Liguria, 9,4 milioni per rilanciare l’entroterra: contributi a fondo perduto per le microimprese


Approvata la legge regionale che sostiene nuove aperture e attività esistenti nei comuni dell’entroterra con meno di 5.000 abitanti.   La Regione Liguria ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti da 9,4 milioni di euro per favorire l’insediamento e la tenuta delle attività economiche nei piccoli comuni dell’entroterra. L’obiettivo è contrastare lo spopolamento e sostenere il tessuto economico e sociale delle aree interne ancora segnate dagli effetti della pandemia.

Nuove aperture – Con 4,85 milioni di euro, la Regione promuove l’apertura di nuove sedi operative nei comuni non costieri con meno di 2.500 abitanti. Il contributo, a fondo perduto, è destinato a micro imprese nei settori dell’artigianato, commercio e ristorazione, che decidano di avviare attività in locali sfitti con vetrine su strada. I fondi, già disponibili presso la Camera di commercio di Genova, saranno gestiti tramite una convenzione.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Imprese esistenti – Un secondo intervento, da 4,6 milioni, mira a sostenere le attività già operative nei comuni dell’entroterra con meno di 5.000 abitanti. Anche in questo caso, i destinatari sono micro imprese del commercio, artigianato e ristorazione, che potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto per far fronte a esigenze di liquidità.

Risorse e gestione – I finanziamenti derivano da economie e rientri di fondi regionali, con il supporto operativo di FILSE e la collaborazione della Camera di commercio. Le modalità di assegnazione dei fondi saranno definite nel rispetto delle normative europee sugli aiuti di Stato.

Urgenza – La legge è stata dichiarata urgente e sarà in vigore dal giorno stesso della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.

Emendamenti – Tra le proposte avanzate dalle opposizioni, l’aula ha accolto l’emendamento che include le cooperative di comunità tra i soggetti beneficiari dei finanziamenti. Respinti invece gli emendamenti che chiedevano di estendere gli incentivi per le nuove aperture ai Comuni con meno di cinquemila abitanti e di prorogare le misure anche agli anni 2026 e 2027, come proposto dal Partito Democratico. Approvata anche la Clausola valutativa: L’introduzione di una clausola valutativa prevede la redazione di una relazione annuale per monitorare l’attuazione della legge. Questo strumento consente di verificare l’impatto delle misure sul territorio, in termini di nuove attività, rafforzamento di quelle esistenti e occupazione. I dati raccolti offriranno un’analisi oggettiva dei risultati raggiunti. Il Consiglio regionale potrà così valutare l’efficacia della legge e garantire un uso trasparente delle risorse pubbliche.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Dichiarazioni di Marco Bucci, Alessio Piana, Matteo Campora e Giovanni Boitano – “Un provvedimento di importanza strategica con l’obiettivo di integrare risorse e misure per rendere omogenee le strategie di sviluppo dell’entroterra”. Così intervengono, al termine della seduta del consiglio regionale, il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, e il consigliere delegato allo Sviluppo economico, Alessio Piana, dopo l’approvazione del disegno di legge 63 ‘Sostegno alle attività economiche nell’entroterra’.
“Con questo intervento legislativo della durata quinquennale – aggiungono – che prevede lo stanziamento di oltre 9 milioni di euro, intendiamo garantire una risposta organica e mirata alla necessità di valorizzare l’entroterra ligure. Il provvedimento si prefigge di contrastare gli effetti dello spopolamento e sostenere la resilienza economica locale. L’obiettivo è favorire l’insediamento di nuove attività economiche e rafforzare quelle esistenti, con particolare attenzione alle micro e piccole imprese dei comparti artigianato, commercio, servizi di ristorazione e cooperative di comunità”.
“Un primo provvedimento concreto, attuato con l’obiettivo di sostenere il nostro splendido entroterra portando nuove attività artigianali e turistiche per accogliere i tanti vacanzieri che, negli ultimi anni, scelgono di visitare i nostri parchi e i nostri Appennini”, commenta Matteo Campora, capogruppo in Regione di Vince Liguria – Noi Moderati. Prosegue Giovanni Boitano, capogruppo di Orgoglio Liguria: “Un aiuto in direzione di realtà come la Val Fontanabuona, Valle Scrivia, Val Petronio e la viabilità sull’asta fluviale dell’Entella e il collegamento mediante traforo Fontanabuona-Rapallo, che ancora risentono degli effetti della pandemia e del caro energia”.

Dichiarazioni di Simone D’Angelo e Armando Sanna (Pd) – “Abbiamo provato a migliorare un disegno di legge inefficace e privo di visione, ma la destra ha bocciato quasi tutte le nostre proposte. Così non si risponde ai reali bisogni dell’entroterra”. Così il consigliere regionale del Partito Democratico Simone D’Angelo, relatore di minoranza sul ddl per il sostegno alle attività economiche nei piccoli comuni liguri, dopo l’approvazione in Consiglio regionale. “Il provvedimento – spiega D’Angelo – resta parziale e limitato. Nonostante i nostri dieci emendamenti per ampliare le misure, dalla maggioranza sono arrivati solo due sì: l’apertura alle cooperative di comunità e l’introduzione di un report annuale. Troppo poco per imprimere una svolta”. Tra le proposte respinte: l’estensione del sostegno ai comuni fino a 5.000 abitanti, l’inclusione del settore turistico-ricettivo e delle attività ecosostenibili con premialità, incentivi all’imprenditoria giovanile under 35 e la possibilità di avviare imprese in locali di proprietà, oggi esclusi. “Serviva una misura strutturale, con risorse pluriennali e uno sguardo più ampio anche alle frazioni. Ma dalla destra – conclude D’Angelo – arriva solo fragile demagogia, senza vere prospettive per i territori”.
Interviene anche il capogruppo Ds Armando Sanna sul tema dell’andamento dei lavori: “Bucci continua a non avere chiaro il suo ruolo all’interno del consiglio regionale e prende parola su Balleari, che come accade da settimane non è in grado di gestire l’aula, interferendo sui lavori del consiglio. Da regolamento, visto che eravamo oltre la chiusura del consiglio prevista per le 14, bisognava intervenire e chiedere ai capigruppo se si voleva proseguire con la discussione o votare il provvedimento. Tutto questo però non è stato fatto e ancora una volta in maniera del tutto arbitraria si è portata avanti una votazione e si è interrotta la discussione dei consiglieri. Impedendo e limitando quel dibattito democratico che invece è fondamentale. Come sempre non c’è rispetto per l’aula e per i consiglieri. Questi atteggiamenti prevaricatori e gli attacchi di Bucci non sono più tollerabili. Sarebbe invece stato più produttivo lavorare a una legge condivisa con le opposizioni che avrebbero potuto dare un contributo e migliorare una proposta che invece è rimasta un provvedimento spot con finanziamenti solo per il 2025 e il vuoto per gli anni successivi e che non prevede aiuti a nuove attività nei comuni al di sopra dei 5mila abitanti. Ancora una volta la destra perde un’occasione, ma soprattutto la fa perdere ai liguri”.

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi