Grins, il progetto per ridurre il gap tra ricerca e mondo delle imprese


Bergamo. Ridurre la distanza tra il mondo accademico e quello socio-economico, interagendo col sistema e mettendo a disposizione della società i risultati della ricerca. È il fine ultimo del progetto Grins, una ricerca “di frontiera” indirizzata a fornire un solido supporto che possa orientare le politiche pubbliche nel difficile contesto odierno.

“La ricerca viene spesso percepita dall’esterno come qualcosa di astratto: trovare un legame diretto con le sfide del mondo rappresenta per me un incredibile stimolo alla curiosità”, confida Marco Bonomelli, ricercatore dell’Università di Bergamo impegnato nel progetto e protagonista del quinto episodio de “Il vivaio della ricerca”.

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Finanziato con il Pnrr, Grins è stato capace di mettere insieme 27 enti: non solo università (pubbliche e private), ma anche centri di ricerca e aziende. “C’è una strutturazione su vari livelli con una dimensione eterogenea di tematiche – spiega il 34enne di Lovere -. Ogni aspetto converge verso un unico obiettivo: trasmettere le conoscenze che emergono in ambito di ricerca e offrire un contributo allo sviluppo socio-economico del Paese”.

Sono più di 25 i professori e ricercatori di UniBg coinvolti: provengono da 3 dipartimenti (Scienze Aziendali, Scienze Economiche e Ingegneria Gestionale) e sono coordinati dal professor Silvio Vismara. “Credo molto nell’importanza della terza missione dell’università e nella sua capacità di rivolgersi verso il mondo esterno – afferma Bonomelli -. Sono stato fortunato perché la governance del dipartimento di Scienze Aziendali, con le professoresse Andreini e Zanotti, ha sempre garantito grande attenzione a questa apertura”.

La connessione con cittadini e imprese si concretizza in Amelia, la piattaforma digitale sviluppata dal progetto per raccogliere e condividere i dati alla base delle analisi e dei modelli predittivi che supportano le scelte strategiche degli enti.

È stato proprio un bando del Grins a riportare il ricercatore nel mondo accademico. “Una volta conseguito il dottorato di ricerca (con la professoressa Giacometti come supervisor, ndr) ho scelto di compiere un’esperienza lavorativa in una realtà che mi ha permesso di sfruttare le competenze acquisite per affrontare le sfide del mondo reale – racconta -. Ho lavorato due anni in Protiviti, una società di consulenza manageriale che ha da subito valorizzato il mio percorso. Ora sono tornato in università con la consapevolezza che un ponte tra atenei e imprese possa offrire vantaggi ad entrambi”.

Contabilità

Buste paga

 

Bonomelli afferisce al settore di metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie e lavora nell’ambito dello Spoke 4 del progetto, quello legato alla finanza sostenibile. Come si legge sul sito, lo scopo è “mobilitare investimenti verdi, creare strumenti finanziari sostenibili e promuovere inclusione finanziaria e resilienza economica”.

“Studio le possibili integrazioni dei fattori di sostenibilità all’interno di modelli matematici applicati ai mercati finanziari; in particolare mi occupo di come questi possano essere utilizzati come criteri di scelta nella definizione di portafogli d’investimento”, spiega. In sintesi, una ricerca sull’impatto della sostenibilità sui mercati: una tematica relativamente nuova che sta raccogliendo l’interesse di molti ricercatori e sulla quale sta iniziando a svilupparsi letteratura accademica.

Il 34enne analizza i rating di sostenibilità e studia il loro legame con i rendimenti finanziari. “La novità dell’argomento determina molteplici sfide, ad esempio la gestione del disagreement: i giudizi emessi dalle Agenzie non sono univoci e attorno ad essi non sempre c’è consenso – osserva -. La ricerca vuole capire in che modo la sostenibilità possa rappresentare un elemento nella creazione di valore finanziario, riducendo il rischio e qualificandosi come criterio di scelta insieme a quelli più direttamente economici”.

Dopo la raccolta e l’analisi dei dati il team sta proseguendo con la stesura degli articoli scientifici. “Alla luce dei fenomeni che stanno cambiando il mondo e la nostra quotidianità – conclude -, è estremamente importante capire come la sostenibilità impatterà sui nostri comportamenti”.

 

Il ricercatore Marco Bonomelli

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