“Siamo onorati di questa visita del ministro Urso, nutriamo però aspettative da questo confronto. Il tempo corre e non possiamo non tenerne conto. La trasformazione produttiva del polo industriale non sarà effettiva prima del 2032. Ad oggi, le nostre aziende sono purtroppo poco competitive. Ci sono decisi segnali di crisi, auspichiamo allora un confronto che consenta di arrivare nel breve a misure concrete e soddisfacenti”. Così il presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale, si è rivolto al ministro delle Imprese Adolfo Urso, sollecitando azioni operative per il polo petrolchimico di Siracusa.
Reale ha segnalato la necessità di estendere la “decontribuzione sud” anche alle grandi imprese, oggi escluse. Si è quindi soffermato sul costo delle emissioni di CO2, “sempre più elevato” nel quadro europeo.
Il presidente di Confindustria Siracusa si è quindi soffermato sull’idea di cattura della CO2. “Abbiamo avviato a fine 2024 uno studio preliminare con le sette grandi aziende del territorio, mirato allo stoccaggio ed al trasferimento tramite pontile e poi via nave della CO2. Lo stoccaggio finale avverrebbe in sinergia con Ravenna. Abbiamo valutato la fattibilità tecnica di massima concludendo che porterebbe ad una significativa riduzione di CO2”.
Reale ha parlato della necessità di identificare “misure economiche che diano da subito respiro alle aziende del nostro territorio. Misure per le quali ci sia una quanto più precisa valutazione dell’impatto specifico e del campo di applicazione”. Il riferimento è alla
“maggiorazione del fondo per i costi indiretti della CO2, passato da 150 milioni di euro a 600 nel recente decreto bollette. Purtroppo non si applica a buona parte del settore chimico e a quello del cemento. Si applica a quello della raffinazione incidendo per circa il 3-4 per cento sui costi della CO2 che ad oggi, solo per il polo di Siracusa ammontano a oltre 250 milioni di euro l’anno. Lo stesso vale per i fondi Step che vedono un fondo di 650 milioni in Regione, ma che non sono utilizzabili dalle aziende da noi insediate”.
Il presidente di Confindustria Siracusa ha anche ricordato alcuni passaggi relativi alle attività avviate dalle aziende nell’ambito della manutenzione degli impianti. “Sonatrach-ricorda il presidente degli industriali siracusani- ha stanziato 160 milioni per la manutenzione in corso, e stanno investendo anche in investimenti di efficienza per la decarbonizzazione e per i miglioramenti continui per l’ambiente e la sicurezza”. Reale ha anche auspicato che “l’Italia ottenga anche dall’Europa quelle aperture, pure rispetto agli aiuti di stato, che consentano di intervenire laddove il Governo lo riterrà opportuno. Penso anche alla Decontribuzione Sud per la quale pur apprezzandone la parziale conferma, non possiamo non notare come la mancata estensione alle grandi aziende, oltre agli altri limiti introdotti, abbia costituito un’altra tegola in un momento già di per sé difficile. La trasformazione non potrà ormai avvenire prima del 2030-2032, i costi delle materie prime, dell’energia e delle tassazioni come l’Ets rendono le nostre aziende poco competitive”.
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