Bonus oltre 2.238 euro senza Isee per tutti i genitori, ecco come averlo


Bonus fino a 2.238 euro per ogni figlio a carico senza bisogno dell’Isee, ma come si richiede. Non si tratta di un unico bonus, ma di una somma di benefici che sono riconosciuti ai genitori che si fanno carico delle spese dei propri figli.

Attualmente quella di diventare genitore è una scelta molto difficile poiché oltre all’impegno morale che la nascita comporta, si deve mettere in conto anche l’impegno economico che crescere una vita comporta, dai bisogni primari all’istruzione.

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Per far fronte alle numerose spese che crescere un figlio comporta (e che non sempre è facile sostenere), la normativa prevede una serie di sussidi, bonus e agevolazioni che si sommano all’assegno unico, l’assegno di maternità e il bonus asilo nido, ovvero tutti benefici destinati ai figli «più piccoli».

Il Bonus che può arrivare a 2.238 euro è riferito, infatti, alle spese che annualmente si affrontano per i figli ed è riconosciuto, tutti gli anni, in sede di dichiarazione dei redditi. Vediamo nello specifico a chi spetta e come si può richiedere.

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I bonus per i genitori

La normativa italiana prevede, come abbiamo accennato, numerosi bonus destinati ai genitori che partono dalla nascita dei figli e arrivano fino all’età adulta. Mentre ci sono sostegni economici destinati principalmente all’entrata in famiglia del bambino (come ad esempio l’assegno di maternità dei Comuni), altri sono destinati a permettere al genitore con figli piccoli di riprendere il lavoro dopo la nascita (come, ad esempio, il bonus asilo nido).

Ci sono altri sostegni destinati a seguire il bambino da prima della nascita è fino al compimento dei 21 anni: in questo caso ci riferiamo all’assegno unico. Dopo il compimento dei 21 anni, però, nella maggior parte dei casi i figli restano a carico dei genitori per continuare a studiare o per dedicarsi alla difficile ricerca di un impiego. Dopo il compimento di questa età, quindi, pur non essendoci dei sostegni «dedicati», si continua ad avere diritto a numerose misure che aiutano il genitore, come le detrazioni sostenute per i figli a carico.

Proprio su queste ultime ci vogliamo soffermare sottolineando che per il diritto non è previsto alcun limite Isee.

Le spese che si sostengono per i figli

La cifra che si spende annualmente per un figlio, dalla nascita al momento che diventa adulto e indipendente economicamente, è difficilmente calcolabile. Escludiamo i beni di prima necessità come il cibo, l’alloggio e il vestiario. Un genitore deve sostenere le spese per la scuola, per eventuali passioni musicali, per lo sport, per la salute, per l’abbonamento dei mezzi di trasporto. A tutto questo si aggiungono le spese per i giocattoli quando sono piccini e per le uscite con gli amici e il pieno di carburante per l’auto quando sono più grandi.

Ovviamente lo Stato non può venire incontro a quelle che sono le spese ludiche o per i divertimenti, ma certamente può dare una mano per le altre tramite le detrazioni al 19%.

Bonus fino a 2.238 euro per i genitori

Un bonus da 2.238 euro, significa uno sconto sull’Irpef di una somma uguale che, nel caso di lavoratori dipendenti e pensionati, equivale a un rimborso da avere in busta paga o sul cedolino della pensione.

Come si arriva a questa cifra? Basta sommare il massimo ottenibile da ognuna delle detrazioni che spettano per i figli e proprio in questo senso procederemo.

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Detrazione Asilo nido e spese di istruzione

Per chi ha figli piccoli che frequentano l’asilo nido, è possibile fruire di una detrazione al 19% su una spesa massima di 632 euro l’anno. La detrazione non può essere calcolata sulle spese che poi vengono ammortizzate con il bonus asilo nido e quindi è fruibile per la parte eccedente rimborsata dal bonus o nel caso non si possa fruire di esso. Il beneficio ricavabile dalla detrazione sul massimo di 632 euro è pari a 120,08 euro.

Per chi ha figli che studiano, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado (scuole superiori) è prevista una detrazione al 19% su una spesa massima di 800 euro per ogni figlio. In questa spesa rientra oltre le eventuali spese di iscrizione e frequenza, anche la mensa scolastica, i viaggi di istruzioni, il pre e il post scuola, l’assistenza al pasto e anche l’eventuale costo di corsi pomeridiani organizzati dalla scuola per l’ampliamento dell’offerta formativa. In questo caso il beneficio massimo che si può avere per ogni figlio è di 152 euro.


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Detrazioni sport e abbonamento

Altre due voci di spesa che quasi tutte le famiglie si trovano a sostenere sono relative allo sport dei figli e al trasporto pubblico. Per quel che riguarda l’attività sportiva è possibile avere una detrazione al 19% su una spesa massima per ogni figli di 210 che equivale a un beneficio di 39,9 euro.

Per quel che riguarda il trasporto pubblico la detrazione al 19% spetta su una spesa massima di 250 euro e restituisce, quindi, uno sconto dall’Irpef pari a 47,5 euro.

Detrazione Conservatorio e Afam

Per i ragazzi che sono portati per la musica è possibile portare in detrazione, sempre al 19%, un massimo di 1.000 euro di quanto speso per l’iscrizione annuale a conservatori di musica, istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica, scuole di musica accreditate, cori, bande. La detrazione è riconosciuta per figli di età compresa tra 5 e 18 anni ed equivale a uno sconto dall’Irpef massimo di 190 euro.

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Detrazioni spese universitarie e alloggio

Sono previste anche detrazioni per l’iscrizione e la frequenza dell’Università che, per gli Atenei pubblici, sono consentite sull’intera spesa sostenute.

Nella seguente tabella riportiamo i limiti della spesa massima detraibile per l’Università:

Area disciplinare Zona geografica nord Zona geografica centro Zona geografica sud e isole
Medica 3.900 € 3.100 € 2.900 €
Sanitaria 3.900 € 2.900 € 2.700 €
Scientifico- tecnologica 3.700 € 2.900 € 2.600 €
Umanistico sociale 3.200 € 2.800 € 2.500 €

La spesa detraibile massima riconosciuta, quindi, è di 3.900 euro per chi studia medicina in una zone geografica del nord e considerando la detrazione al 19% spetta uno sconto di imposta massimo di 741 euro.

In ogni caso per gli studenti universitari è prevista anche una detrazione al 19% per le spese sostenute per l’alloggio fuori sede su una spese massima di 2.633 euro che equivale a uno sconto di imposta di 500,27 euro.

Detrazioni figli a carico

Per ogni figlio il genitore ha diritto a una detrazione teorica massima di 950 euro annua. Si parla di detrazione teorica poiché l’importo massimo va ripartito in base al reddito. La detrazione spetta per i figli che hanno compiuto i 21 anni, prima è assorbita dall’assegno unico e comunque, dal 2025, spetta fino al compimento dei 30 anni della prole.

Detrazioni in base all’età dei figli

Non per tutti i figli spettano le stesse detrazioni. Per quelli molto piccoli oltre alla detrazione figli a carico si ha diritto soltanto a quella per l’asilo nido fino a un massimo di 120,08 euro (da considerare che in questo caso il beneficio si somma all’assegno unico) per un importo massimo di 1.070 euro.

Per i figli in età scolare, invece, spettano le seguenti detrazioni (che si sommano lo stesso all’assegno unico):

  • detrazione figli a carico 950 euro;
  • detrazione spese di istruzione 152 euro;
  • detrazione sport; 39,9 euro;
  • detrazione trasporto pubblico 47,5 euro;
  • detrazione conservatori e scuole di musica 190 euro.

L’importo massimo in questo caso può arrivare fino a 1.379,4 euro.

Per i figli universitari, invece, spettano:

  • detrazione figli a carico 950 euro;
  • detrazione trasporto pubblico 47,5 euro;
  • detrazione affitto studenti fuori sede 500,27 euro;
  • detrazione spese universitarie 741 euro.

In questo caso l’importo massimo di beneficio che può essere raggiunto è di 2.238,77 euro l’anno.

Questa somma potrebbe essere anche più alta aggiungendo al calcolo anche le detrazioni per spese mediche e sanitarie, per erogazioni liberali per la scuola superiore.



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