TORINO – Nel primo trimestre 2025, in Piemonte sono nate 7.603 imprese, ma 8.986 hanno cessato l’attività, per un saldo negativo di 1.383 unità. È quanto emerge dai dati Movimprese elaborati da Unioncamere Piemonte. La flessione è meno marcata rispetto al -1.934 dello stesso periodo del 2024, ma resta significativa.
La crisi colpisce soprattutto le imprese individuali (-0,62%) e le società di persone (-0,52%). Le società di capitale sono l’unica tipologia in crescita, con un incremento dello +0,57%, segno di una graduale riconfigurazione del sistema produttivo verso forme più strutturate.
Settori in difficoltà: agricoltura e commercio arretrano
Tutti i comparti economici evidenziano tassi di crescita negativi, ad eccezione degli altri servizi (+0,21%). L’agricoltura registra il peggior dato con un calo dell’1,30%, seguita da commercio (-0,82%), industria (-0,78%) e turismo (-0,49%).
A livello territoriale, nessuna provincia ha mostrato una crescita imprenditoriale. Le province più grandi come Torino (-0,22%), Novara (-0,17%) e Cuneo (-0,35%) resistono meglio. La provincia di Alessandria segna un calo dello 0,47%, con 9,39% dello stock regionale. Peggio fanno solo Asti (-0,81%), Biella (-0,65%) e Vercelli (-0,62%).
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