Da diversi giorni infuria la truffa Fininvest, nell’ambito della quale i malintenzionati propongono falsi investimenti in azioni con un deposito di 250 euro. Le offerte vengono indicate come garantite dallo Stato e dalla famiglia Berlusconi ma sono, naturalmente, del tutto false.
Il messaggio registrato
In questa nuova truffa telefonica, i malcapitati vengono raggiunti da voci registrate in cui i messaggi sono imbevuti di tecniche persuasive unicamente finalizzate ad estorcere dati sensibili e spingere chi dovesse cascarci verso ulteriori pagamenti. Le chiamate partono da numeri falsi e le voci in perfetto italiano vengono replicate con l’intelligenza artificiale. Non stupisce, dunque, che la truffa Fininvest sia una delle più subdole e pericolose.
Chi dovesse rispondere alla chiamata che arriva da un numero sconosciuto si sentirebbe fare questa proposta:
Ciao! Vuoi investire anche tu 250 euro per l’acquisto di un pacchetto di azioni Fininvest promosso dalla famiglia Berlusconi e garantito dallo Stato italiano?
La denuncia di Fininvest
Il Gruppo Fininvest, come è evidente, è del tutto estraneo a tale raggiro e ha sporto regolare denuncia alle autorità. Visitando il sito ufficiale (fininvest.it) si può leggere il seguente avviso:
Fininvest è del tutto estranea a proposte di investimento in azioni della società promosse attraverso campagne pubblicitarie diffuse sui social, ovvero presentate telefonicamente da sedicenti collaboratori. Fininvest ha già denunciato tali condotte alle autorità competenti, anche a tutela di coloro che potrebbero essere tratti in inganno.
Come comportarsi
Per ogni truffa telefonica vale sempre il medesimo suggerimento: ignorare e bloccare il numero.
Se, malauguratamente, qualcuno dovesse cadere nella trappola, allora è necessario correre ai ripari con la massima celerità:
- si contatti la banca per bloccare eventuali bonifici;
- in caso di bonifico istantaneo, si chieda all’operatore qual è la procedura da seguire per minimizzare il danno;
- si blocchino le carte delle quali sono stati rivelati i numeri;
- si cambino le password che sono eventualmente state svelate;
- si presenti regolare denuncia alla polizia postale.
Altre truffe telefoniche in corso
La truffa Fininvest va a sommarsi a una serie di altri raggiri che infuriano negli ultimi mesi. La più insistente è senza dubbio la truffa del curriculum, in cui ci si sente dire:
Salve, abbiamo ricevuto il tuo curriculum…
Segue l’invito a salvare il numero in rubrica e a spostare la conversazione su una chat di WhatsApp. I truffatori mettono in atto una vera e propria pesca a strascico, indirizzando questo genere di telefonate automatiche in maniera del tutto casuale: vengono, così, invitati a fantomatici colloqui di lavoro utenti di ogni tipo, compresi anziani residenti in case di riposo e giovanissimi che non hanno ancora terminato la scuola media.
Fra le più recenti, segnaliamo poi la truffa Unicredit nell’ambito della quale un malintenzionato, fingendo di essere un operatore della banca, fornisce istruzioni per eseguire bonifici istantanei dal proprio dispositivo.
Oltre ai raggiri con messaggi automatici, esistono anche le truffe telefoniche di stampo “artigianale” in cui interlocutori umani si fingono, di volta in volta, carabinieri, avvocati, esattori del Fisco, eccetera. Ma elencare tutti i raggiri in circolazione, telefonici e non, sarebbe un’impresa ardua, tanto più che mentre ne scriviamo, ne emergono di nuovi.
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