C&W: Italia tra le destinazioni più attraenti per gli investimenti alberghieri


Penisola Iberica, Italia e Francia si confermano le destinazioni più attraenti in Europa per il 2025 per gli investimenti alberghieri. Lo conferma la quarta edizione del rapporto annuale Hotel Investor Compass di Cushman & Wakefield, che elegge Madrid, Barcellona e Roma a mete più attrattive in assoluto. Tra le città che hanno registrato il maggiore aumento di interesse rispetto all’anno precedente figurano Praga (+14%), seguita da Monaco (+8%), Milano (+4%) ed Edimburgo (+4%).

L’indagine, condotta tra investitori che hanno allocato oltre 16 miliardi di euro dal 2019 nel settore, mostra che il 70% prevede un aumento dei prezzi degli hotel nel 2025, grazie alla riduzione del costo del capitale, alle crescenti performance alberghiere e alla domanda in aumento da parte degli investitori in un contesto di scarsità di prodotto.

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Gli aumenti di valore più significativi sono attesi in Italia e nella Penisola Iberica, seguiti da Regno Unito, Irlanda e Francia.Il 94% degli investitori prevede di destinare lo stesso o un maggiore capitale agli investimenti nell’hospitality europeo nel 2025 rispetto all’anno scorso, segno di una crescente fiducia nel settore.

Il numero di investitori intenzionati a mantenere o aumentare i propri investimenti è cresciuto di 15 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Jon Hubbard, head of hospitality Emea per Cushman & Wakefield, afferma: “Gli investimenti negli hotel europei sono destinati a crescere nel 2025, con un numero sempre maggiore di investitori pronti a destinare capitali a questo settore. Questo slancio positivo è favorito dal contesto di tassi d’interesse in calo, con la Banca Centrale Europea che ha ridotto i tassi quattro volte nel 2024 e ulteriori tagli previsti per quest’anno. Inoltre, gli investitori prevedono un apprezzamento del capitale in tutte le regioni, trainato dalle solide performance recenti degli hotel e da una domanda sostenuta.

“Nonostante le critiche alla transizione net zero in alcune parti d’Europa, gli investitori sono ancora disposti a pagare un notevole premio per gli asset sostenibili. Le credenziali ESG rimarranno un fattore chiave per il successo degli investimenti immobiliari nel settore alberghiero e dovranno essere integrate nelle strategie decisionali.”

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Italia protagonista nella crescita del settore in Europa

L’indagine europea conferma il trend di crescita del settore hospitality in Italia e la sua posizione rilevante nel più ampio contesto europeo. Secondo i dati di Cushman & Wakefield nel 2024 l’Italia, con oltre 2 miliardi di euro investiti nell’hospitality si è posizionata tra i primi quattro paesi europei, dopo UK e Penisola Iberica, molto vicino ai volumi registrati in Francia (2,4 miliardi di euro). I dati preliminari del primo trimestre del 2025 confermano questo trend positivo.

Francesco Calia, head of hospitality Italy di Cushman & Wakefield, commenta: “In Italia ci aspettiamo un 2025 record per gli investimenti immobiliari. Gli hotel sono ormai la seconda asset class più importante per capitale investito nell’immobiliare e i dati preliminari per il primo trimestre del 2025 registrano oltre mezzo miliardo di volumi che, se confermato, sarebbe il miglior primo trimestre degli ultimi vent’anni.

“Oggi vediamo operazioni in due diligence per un valore complessivo di ulteriori 2 miliardi di euro. La maggior parte di questo capitale è destinato ad asset value add e si concentra nelle principali città e destinazioni turistiche del Paese. Tra le più ricercate Roma e Milano, insieme a i laghi principali, Taormina e la Costa sarda orientale, mentre Napoli e Palermo emergono come nuovi mercati di interesse, grazie alla capacità di registrare performance primarie per gli hotel nelle due città”.

Strategie di investimento e prospettive di crescita

La fiducia nel settore – evidenzia ancora il rapporto Hotel Investor Compass per la regione EMEA – è confermata dal calo del rendimento medio richiesto dagli investitori sugli investimenti alberghieri, sceso di due punti percentuali al 13,6%, un dato che dovrebbe sostenere la crescita del valore degli hotel.

Anche a livello europeo, le opportunità di investimento più ricercate riguardano operazioni value add, ovvero l’acquisto di asset da ristrutturare per aumentarne il valore. Tuttavia, gli investitori stanno puntando sempre di più anche su investimenti core e core-plus, con incrementi rispettivamente del 14% e del 9% rispetto all’anno scorso. Oltre la metà degli investitori (55%) prevede di essere un net buyer1 nel 2025, rispetto al 47% dell’anno precedente.

Gli hotel con le migliori certificazioni ESG (ad esempio BREEAM Outstanding o LEED Platinum) si prevede avranno un “premio verde” significativo, con gli investitori disposti a pagare fino al 5% in più per queste strutture.

Sfide e fattori di rischio

Le preoccupazioni degli investitori su finanziamenti e rendimenti sono diminuite rispetto al 2024, in parte grazie a un contesto di tassi d’interesse più favorevole. La principale sfida individuata è l’aumento dei costi di costruzione, seguita dai rischi geopolitici e macroeconomici, considerati molto o estremamente rilevanti rispettivamente dal 65% e dal 44% degli intervistati.



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