La proroga? Una cosa giusta. Artigiani e piccole medie imprese guardano con favore alla decisione del governo di rimandare l’obbligo per le imprese di sottoscrivere polizze contro le calamità naturali. Dalla misura sono state escluse le grandi imprese, per le quali vige solo uno stop di tre mesi per le sanzioni, mentre quelle agricole erano state lasciate fuori fin dal principio.
Se l’obbligo – dopo uno sconcerto iniziale – era stato recepito in modo positivo, come assunzione di responsabilità e messa in sicurezza delle proprie attività, le perplessità riguardano le modalità con cui definire le polizze e gli eventuali ristori:
Graziano Tilatti, presidente di Confartigianato Friuli-Venezia Giulia
Secondo Michele Filippi, vicepresidente di Confapi del FVG, la questione è “rendere – questo nuovo strumento che nasce – chiaro e non penalizzante per le imprese”. Tra le questioni da definire, continua, figurano “gli effetti sulle domande di contributi, sovvenzioni, sostegni finanziari pubblici già richiesti e futuri”, con il rischio che, dal mancato rispetto dell’obbligo, possa derivare l’esclusione dalle agevolazioni pubbliche.
Un altro aspetto, sottlinea, è il premio assicurativo: “per una regione ad alto rischio sismico come la nostra potrebbe rappresentare un fattore di svantaggio per l’impresa, soprattutto a confronto con aziende dislocate in altre zone d’Italia”
Immagini di Andrea Ravasini, montaggio di Daniel Apostu
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link