Bando R&S attrazione investimenti esteri: 8,5 milioni per finanziare i primi sei progetti



Sono per ora sei i progetti finanziati (su undici ammessi a finanziamento) relativamente al primo bando sperimentale ideato per accrescere la presenza di investitori stranieri in Toscana ed in particolare per sviluppare e rafforzare gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. Aperto nel 2024 con una dotazione di 10 milioni di euro, per sostenere questi primi progetti ammessi ne saranno impiegati 8,5. Oggi a Palazzo Strozzi Sacrati la presentazione della graduatoria delle domande presentate entro la prima scadenza, fissata allo scorso novembre. Sono intervenuti il presidente Eugenio Giani, l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras e i rappresentanti delle imprese finanziate.

Il bando, a cura dell’ufficio Invest in Tuscany coordinato dalla Direzione competitività territoriale e autorità di gestione della Regione, è finanziato per la prima volta con risorse europee del Fesr 2021-2027 ed è lo strumento attuativo dell’Azione 1.1.2, una delle Operazioni di Importanza Strategica (OIS) del PR FESR 2021-2027, assieme alla tramvia verso Sesto Fiorentino ed al sostegno alle comunità energetiche. Rientra nel progetto Giovanisì.

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L’obiettivo è sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca, di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate funzionali all’attrazione di investimenti stranieri, per favorire le imprese e filiere toscane. Destinatari sono le Grandi Imprese (GI) a capitale estero, piccole imprese e imprese a media capitalizzazione a capitale estero (con almeno 10% di capitale estero). L’agevolazione è concessa sotto forma di sovvenzione in conto capitale (a fondo perduto) e copre una percentuale della spesa per la ricerca industriale (dal 50% all’80%) e per lo sviluppo sperimentale (dal 25% all’80%). Per le imprese giovanili, è prevista una premialità di punteggio. L’importo totale del progetto presentato deve essere compreso tra 1,5 mln e 3 mln di euro, ed i progetti devono completarsi massimo in 15 mesi con risultati pre-competitivi propedeutici all’immissione di prodotti e servizi sul mercato.

Il bando si caratterizza pertanto per un grado di intensità di aiuto pubblico medio-alto a fronte però dell’impegno delle imprese di realizzare progetti con impatti in tempi brevi. Giova ricordare che in Toscana sono presenti circa 2.000 imprese a controllo estero con 90.000 addetti diretti più indotto, spesso capofila di intere filiere territoriali, con una capacità di spesa in R&S superiore al 30% del totale privato. 

Alla chiusura della prima finestra del bando (10 settembre-10 novembre 2024) sono pervenute al soggetto gestore, Sviluppo Toscana, 16 domande. 11 sono state ammesse a finanziamento ma di queste, al momento, inizieranno a ricevere l’agevolazione le prime 6 provenienti tutte da partenariati di imprese (Grandi e Pmi, spesso anche con organismi di ricerca). Nel frattempo altre domande sono pervenute nella seconda finestra (11 novembre 2024-10 marzo 2025), a dimostrazione del gradimento per lo strumento da parte delle imprese. Nei prossimi mesi si punterà comunque a completare il finanziamento per scorrere ulteriormente la graduatoria. L’impossibilità di utilizzare la dotazione complessiva di 10 milioni dipende dallo svincolo della quota di flessibilità FESR (1,5 milioni di Euro) prevista per l’Azione 1.1.2.

Questi i sei progetti ammessi:
    • JSW STEEL ITALY PIOMBINO S.P.A.: gestione predittiva dello stato di salute delle infrastrutture ferroviarie con sensori innovativi a bassissimo consumo;
    • TECHA S.R.L.: applicazione dell’intelligenza artificiale per l’automazione di laboratorio;
    • ARCHA S.R.L.: valorizzazione di rifiuti plastici per la produzione di forme di colata;
    • SOLVAY CHIMICA ITALIA S.P.A.: recupero di carboni esausti a contenuto minimo di metalli;
    • INOVYN PRODUZIONE ITALIA S.P.A.: produzione di clorometani ad alto valore aggiunto con tecnologie catalitiche innovative;
    • NUOVO PIGNONE TECNOLOGIE S.R.L.: robotica per il monitoraggio e l’ispezione di infrastrutture energetiche.

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Il presidente Giani ha spiegato che “questo bando, insieme ad altre misure che abbiamo già attivato o stiamo per attivare, rappresenta una risposta della Toscana all’iniziativa, infausta, dei dazi decisi dall’amministrazione Trump. Se gli Stati Uniti insistono su politiche protezionistiche, la Toscana è ben contenta di accogliere imprese straniere che vogliono portare capitali ed aiutare a crescere le filiere toscane. Oltre alle risorse per attrarre investitori stranieri per attività di ricerca e sviluppo, vorrei anche sottolineare un bando di prossima apertura da 30 milioni di euro, all’interno della  piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP), e gli altri 10 milioni per l’internazionalizzazione delle imprese toscane messi a disposizione nelle scorse settimane”.

“Un segnale concreto dalla Toscana: non volgiamo chiuderci, continuiamo ad essere un’economia aperta, con una fortissima vocazione ai mercati internazionali – ha aggiunto l’assessore Marras -. È un momento molto delicato perché la grande esposizione dell’economia toscana verso l’estero potrebbe riflettersi negativamente. Non abbiamo alternative, dobbiamo restare un luogo attraente per i capitali stranieri. Giusto per dare un’idea dell’attitudine del tessuto produttivo toscano verso l’estero e della grande reattività ai cambiamenti, nelle prime ore di apertura del bando internazionalizzazione sono arrivate 571 domande. Anche il bando di prossima uscita relativo alla piattaforma STEP va in questa direzione, proprio nell’ottica di rendere il sistema sempre meno dipendente da altri paesi”.

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