Top 25 aziende 2025 in Italia, la classifica Linkedin » inno3


Ammettiamolo ci piacciono le classifiche. Non solo quelle che realizziamo internamente sui dati di bilancio delle aziende italiane (nei prossimi mesi gli analisti di Sirmi avvieranno l’analisi 2025, man mano i bilanci 2024 verranno depositati), ma in generale quelle che fotografano nuove opportunità nel nostro mercato. E’ di qualche settimana fa la classifica delle 75 migliori aziende dove lavorare in Italia (Best Workplaces Italia 2025) che premiava indici quali fiducia, soddisfazione, inclusività, formazione, flessibilità.

Oggi è il turno della classifica di Linkedin Top Companies 2025 Italia – arrivata alla quinta edizione e redatta sui dati 2024 – che analizza aziende con almeno 500 dipendenti in Italia sulla base di otto criteri di valutazione, legati a capacità di avanzamento del personale, aumento delle competenze, stabilità aziendale (sono escluse aziende con tassi di abbandono superiori al 10%, o con licenziamenti pari o superiori al 10% nel periodo in esame), opportunità esterne, affinità aziendale, diversità di genere, background formativo (varietà di livelli di istruzione tra i dipendenti) e quantità di dipendenti in Italia.

L’obiettivo della ricerca – costruita attraverso i dati raccolti da LinkedIn Talent Insights – è identificare le 25 aziende italiane che offrono le migliori opportunità di crescita e sviluppo professionale, evidenziando di conseguenza figure e ambiti di maggiore popolarità in un anno complesso. Una classifica utile per chi ricerca nuove opportunità e per chi vuole capire in che direzione migliorare le proprie competenze.

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I nomi in classifica

La lista completa delle aziende racconta che i tre settori più dinamici del mercato italiano sono consulenza, tecnologia e manifatturiero.

Accenture – società di consulenza nel mondo della trasformazione digitale – riconquista la prima posizione (EY al quinto posto), mentre l’ingresso di Prysmian e Salesforce (rispettivamente al secondo e terzo posto) sottolinea il peso dell’industria manifatturiera e tecnologica. Quest’ultima annovera in classifica molte realtà, soprattutto multinazionali che sotto la spinta del nuovo hype di cloud e AI stanno ricercando nuovi profili. Amazon sale dall’undicesimo al settimo posto, entrano Ibm (11esimo posto), Oracle (13esimo), Apple (14esimo) e ritorna Nokia (18esimo). Ritrovate Dxc Technology (15esimo) e Vertiv (21esimo). 

Il settore bancario conferma a sua volta la propria capacità di innovare. Intesa Sanpaolo si colloca giù dal podio al quarto posto, mentre Unicredit risale alla sesta posizione. Interessante il settore dei trasporti e aerospaziale con il ritorno di Leonardo (decima posizione) e l’ingresso di Avio Aero (17esimo posto), segue Ferrovie dello Stato Italiane (19esima posizione).

“Quest’anno, oltre a una stabile presenza manifatturiera, emergono con forza i trend della trasformazione digitale e dell’innovazione tecnologica, sempre più centrali nello sviluppo economico, nelle strategie aziendali e nelle scelte dei professionisti – commenta Michele Pierri, senior managing editor di Linkedin Notizie Italia, che ha curato la ricerca -. Queste tendenze sono visibili anche a livello internazionale, con l’industria che rappresenta un terzo delle aziende classificate e la tecnologia che ne rappresenta un quarto. Questa lista non intende essere solo un’istantanea delle dinamiche in evoluzione nel mondo del lavoro in Italia, ma anche una risorsa a disposizione di chi cerca nuove opportunità di carriera”.

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Saldo e stralcio

 

Tra le competenze ricercate (dettagliate in classifica) responsabili di processi decisionali data-driven, ingegneri del software, business delvelopment. Ma, tiene a precisare Linkedin, sono competenze che cambieranno del 70% nei prossimi cinque anni perché lo scenario continuerà a mutare, ad indicare che più che scegliere l’azienda serve un apprendimento continuo per pianificare la propria professione a lungo termine.

Un caso emblematico della mutevolezza dello scenario economico riguarda  STMicroelectronics (in ottava posizione nella classifica 2025) che il 10 aprile ha avviato un programma globale di ridimensionamento dei costi e del ridisegno della struttura produttiva globale (con uscita su base volontaria fino a 2.800 persone nel corso di 3 anni) con ripercussioni anche in Italia (1.000 dipendenti). Una ristrutturazione ora sul tavolo della contrattazione tra sindacati e Ministero del Made in Italy, nel tentativo di definire un protocolo d’intesa, un chiaro segnale che va rivista e sviluppata la strategia nazionale del settore della microelettronica anche a valle dell’incognita trumpiana. Ritroveremo STMicroelectronics nella classifica 2026?

Top Companies 2025:
le 25 aziende italiane che spiccano nella classifica annuale di LinkedIn

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Top Companies 2025: le 25 aziende italiane che spiccano nella classifica annuale di LinkedIn

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