Le spese dell’agenzia immobiliare si possono detrarre nel Modello 730?


Le spese di intermediazione immobiliare possono essere portate in detrazione nel Modello 730/2025. A regolamentare questa agevolazione è l’art. 15, co. 1, lett. b-bis, del DPR n. 917/86, che permette ai contribuenti di ottenere una detrazione Irpef del 19% sulle somme che sono state pagate. Le detrazioni fiscali spettano nel momento in cui sono soddisfatti due requisiti:

  • costi sostenuti per l’acquisto dell’abitazione principale;
  • spesa massima consentita di 1.000 euro.

L’agevolazione fiscale direttamente all’interno del Modello 730/2025 spetta se il contribuente ha acquistato un immobile nel corso del 2024 e si è appoggiato a un intermediario immobiliare.

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Come gestire le spese nel Modello 730/2025

Le agevolazioni fiscali direttamente all’interno del Modello 730/2025 spettano ai contribuenti che hanno sostenuto, nel corso del 2024, delle spese di intermediazione immobiliare per la prima casa. Con spese di intermediazione immobiliare ci si riferisce ai costi sostenuti per un professionista regolarmente riconosciuto.

Generalmente chi si accinge ad acquistare un immobile deve mettere in conto, se si appoggia a un’agenzia, una provvigione che si può aggirare tra il 2% ed il 6%. Attraverso le detrazioni fiscali è possibile riuscire a recuperare parte della spesa, il 19%.

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Le agevolazioni nel Modello 730/2025 spettano unicamente se l’agente immobiliare è un intermediatore immobiliare, che lavora presso un agenzia regolarmente iscritta nel Registro delle Imprese e deve svolgere regolarmente questa attività. Il professionista non deve risultare dipendente del venditore o dell’acquirente: è una figura esterna a tutti gli effetti, il cui compito è quello di mettere in comunicazione i due soggetti.

Le spese che l’acquirente deve sostenere per le operazioni di intermediazione immobiliare possono essere calcolate su una cifra fissa o su una percentuale calcolata sul valore dell’immobile. L’oggetto delle detrazioni all’interno del Modello 730/2025 sono proprio questi costi.

Le regole delle detrazioni

L’articolo 15, comma 1, lett. b-bis del Dpr n. 917/86 prevede che le eventuali spese di intermediazione sostenute dai contribuenti sia possibile ottenere una detrazione Irpef del 19% di costi che sono stati sostenuti. Il tetto massimo della spesa è pari a 1.000 euro e deve essere necessariamente connessa all’abitazione principale.

Il pagamento deve essere effettuato utilizzando dei mezzi tracciabili, dunque bonifico, carta di credito o assegno bancario, solo per fare degli esempi. La spesa risulta essere soggetta alla rimodulazione all’aumentare del reddito.

I requisiti che devono essere rispettati

Per aver diritto a beneficiare delle agevolazioni direttamente all’interno del Modello 730/2025, il contribuente deve presentare correttamente la dichiarazione dei redditi e deve provvedere a presentare tutte le informazioni sulla spesa che ha effettivamente sostenuto.

La detrazione fiscale, a ogni modo, spetta unicamente se il richiedente rispetta una serie di requisiti ben precisi, tra i quali:

  • l’immobile per il quale sono state sostenute le spese di intermediazione immobiliare deve diventare l’abitazione principale del contribuente che richiede le agevolazioni;
  • l’inserita dell’abitazione nei registri anagrafici;
  • un’autocertificazione che attesti che l’immobile viene utilizzato come abitazione principale;
  • una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà;
  • la fattura emessa per l’intermediazione immobiliare intestata al proprietario dell’immobile, lo stesso che richiede la detrazione fiscale;
  • la ricevuta del versamento.

Nel caso in cui per lo stesso immobile dovessero essere presenti più acquirenti, la spesa deve essere suddivisa in proporzione alle diverse quote di proprietà.

Come si ottiene la detrazione

Per riuscire a ottenere la detrazione del 19% è necessario prima di tutto rispettare i requisiti che abbiamo appena visto. È indispensabile, successivamente, fare i seguenti passi:

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  • tramite il Caf o degli intermediari abilitati presentare il Modello 730/2025;
  • attraverso il sito web dell’Agenzia delle Entrate presentare il Modello 730/2025.

L’accesso all’agevolazione è subordinato alla presentazione di tutte le informazioni relative all’intermediazione immobiliare portata in detrazione, i cui dati possono essere forniti attraverso la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, all’interno del quale devono essere contenute le seguenti informazioni:

  • i dati del soggetto che ha operato in qualità di mediatore;
  • la ragione sociale o i dati del legale rappresentante, nel caso in cui un soggetto diverso abbia operato per società di intermediazione;
  • il codice fiscale e la partita Iva;
  • il numero di iscrizione a ruolo degli agenti di affari in mediazione;
  • la spesa sostenuta per l’intermediazione immobiliare;
  • le modalità di pagamento della stessa.

La detrazione spetta unicamente a quanti abbiano un reddito complessivo inferiore a 120.000 euro. Può essere richiesta solo e soltanto dall’acquirente, mentre non spetta niente al venditore.

Come deve essere compilato il Modello 730

Passo importante e necessario per poter accedere alle agevolazioni è la compilazione in modo corretto del Modello 730/2025. I contribuenti devono compilare il quadro E Oneri e spese. Nel dettaglio devono concentrarsi sulla Sezione I, dove dovranno compilare il rigo E8 denominato Altre spese o i successivi E9 e E10. Nel quale è necessario indicare:

  • nella colonna 1 Codice spesa, il codice 17;
  • nella colonna 2, la spesa sostenuta, considerando il massimo previsto di 1.000 euro, che deve essere riparametrato in caso di immobile in comproprietà.

La documentazione che deve essere conservata

Il contribuente, per poter portare in detrazione le spese di intermediazione immobiliare, deve avere a disposizione:

  • la fattura emessa dall’agente immobiliare;
  • la copia del rogito relativo alla compravendita, all’interno del quale devono essere riportati: l’ammontare della spesa sostenuta per l’attività di mediazione; le modalità di pagamento; il numero di partita Iva o il codice fiscale dell’agente immobiliare;
  • il contratto preliminare registrato:
  • l’autocertificazione che attesti che l’immobile è destinato ad abitazione principale.

Cosa può detrarre il venditore

Anche il venditore deve sostenere le spese dell’agenzia immobiliare, ma non ha alcun diritto alla detrazione delle spese sostenute per l’intermediazione immobiliare.

La normativa di riferimento, confermata dalla circolare n. 7/E/2018 dell’Agenzia delle Entrate, prevede che le detrazioni siano connesse unicamente all’acquisto della casa.

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