Agnello di Sardegna Igp, Pasqua col segno più: «Trend in crescita»


Pasqua con il segno più per il mercato dell’Agnello di Sardegna Igp: la domanda infatti continua a crescere con il Consorzio Contas che si concentra soprattutto sui mercati locali ed europei, davanti alle incerte previsioni sull’andamento dei mercati internazionali.

«La carne ovina sarda a marchio mantiene un trend di crescita e conferma che le azioni di promozione messe in campo con il progetto europeo “Agnello di Sardegna IGP: buono, sano e garantito”, co-finanziato nell’ambito del programma europeo per la promozione di prodotti agroalimentari sotto lo slogan “Enjoy, It’s from Europe” hanno dato frutti più che positivi», si legge in una nota diffusa dal Consorzio.

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«Il mercato locale ed europeo e in particolare quello spagnolo – spiega il direttore del Contas Alessandro Mazzette – si sono confermati nel 2024 lo sbocco principale e questo rappresenta una rassicurazione all’interno del difficile quadro mondiale che si va creando. In un contesto globale in cui le politiche commerciali, inclusi i dazi americani, possono influenzare le esportazioni, diventa ancora più importante valorizzare il ruolo del mercato europeo e nazionale per i prodotti delle aziende sarde. Il nostro Agnello di Sardegna IGP si conferma un’eccellenza capace di soddisfare una domanda crescente, grazie a un consumatore sempre più attento alla qualità, alla tracciabilità e alla garanzia di un prodotto genuino».

«L’Europa e l’Italia – aggiunge Battista Cualbu, presidente del Contas – rappresentano oggi degli sbocchi fondamentali, offrendo opportunità concrete che compensano le sfide imposte da restrizioni o dazi su mercati extraeuropei. Investire nella promozione sul mercato europeo non solo tutela la nostra produzione, ma esalta il valore aggiunto di un prodotto che affonda le radici in una tradizione secolare, rappresentando un punto di riferimento stabile per l’intero settore”. Le carni ovine sarde a marchio infatti, possono contare su numeri forti, e in crescita sia sulle quotazioni all’origine che sulle quotazioni all’ingrosso. Nel 2024 l’impatto regionale in Italia sulle carni certificate è stato di 56 milioni di euro con la Sardegna che si è imposta come leader nazionale ed europeo nel settore delle carni ovine. In particolare il 2024 ha visto un significativo aumento del prezzo alla produzione, pari al 29,6% rispetto al 2023 con una redistribuzione del valore aggiunto verso le aziende agropastorali che hanno beneficiato di una remunerazione più equa rispetto agli anni precedenti».

Sono in crescita anche le esportazioni di carni a marchio. «Cresce quindi la domanda internazionale per l’Agnello di Sardegna Igp – sottolinea il Consorzio – e ciò rafforza la posizione dell’Italia nel mercato globale delle carni di qualità. Nel 2024, la produzione ha raggiunto un livello significativo, con un totale di 732.428 agnelli macellati, grazie alla componente associativa Contas che si attesta a 4.951 aziende socie. Tra queste, la partecipazione femminile è del 20%, un dato che riflette una presenza significativa delle donne nel settore».

«Nel 2024 la filiera ha dimostrato di essere un punto di riferimento stabile per tutto il settore ovino nazionale – spiega ancora Mazzette -. Lo sappiamo dai risultati ottenuti sul mercato, sia a livello nazionale che internazionale che premiamo le strategie di promozione e valorizzazione del marchio che abbiamo adottato». 

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(Unioneonline/l.f.)

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