Videocorso del: 29 Aprile 2025 alle 09.30 – 12.30 (Durata 3 hh) Cod. Richiesto l’Accreditamento ODCEC Patti (Me) – (per crediti n 3) Solo partecipazione Live Relatore: Dott.ssa Carla De Luca Istruzioni per la visione della Videoconferenza: Il giorno stesso della Videoconferenza, 2h e 1h prima dell’inizio programmato verrà inviata e-mail contenente il link per la visione della diretta, servirà premere il bottone “Partecipa al webinar” (nell’e-mail) qualche minuto prima dell’inizio.
Videocorso del: 29 Maggio 2025 alle 10.00 – 13.00 (Durata 3 hh) Cod. Richiesto l’Accreditato ODCEC Patti (Me) – (per crediti n 3) Solo partecipazione Live Relatore: Dott.ssa Carla De Luca Istruzioni per la visione della Videoconferenza: Il giorno stesso della Videoconferenza, 2h e 1h prima dell’inizio programmato verrà inviata e-mail contenente il link per la visione della diretta, servirà premere il bottone “Partecipa al webinar” (nell’e-mail) qualche minuto prima dell’inizio.
Dal 1/04/2025 le CCIAA hanno proceduto ad assegnare in automatico alle imprese la nuova classificazione ATECO 2025, secondo la Tabella di conversione pubblicata dall’ISTAT. Tale classificazione può essere modificata: a tal fine, dal 15/04/2025, è attivo il servizio online gratuito Rettifica Ateco 2025.
La conoscenza dell’illiquidità del cedente e del mancato versamento Iva escludono la detrazione, soprattutto nell’ambito di un quadro indiziario più complessivo che tiene conto, tra l’altro, dei rapporti e legami tra fornitore e cessionario. Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 9919 del 16 aprile 2025, con cui ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle entrate.
A poco più di un anno dalla prima edizione, il Consiglio nazionale dei commercialisti ha aggiornato il documento Sostenibilità, governance e finanza dell’impresa: impatto degli ESG con particolare riferimento alle PMI, alla luce degli ultimi sviluppi normativi e delle proposte contenute nel pacchetto europeo Omnibus simplification. Obiettivo del documento Curato dalla Commissione Governance e Finanza e presentato da Elbano de Nuccio, presidente CNDCEC, e Gianluca Galletti, consigliere nazionale delegato, il documento analizza il legame tra sostenibilità, governance aziendale e finanza, con particolare attenzione agli assetti organizzativi, amministrativi e contabili (OAC) e al dialogo con il sistema bancario.
Con l’ordinanza n. 50 del 17 aprile 2025, la Corte Costituzionale ha confermato la legittimità dell’art. 5, comma 1, del TUIR, nella parte in cui prevede che i redditi delle società in accomandita semplice siano attribuiti ai soci accomandanti a prescindere dalla loro percezione. La questione era stata sollevata dalla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Udine, che contestava: la violazione del principio di uguaglianza (art. 3 Cost.), perché i soci accomandanti non partecipano alla gestione della società; la lesione della capacità contributiva (art. 53 Cost.), in quanto i soci tassati non percepiscono effettivamente il reddito; la limitazione al diritto di difesa (art. 24 Cost.), per la presunta difficoltà ad accedere alle informazioni necessarie.
Il comma 5-bis dell’art. 6, Legge n. 212/2000 (cd. “Statuto del Contribuente”), introdotto dal DL 73/2022, dispone che quando un contribuente viene informato dell’avvio di attività istruttorie nei suoi confronti deve essere aggiornato sull’eventuale esito negativo delle verifiche entro 60 giorni dalla loro conclusione.
Con 3 nuovi Interpelli pubblicati il 17/04/2025, l’Agenzia delle Entrate conferma l’orientamento consolidato su casi di imposizione ai fini reddituali nei rapporti con soggetti non residenti, affrontando tematiche diverse ma unite dal denominatore comune di essere relative a rapporti transfrontalieri. Interpello n. 111/2025 – Patto di non concorrenza La risposta analizza la disciplina delle somme corrisposte da una società italiana a un ex dirigente non residente, legate a un patto di non concorrenza.
Con il Provv. 17/04/2025, n. 186368, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito le modalità operative per assumere il ruolo di rappresentante fiscale IVA, in base all’art. 17, co. 3, DPR 633/72. Requisiti e dichiarazione obbligatoria Chi intende ricoprire questa funzione – o già lo fa – deve presentare una dichiarazione che attesti il possesso dei requisiti previsti dall’art. 8, comma 1, lettere a), b), c) e d) del DM 31 maggio 1999 n. 164.
Con un comunicato diffuso ieri, Assosoftware ha annunciato che i produttori di software gestionali associati non supporteranno l’invio separato del modello CPB 2025-2026 rispetto alla dichiarazione dei redditi. A tal fine si ricorda che il Provv. 9/04/2025 ha previsto che il relativo modello CPB possa essere trasmesso, alternativamente: in via autonoma, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate o quale allegato al mod.
A pochi giorni dal termine del 30 aprile, data entro la quale va trasmessa la prima comunicazione trimestrale del regime transfrontaliero di franchigia (v. RF 044/2025), riferita al 1 trimestre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha affrontato un caso particolare tramite una FAQ.
Con la sentenza n. 49 del 17 aprile 2025, la Corte Costituzionale ha dichiarato infondata la questione di legittimità sollevata sull’art. 13, comma 9-bis, del DL 201/2011, che per gli anni 2012 e 2013 assoggettava all’IMU i cosiddetti immobili merce – fabbricati costruiti e destinati alla vendita da imprese costruttrici, purché non locati. Secondo la Corte di Giustizia Tributaria del Lazio, che aveva sollevato la questione, l’imposta era ingiustificata, poiché: l’esenzione è prevista solo dal 2014; il possesso di immobili destinati alla vendita non rappresenta una reale capacità contributiva.
Se una fattura passiva non viene annotata nei registri Iva, il contribuente perde il diritto alla detrazione dell’IVA. Con la risposta all’interpello n. 115/2025, L’Agenzia delle Entrate conferma questo orientamento, già espresso in precedenti documenti di prassi.
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