obiettivo 2028 per chiudere i cantieri. Ci sarà anche un ristorante


ANCONA Sarà il 2028 l’anno chiave per la rinascita della Mole Vanvitelliana. Si collocano pressoché qui le prospettive per il completamento di due maxi-cantieri che interessaranno l’isola artificiale del Vanvitelli nel prossimo futuro. Da una parte la riqualificazione sismica con fondi dell’Ufficio speciale per la Ricostruzione e dall’altra la ripartenza del lotto E.ma.pri.ce, fermo dal 2022 per il fallimento dell’impresa appaltatrice. Nel complesso, circa 8 milioni di euro in interventi che si sommano ai 3,3 milioni del finanziamento Pnrr per il recupero della Sala Viani e della Tabacchi, (la prima resterà grezza, l’altra sarà rifunzionalizzata) oltre che del ponte per il Lazzabaretto.

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Il Pnrr

Proprio quest’ultimo pacchetto di interventi sembra essere quello più avanti. «Siamo arrivati all’incirca al 70%» spiega l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini. Nelle sale sono già stati posizionati i vetri esterni mentre «ci manca una parte grossa che è quella del ponticello» aggiunge il titolare dei Lavori pubblici. In questo caso, il traguardo per il completamento degli interventi strutturali è fissato per il mese di giugno.

I tempi

 Una tappa forzata, visto che i lavori in corso inibiscono sia l’accesso al molo della Stamura, sia l’accesso all’area che ospiterà anche quest’estate bar e cinema all’aperto. Nel complesso, invece, il lotto Pnrr dovrebbe chiudersi «entro la fine dell’anno». Nel frattempo, comunque, va avanti pure l’iter per il recupero sismico dell’intera Mole. La giunta ha approvato una rimodulazione del progetto di fattibilità sulla base delle osservazioni dell’Ufficio speciale per la Ricostruzione, la struttura attraverso cui la Regione Marche finanzierà i lavori per 3,5 milioni di euro (prima della modifica erano 3,9 milioni). «Saranno interventi puntuali di miglioramento sismico e riparazione di crepe» anticipa Tombolini. Prossimamente a gara, dovrebbero durare circa 24 mesi. Nella prospettiva di poter partire verso l’inizio del 2026, ecco che l’obiettivo diventa il 2028.

Capitolo E.ma.pri.ce, proprio in questi giorni dovrebbe concludersi la riprogettazione dell’intervento sui lati Mandracchio e Porta Pia, fermatosi nel 2022 (era al 40%) per il fallimento dell’impresa appaltatrice. «Rifaremo il piano terra e una porzione del primo piano» ricorda Tombolini.

I costi

Non tutta l’ala, come originariamente previsto, perché le risorse rimaste in cassa non basterebbero più. In tutto ci sono 4,4 milioni di euro, di cui 1,2 milioni frutto dell’accordo tra Comune e Generali per lo svincolo della polizza fideiussoria portata in garanzia dalla ditta appaltatrice. La restante parte, circa 3,2 milioni, è quella che resta del vecchio appalto.

«Ci faremo un bar-ristorante» può anticipare l’assessore in merito alla destinazione. Sì, ma quando? «Per fine anno potremmo aver completato il percorso che ci porterà all’appalto» immagina. Ipotizzando il via al cantiere a marzo 2026, «per aprile 2028 dovremmo farcela».

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