Nell’Archivio storico diocesano di Acireale è stato presentato il progetto “Cultura e Patrimonio Storico protetti dall’Innovazione Digitale: l’identità culturale si rinnova”, finanziato dall’Unione europea attraverso il Next Generation EU – Pnrr Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi. La Fondazione Città del Fanciullo Acireale Ets, promotrice del progetto, ha messo in atto la digitalizzazione di documenti storici di grande rilevanza storica. Quest’iniziativa rende accessibili documenti che risalgono dal XV al XX secolo, testimonianze della storia locale e delle sue trasformazioni sociali ed economiche. I registri sacramentali, i censimenti storici ei documenti amministrativi possono essere consultati attraverso una nuova piattaforma digitale, sviluppata appositamente per facilitare l’accesso ai contenuti.
Il vescovo Antonino Raspanti, presente all’evento, ha sottolineato l’importanza di questo progetto, definendolo un passo fondamentale verso il futuro della conservazione del patrimonio culturale. “La digitalizzazione non è solo una necessità, ma una missione per trasmettere la nostra memoria storica alle generazioni future”, ha dichiarato il presule. Mons. Giovanni Mammino, direttore dell’archivio storico, nel corso della serata ha messo in risalto il ruolo dei giovani nel processo, ed in particolare di Sebastiano Monaco e degli studenti del Liceo Archimede di Acireale, evidenziando come hanno contribuito non solo a sviluppare la nuova piattaforma, ma anche a sensibilizzare sull’importanza dei documenti storici.
“È grazie al loro entusiasmo, dedizione e competenze che stiamo tracciando nuove frontiere nella gestione del patrimonio documentale”, ha aggiunto il direttore. Durante la presentazione, Sebastiano Monaco ha dichiarato: “È un onore per me aver contribuito a questa iniziativa, che unisce tradizione e innovazione”. Particolarmente significativi anche gli interventi di Luca Milazzo – Project Manager Morpheos, degli studenti del Liceo Archimede accompagnati dai docenti Felicia Cutolo e Gabriella Giaquinta, e di Marta Ferrantelli – Coordinatrice di Progetto, che così ha concluso: “L’Unione Europea sostiene anche la digitalizzazione degli archivi attraverso finanziamenti mirati, promuovendo la conservazione del patrimonio documentale e l’accesso semplificato alle informazioni. Questi investimenti favoriscono l’innovazione, l’efficienza amministrativa e la tutela della memoria storica”.
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