Alcuni accennano un applauso, altri mugugnano. Tutti ascoltano. La ’platea’ d’eccezione fatta da decine di genitori, docenti e studenti del liceo Serpieri che ieri hanno affollato il consiglio comunale per ascoltare l’intervento del sindaco Jamil Sadegholvaad a risposta dell’interrogazione dei consiglieri Gloria Lisi e Stefano Brunori proprio sul ’caso Serpieri’ non è sembrata infiammata dalla prospettiva affiorata nel contraddittorio tra consiglio ed amministrazione. E l’abbozzo di un incontro quadro tra le parti in causa per risolvere le criticità del liceo di via Sacramora, anticipato già in piccole riunioni informali di questi giorni anche da parte della preside nelle classi, suona più come un punto di partenza che di arrivo.
Pungolato dalla “triste immagine” – così definita dagli interlocutori dai banchi del consiglio – delle forze dell’ordine che presidiano l’istituto nella rovente giornata di sciopero e seguenti, il sindaco Sadegholvaad è intervenuto a gamba testa sulla questione della tensione al Serpieri, evocando il suo passato da rappresentante di istituto. Tre anni di “lotte feroci con l’allora preside”, che riportano gli studenti alla più recente contestazione della dirigente Tornatore.
“La risoluzione di una impasse che non fa bene a nessuno però deve compiersi nel rispetto delle autonomia di ogni sfera”, ha scandito Sadegholvaad. “Il sindaco non ha competenze in merito. Le ho piuttosto dal punto di vista dell’edilizia scolastica come presidente della Provincia. Ma per quanto concerne invece la gestione interna dell’istituto, beh quel compito spetta alla dirigente scolastica e all’ufficio scolastico ancora. Non trovo in alcun modo utile il pensiero di chiamare a rapporto la dirigente, ma penso sia più utile capire attraverso le interlocuzioni come sia possibile migliorare laddove ci sia da migliorarsi”. A tal proposito, i consiglieri Lisi e Brunori si sono appellati proprio alla necessità di un incontro plenario tra le parti. Un’idea già messa in pratica in maniera informale dall’amministrazione “attraverso incontri a tu per tu con i protagonisti della vicenda: dagli studenti alla dirigenza e i docenti”. Ora però il consiglio chiede uno scatto in più, un confronto in cui l’amministrazione faccia da garante – non avendo responsabilità dirette nella gestione dell’istituto –, ma per sventare che all’ingresso principale del Serpieri tornino a sfilare sirene di gazzelle anziché gli zaini.
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