Cantiere digitale e tecnologia per aumentare la sicurezza sul lavoro

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Tecnologia e intelligenza artificiale nella gestione della sicurezza sul lavoro. Una sperimentazione innovativa che farebbe di Venezia un’apripista nell’adozione di tecnologie per migliorare la sicurezza nel lavoro. L’ipotesi del badge digitale, sulla falsariga di quelli già previsti per i cantieri dei terremoti in varie regioni italiane, è stata lanciata ieri dalla Cgil durante il tavolo convocato dal prefetto, Darco Pellos. A sei giorni dall’ultimo incidente mortale a Sottomarina, in cui ha perso la vita l’operaio 21enne Andrea Canzonieri di Vicenza, e a neppure un mese dalla scomparsa del trasportatore 49enne, Alessandro Brunello, impegnato in barca sul Canal Salso il 29 gennaio scorso, la riunione, ha spiegato Pellos, è servita a fare il punto sulla situazione.

Daniele Giordano, segretario generale della Cgil di Venezia ha proposto di avviare una sperimentazione del monitoraggio digitale in edilizia e nelle manutenzioni meccaniche, accogliendo il favore dell’Ance, l’associazione dei costruttori, e di Confindustria, aperta all’innovazione a condizione che si arrivi a un’intesa intanto per i cantieri edili. Lo Spisal dell’Uls 3 che lunedì ha aperto un’inchiesta per l’operatore rimasto folgorato a Quarto D’altino, dopo la gravissima caduta di un imprenditore a Noale nel cantiere della nuova biblioteca comunale, da tempo lavora su modelli di “IA” per la ricostruzione di situazioni ad alto rischio nelle aziende a scopo di prevenzione e formazione. La carenza di organico, si è riflettuto al tavolo, è una costante che non accenna a invertire la tendenza. L’Usl 3 ha parlato di un’ulteriore perdita di tecnici nel 2024, che a fronte dei 19 previsti nell’area di competenza ne conta 14.

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Un’emergenza condivisa con l’Ispettorato del lavoro dove il gap tra i professionisti della sicurezza presenti e quelli necessari è ancora più preoccupante (si parla di 17 su 90). «Si è affrontato il tema della ripartizione degli interventi fra chi si occupa dei controlli – ha argomentato il prefetto – e della distribuzione di risorse per evitare sovrapposizioni. Il ragionamento poi è sulle nuove tecnologie, sui modelli tipo “Bim” (Building Information Modeling) per ottimizzare le informazioni tramite l’aiuto di software avanzati per il controllo della sicurezza, visto che le risorse umane non sono onnipresenti». 

“I sistemi informatici nei cantieri dei sismi registrano automaticamente le presenze, contrastano l’illegalità e forme di elusione normativa anche negli appalti – si legge nel decreto del governo – e contribuiscono a migliorare la sicurezza, prevenire gli infortuni, promuovere occasioni di formazione”. «Attraverso un accordo sindacale, il cantiere – spiega Giordano – riceve in tempo reale dal badge digitale del lavoratore i dati sul contratto, sulla presenza, la posizione nell’area di lavoro, la sua condizione di salute attraverso dei sensori, se sta lavorando a una certa altezza, se è impegnato in straordinari. E questo per tutti i lavoratori autonomi o dipendenti, segnalando eventuali anomalie. Lo scopo del monitoraggio è la tutela, non è in disaccordo con la salvaguardia della privacy e della dignità prevista dallo Statuto dei lavoratori. I dati li gestirebbero prefetto e Spisal».

Sulle tempistiche c’è un tavolo nella sede della Cassa edile che sarà l’Usl 3 a tenere il 12 marzo. Per il finanziamento si è invece parlato di coinvolgere la Camera di Commercio per eventuali fondi europei. Intanto l’idea ha trovato l’apertura dei partecipanti. «Crediamo che per sconfiggere questo brutto primato di morti e incidenti che il Veneziano sta registrando a inizio 2025 serva una prevenzione che coinvolga imprenditori, datori di lavoro e operai», ha detto Dario De Rossi della segreteria Cisl Venezia. «Tutti, istituzioni, parti sociali e datoriali, devono dare il proprio contributo – ha sostenuto Giuliano Gargano, coordinatore provinciale Uil Veneto – La Regione ha annunciato l’imminente approvazione del nuovo “Piano per la salute e sicurezza sul lavoro” che dovrebbe portare al nostro obiettivo, che è “zero morti sul lavoro”».



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