Comunità Energetica Rinnovabile (CER) dei Monti Azzurri a disposizione di cittadini ed imprese


BELFORTE DEL CHIENTI – La Comunità Energetica Rinnovabile (CER) dell’Unione Montana dei Monti Azzurri è nata ufficialmente ad inizio marzo con la firma dell’atto notarile. Essa coinvolge cinque comuni: Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona. La CER è stata finanziata dal Ministero per la Green Community, un’iniziativa che permette a cittadini ed aziende di tutto il territorio nazionale di aderire. Le imprese iscritte in aggiunta, potranno accedere ai fondi del PNRR, beneficiando di un contributo a fondo perduto fino al 40% per l’istallazione di impianti fotovoltaici

L’incontro per cittadini ed imprese, si è tenuto questa mattina (martedì 8 aprile) presso il Campus Simonelli Group a Belforte del Chienti. Il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri è così intervenuto a riguardo: «Noi abbiamo due comunità energetiche, una è quella finanziata dal commissario straordinario per il sisma pari a 13 milioni e 700 mila euro, di cui andremo a spendere 5-6 milioni di euro. Ed una con la Green Community, l’unica nelle Marche è stata finanziata per circa 7 milioni di euro, prevede anche una CER piccolina e totalmente pubblica, composta da cinque comuni; oggi è operativa. L’assemblea è costituita da cinque sindaci e da un amministratore unico.

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Oggi possiamo dire che la macchina può partire – ha aggiunto -, l’Unione Montana ha predisposto un ufficio apposito per dare indicazioni. Poi i soggetti interessati che vogliono fare la domanda per arrivare ad avere il contributo del GSE, serviranno indicazioni per i tecnici. La comunità energetica – ha sottolineato – non deve essere vista solo come risparmio energetico, noi continueremo con eventi, a sottolineare la parola comunità. Perché il risparmio energetico è una parte ma poi bisogna dare significato alla parola comunità, condivisione di energia. Stiamo vivendo una transizione energetica, ecologica ed ambientale». 

Feliciotti presidente Unione Monti Azzurri

Per la Regione Marche presente il consigliere Pierpaolo Borroni: «È importante questa giornata perché la nostra regione deve essere rilanciata, il presidente Acquaroli è concentrato su ciò dopo un periodo di immobilismo. Una riqualificazione energetica permetterà un futuro migliore, la Regione Marche c’è, ed il presidente Acquaroli è in prima fila per aiutare».

Il commissario alla ricostruzione post sisma 2016, il senatore Guido Castelli, ha evidenziato ciò: «Dobbiamo rilanciare il nostro territorio ricostruendo le case e facendo un salto, agganciando le grandi transizioni ambientali e digitali. 10 giorni fa Draghi ha parlato del rapporto della competitività, ha detto che in Italia abbiamo tre problemi: i costi energetici, iperregolazione amministrativa (vale come un dazio del 110% sui servizi e del 55% sulla manifattura) e la scarsa propensione al partenariato pubblico privato. Pensavamo possibile di arrivare al 100% del contributo, poi per quella iperregolazione, siamo scesi sotto al 50%, il contributo massimo per l’incentivo deve essere del 40%. Non c’è ambiente che tenga se non si semplifica. Nelle Marche ci sono tre comunità energetiche. Noi non possiamo valorizzare le nostre CER nell’idroelettrico, se riuscissimo a superare questa limitazione, potrebbe sgorgare un’altra soluzione. Ringrazio i sindaci perché questo percorso va avanti da anni».

Intervento del senatore Castelli
Intervento del senatore Castelli

Massimo Bastiani ha aggiunto sul tema della Green Community: «La Green Community è un’opportunità non a pieno sfruttata. In Francia parlano di contratti di transizione ecologica, noi l’avevamo anticipato. Stessa cosa per le CER ed i contratti di fiume. Nelle CER mi piace immaginare che ognuno di noi può essere produttore di energia, oltre a consumatore. Questo territorio immagina il suo futuro. Le Green Community hanno aperto una conformazione di contratto di transizione energetica».

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Tommaso Lippi è così intervenuto sul tema, aggiungendo: «La CER è costituita da cittadini, imprese ed enti territoriali che si uniscono per produrre energia rinnovabile e condividerla nella comunità. L’incentivo che si genera è importante per il territorio. Esistono dei periodi, diverse scuole hanno un impianto fotovoltaico, nel periodo di massima produzione la scuola è chiusa. Le CER entrano in campo in questa situazione, energia non consumata dalla scuola, essa può essere utilizzata virtualmente da altri soggetti. Come le case di riposo, aumentano i loro consumi per le climatizzazioni. I benefici sono diversi, di carattere ambientale, sociale ed economico. Se viene consumata da un cittadino o da una casa di riposo oltre a quei soldi di vendita se ne generano circa altri 120 euro di incentivo. Un valore economico importante per il territorio, senza CER questi le perdiamo. Uno strumento a servizio dei cittadini.

Prima non esisteva, i cittadini non capivano cosa fosse. Oggi la CER è costituita e verrà gestita. Verranno fatti eventi nei vari comuni per spiegare come partecipare e qual è il beneficio. Sei le cabine e le gabbie climatiche in cui sono suddivisi i comuni. Noi dovremo capire dove sono i punti di produzione e consumo, e bilanciare ciò. Produrre e consumare all’interno dello stesso perimetro. Sarà poi nostro compito sviluppare ciò.

I membri della comunità energetiche, imprese e cittadini possono partecipare al bando del PNRR, se residenti in un territorio sotto ai 5 mila abitanti (presto ci sarà un innalzamento sotto ai 30 mila abitanti). Per aderire a questo progetto, ci sarà un sito in cui i cittadini, comuni ed imprese potranno informarsi. Ci sarà una sezione di candidatura. Nome-cognome-email ed si potrà così aderire al progetto. Una volta mandata una mail, vieni contattato con le informazioni per aderire. Controllare anche le domande frequenti presenti sul sito. 

La CER – ha concluso – non nasce per generare incentivo, non è per quello che sono state concepite. Si parla di un discorso di indipendenza, resilienza del territorio. Da un sistema decentralizzato ad uno distribuito. Il nostro sistema ad oggi non è efficiente, le reti sono stressate, c’è un’alta dispersione di energia, miliardi che noi bruciamo. Verso una maggiore efficienza energetica. E poi per quanto concerne il valore economico, ridurre gli elevati costi energetici in particolare abbattendo i costi fissi. Esse nascono per cambiare ciò». 

Il presidente nazionale del GSE, il senatore Paolo Arrigoni: «Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) è una società pubblica, braccio operativo del Governo, garante e promotore dello sviluppo sostenibile del Paese. L’energia è centrale in Italia. Nel 2023 il GSE ha fatturato oltre 56 miliardi di euro. Le attività riguardano il monitoraggio, l’operatività, il supporto e la formazione e la promozione. La CER è una nuova frontiera di impiego delle FER, da un autoconsumo individuale fisico ad un autoconsumo diffuso virtuale.

Le CER hanno dei benefici, ed anche delle finalità, che riguardano la riduzione dei costi della bolletta, il contrasto della povertà energetica, la diffusione della cultura della sostenibilità per l’utilizzo consapevole ed efficiente, la valorizzazione della vocazione economica di un territorio ed infine la promozione del marketing territoriale dell’amministrazione locale. Non possono far parte grandi imprese e pubbliche amministrazione centrali. La CER dei Monti Azzurri – ha evidenziato – va oltre la cabina primaria. Con l’idroelettrico è auspicabile costituire una CER. Per la richiesta dei contributi PNRR c’è una proroga, dal 31 marzo al 30 novembre 2025, con l’innalzamento della soglia dei 5 mila abitanti».





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