Sciopero dei magistrati, flash mob e proteste. L’Anm: “Un pm condizionato dal governo e dai poteri forti è un rischio concreto”

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Magistratura democratica: “La riforma vuole limitare l’indipendenza delle toghe”

“Gli obiettivi della riforma sono molto chiari: riteniamo una riforma tesa a ridimensionare il ruolo della magistratura nel suo complesso”. Lo afferma la giudice Silvia Albano, presidente di Md, parlando a margine del flash mob fuori alla Cassazione.

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Gratteri: “Una riforma sproporzionata che sottende a qualcos’altro”

“Non riteniamo sia proporzionato dover toccare la Costituzione per quattro magistrati l’anno che da pm chiedono di diventare giudice, mi pare sia qualcosa di davvero sproporzionato e quindi per noi è normale, ed è ovvio, che questa riforma sottenda a qualcos’altro”. Lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri che ha risposto alla domande dei giornalisti nella biblioteca Tartaglione del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli dove i magistrati, con una coccarda tricolore sulla toga, stanno manifestando il loro dissenso contro la riforma costituzione che prevede la separazione delle carriere tra magistrati giudicanti e requirenti. Gratteri ha ricordato quello che accade negli Stati dove c’è stata la separazione dei carriere: “Poco dopo il pm passa sotto l’Esecutivo. E di questo non si sente assolutamente l’urgenza né la necessità, né il bisogno. I problemi della giustizia sono altri, le emergenze sono altre, non certo la separazione delle carriere”. 


Gli avvocati: “Convocare anche noi all’incontro Meloni-Anm”

Convocare anche i rappresentati dell’avvocatura per l’incontro del 5 marzo tra la premier Giorgia Meloni e i vertici dell’Anm sulla riforma che prevede tra l’altro la separazione delle carriere tra giudici e pm. La richiesta arriva nel giorno dello sciopero dei magistrati dal presidente dell’Ordine degli avvocati più grande d’Italia, quello di Roma, Paolo Nesta. “Sarebbe utile che all’incontro fossero presenti anche i rappresentanti dell’Avvocatura – penso ai vertici dell’Ocf, che è organo di rappresentanza politica degli Avvocati – perché se è vero che giurisdizione è amministrazione della Giustizia, è altrettanto vero che nel nostro sistema costituzionale non esiste giurisdizione senza la presenza di un difensore”, afferma Nesta, che sollecita i magistrati a farsi promotori dell’iniziativa, proprio nel giorno della protesta. “Leggo che ci saranno iniziative ed eventi in tutti i distretti d’Italia aperti alla società civile E allora, quale segno migliore di apertura se non quello di accettare l’offerta di dialogo? Siano i Magistrati a chiedere che l’incontro a due diventi un incontro a tre: Politica, Magistratura e Avvocatura. Qualcosa di diritto la sappiamo anche noi Avvocati”, conclude il presidente dell’Ordine di Roma.


L’Anm di Napoli: “Preoccupa l’assoggettamento dei pm al governo”

“La nostra più grande preoccupazione è che questa riforma si traduca in un assoggettamento dei pubblici ministeri all’esecutivo”. Lo ha detto il presidente dell’Anm di Napoli Cristina Curatoli nella biblioteca Tartaglione del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli dove i magistrati con una coccarda tricolore appuntata sulla toga stanno manifestando contro la riforma costituzionale in cantiere che prevede la separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti.

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“In quasi tutti sistemi giudiziari diversi dal nostro che hanno aderito alla separazione delle carriere – ha aggiunto Curatoli – questa è stata la conseguenza che si è determinata. Del resto in qualche modo, che ci fosse qualche dubbi, lo dimostra il fatto che in qualche modo, esponenti politici, in presenza di provvedimenti giudiziari che li riguardino, subito affermano che bisogna correre verso la riforma. Questo in qualche modo ci restituisce il senso finale della riforma costituzionale”.

“Questa riforma va letta nel suo complesso, non c’è un qualcosa che ci piace di più rispetto ad altro, è una riforma che – con la separazione delle carriere, con l’istituzione di un’altra corte disciplinare e con il depotenziamento del nostro organo di autocontrollo, posto a tutela dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura – ci preoccupa nel suo insieme perché lede l’autonomia e l’indipendenza della magistratura che non è un privilegio della magistratura ma un diritto di tutti i cittadini”.


L’Anm di Milano: “La riforma attenta all’equilibrio dei poteri, devastante per lo Stato di diritto”

“Noi con questo sciopero esprimiamo il nostro pensiero critico su questa riforma che attenta all’equilibrio dei poteri con effetti devastanti sullo Stato di diritto”. Lo ha spiegato il presidente della sezione milanese dell’Anm, Manuela Andretta, che con decine di colleghi, tutti con le toghe addosso, Costituzione in mano e coccarde tricolore, sta dando vita ad un flash mob sulla scalinata di fronte al Palazzo di Giustizia di Milano, nel giorno dello sciopero dei magistrati contro la riforma costituzionale sulla separazione delle carriere. I magistrati, un’ottantina e schierati con cartelli in mano con frasi di Calamandrei, distribuiranno, poi, ai cittadini fuori dal Palazzo opuscoli informativi sulle ragioni della protesta. Poi si terrà un’assemblea pubblica nell’aula magna del Palagiustizia. 


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Torino, volantinaggio di giudici e pm davanti al Palazzo di Giustizia

Giudici e pubblici ministeri che distribuiscono volantini a passanti e automobilisti davanti all’ingresso del palazzo di giustizia. Si è aperta così a Torino la giornata di sciopero dei magistrati proclamata a livello nazionale contro il progetto di riforma che, fra l’altro, prevede la separazione delle carriere. Fra i partecipanti all’iniziativa c’è Mario Bendoni, presidente della giunta piemontese della Anm.


Flash mob delle toghe fuori dalla Cassazione: esposta la Costituzione

Flash mob dei magistrati sulla scalinata della Cassazione, in piazza Cavour a Roma, nel giorno dello sciopero nazionale indetto contro la riforma della giustizia e in particolare il progetto di separazione delle carriere. Toga sulle spalle, coccarda tricolore e con in mano una copia della Costituzione i manifestati si sono schierati sulle scale del Palazzaccio.


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Parodi (Anm): “Sullo sciopero attendiamo numeri soddisfacenti”

“Dai primi dati traspare la nostra soddisfazione, ci attendiamo dati soddisfacenti”. Lo afferma il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, parlando fuori la Cassazione sulle previsioni di adesione allo sciopero delle toghe proclamato per oggi.


Anm: “Un pm condizionato dal governo e dai poteri forti è un rischio concreto”

“Che ci possa essere in prospettiva un progressivo mutamento genetico del pubblico ministero e quindi che il pubblico ministero possa essere condizionabile e condizionato dall’Esecutivo e dai poteri forti è purtroppo un rischio che molti avvertiamo; un rischio concreto che probabilmente non si verificherebbe immediatamente dopo la riforma ma che secondo noi sarebbe avviato in maniera irreversibile”. Lo afferma a Radio24 Cesare Parodi, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, nel giorno dello sciopero contro la riforma. Riguardo alla riforma, Parodi ricorda che “i timori sono tanti”. Ad esempio, spiega, sul meccanismo disciplinare e “soprattutto temiamo che avvenga una rivisitazione del ruolo del pubblico ministero che oggi è grande garanzia per tutti i cittadini, libero di valutare i fatti a 360 gradi”. Una garanzia alla quale “sarebbe molto grave rinunciare”, conclude.



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