di LBO, mentre il 27% verso la crescita interna delle società target. A livello di numero il 33% del totale ha riguardato debito a supporto di operazioni di buy out e il 32% la crescita interna delle società target.

A livello geografico, la prima regione resta la Lombardia, dove è localizzato il 34% delle società italiane oggetto di investimento, seguita da Emilia-Romagna (12%) e Lazio e Veneto (11%).

Con riferimento ai settori di attività, al primo posto con il 20% del numero di imprese troviamo i beni e servizi industriali, seguiti da energia e ambiente, con il 19%. Si sottolinea che il 58% delle società target ha meno di 250 dipendenti.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE CIPOLLETTA

“Nel 2024 il mercato del private debt è stato da record sia nella raccolta sia negli investimenti – dichiara Innocenzo Cipolletta, presidente AIFI -. L’incremento del 53% negli investimenti è la dimostrazione della necessità di tale strumento a supporto dello sviluppo aziendale. Per questo oggi è fondamentale che gli investitori istituzionali facciano la loro parte per permettere agli operatori di moltiplicare le azioni a sostegno delle realtà imprenditoriali generando circoli virtuosi di crescita”.

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Prestiti immediati

 

RIMBORSI

Nel 2024 le società che hanno effettuato rimborsi sono state 81 (82 l’anno precedente, -1%), per un ammontare pari a 439 milioni di euro (-32%). Il rimborso come da piano di ammortamento dello strumento ha rappresentato la tipologia più utilizzata in termini di numero, il 73% del totale. Gli operatori che hanno ricevuto rimborsi (anche parziali) sono stati 13, rispetto ai 16 dell’anno precedente.

Nella foto, Innocenzo Cipolletta (presidente AIFI), Anna Gervasoni (direttore generale AIFI) e Andrea Nuzzi (business director di Cdp).



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