chi sono gli esclusi? Scopri se sei tra gli esonerati


Le troppe morti e incidenti sui cantieri stanno portando sempre più attenzione alla questione della sicurezza sui luoghi di lavoro. Una soluzione pensata dal Governo è stata l’adozione della patente a punti.

Con questo strumento si dovrebbe favorire la legalità e, al contempo, la riduzione del rischio di incidenti gravi o mortali.

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Si tratta di un sistema che attribuisce crediti a imprese e lavoratori del comparto edile. Tuttavia, ci sono ancora molti dubbi e, in questo articolo, chiariremo quali sono le categorie di lavoratori escluse da tale obbligo.

Chi sono gli operatori attivi e i fornitori esterni

Un aspetto fondamentale della normativa riguarda la distinzione tra chi è direttamente coinvolto nei lavori edili e chi si occupa di attività accessorie o estranee al processo produttivo del cantiere. In questo quadro, alcune categorie di professionisti e imprese sono esonerate dall’obbligo della patente a punti.

Tra queste, rientrano le imprese e i lavoratori autonomi che si limitano a fornire materiali. Questi soggetti non partecipano alle fasi di costruzione o modifica dell’opera, ma si concentrano esclusivamente sul trasporto e sulla consegna dei materiali. Le operazioni di carico e scarico sono considerate attività secondarie, meno rischiose e complesse rispetto ai veri e propri lavori edili.

Ad esempio, un elettricista che accede al cantiere solo per installare o riparare impianti elettrici, senza partecipare alle fasi di costruzione o demolizione, non è obbligato a possedere la patente a punti, in quanto la sua attività è specificamente legata alla parte tecnica dell’opera, senza implicare lavori strutturali o rischiosi tipici del cantiere.

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Chi è obbligato alla patente a punti nei cantieri?

Dal 1° ottobre 2024, tutte le imprese e i lavoratori autonomi impegnati in cantieri temporanei e mobili hanno dovuto dotarsi della patente a punti per garantire la sicurezza, come previsto dal nuovo articolo 27 del Testo Unico della Sicurezza, modificato dall’articolo 29, comma 19, del Decreto PNRR 4.

Il cantiere è un ambiente di lavoro che ospita una varietà di maestranze e professionisti, con competenze che spaziano dalle attività pratiche e pericolose a quelle progettuali o intellettuali.

Pertanto, l’obbligo non riguarda tutti indistintamente, ma si applica esclusivamente a coloro che svolgono lavori edili o attività di ingegneria civile all’interno dei cantieri temporanei e mobili.

A chi proviene da altri paesi dell’Unione Europea o da paesi extraeuropei, è richiesta la presentazione di un documento equivalente rilasciato nel paese di origine. Nel caso delle aziende provenienti da paesi non appartenenti all’UE, tale documento deve essere sottoposto a una procedura di riconoscimento conforme alla normativa italiana.

Chi sono gli esclusi    

Questa normativa mira a semplificare le procedure burocratiche per chi ricopre un ruolo marginale nei cantieri. Includere i fornitori nel sistema della patente a punti avrebbe solo aumentato la complessità amministrativa, senza apportare reali vantaggi in sicurezza e controllo.

L’esclusione dei fornitori rappresenta una scelta pragmatica, che distingue chiaramente chi è esposto ai rischi operativi e chi svolge attività non direttamente legate al cantiere. Inoltre, consente alle aziende di logistica e trasporto di operare senza rallentamenti, garantendo una fornitura continua di materiali per rispettare le scadenze.

Oltre ai fornitori di materiali, la normativa prevede esenzioni per categorie professionali che, pur accedendo ai cantieri, non svolgono attività operative. Tra queste:

  • Ingegneri;
  • Architetti;
  • Geometri.

Si tratta di figure che si limitano a progettazione, direzione dei lavori, collaudi e verifiche tecniche, non essendo coinvolti nelle attività operative.

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Le imprese con attestazione SOA di classifica III o superiore, che certifica la loro idoneità a eseguire lavori pubblici di valore significativo, sono già sottoposte a rigorosi controlli tecnico-organizzativi, esonerandole dall’obbligo di ottenere la patente a punti.

Per riassumere

Dal 1° ottobre 2024, tutte le imprese e i lavoratori autonomi impegnati in cantieri temporanei e mobili dovranno ottenere la patente a punti per la sicurezza, come stabilito dal Testo Unico della Sicurezza.

Questo obbligo si applica a chi svolge lavori edili o di ingegneria civile, mentre le attività non operative, come quelle di fornitura o progettazione, sono escluse.

I fornitori di materiali e i professionisti tecnici, come ingegneri e architetti, non sono soggetti all’obbligo, così come le imprese con attestazione SOA di classe III o superiore. Per le aziende non UE, è previsto un processo di riconoscimento del documento equivalente. L’obiettivo è semplificare la burocrazia senza compromettere la sicurezza.



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