Venerdì 28 febbraio dopo le 18:00 (ora di Roma) il cielo sarà impreziosito da una spettacolare “parata planetaria” con sette pianeti presenti contemporaneamente, la maggior parte dei quali visibile a occhio nudo. L’evento astronomico sarà seguito anche in diretta streaming dal Virtual Telescope Project. Come vedere il grande allineamento e come riconoscere i pianeti.
Rappresentazione del grande allineamento planetario del 28 febbraio 2025. Credit: Starwalk
Dopo il tramonto di venerdì 28 febbraio, atteso attorno alle 18:00 ora di Roma, si verificherà uno spettacolare allineamento planetario con 7 pianeti: in ordine di distanza dal Sole, nel cielo saranno quindi visibili contemporaneamente Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. I primi cinque astri saranno visibili a occhio nudo, mentre per i due lontani giganti ghiacciati sarà necessario uno strumento ottico come un telescopio. Proprio la sera del 28 febbraio sarà possibile seguire l’evento astronomico in diretta streaming grazie a Virtual Telescope Project (VTP), che la trasmetterà sul proprio canale YouTube.
Sottolineiamo che i pianeti non saranno allineati su una linea retta disposta sulla volta celeste, bensì su un ampio arco da Est a Ovest e sparpagliati nel firmamento; ecco perché diversi esperti preferiscono parlare di “parata planetaria” e non di allineamento, sebbene entrambi i termini non hanno alcuna valenza scientifica. Alcuni hanno inoltre interpretato l’evento come un allineamento in profondità, ovvero con i pianeti disposti uno dietro l’altro sulle rispettive orbite, quando osservati dalla Terra. Ciò non corrisponde al vero, dato che parliamo di un allineamento solo prospettico e sulla volta celeste. Per vedere un altro grande allineamento planetario con 7 pianeti dovremmo attendere tra il 2034 e il 2040.
Simulazione del raro allineamento planetario del 28 febbraio 2025. Dall’immagine sono state rimosse l’atmosfera e alcune stelle per evidenziare la posizione dei pianeti nel cielo. Credit: Stellarium
A che ora vedere l’allineamento planetario il 28 febbraio dall’Italia
La parata planetaria con i sette pianeti sarà visibile dall’Italia subito dopo il tramonto, il cui orario cambia naturalmente in base alla posizione geografica. Se vi trovate a Roma, il 28 febbraio il Sole sparirà dietro l’orizzonte occidentale pochissimi minuti prima delle 18:00; a Torino attorno alle 18:15; mentre a Bari verso le 17:40. È fondamentale accertarsi dell’orario del tramonto perché alcuni dei protagonisti del grande allineamento planetario saranno visibili proprio a Ovest, bassissimi sull’orizzonte. C’è il rischio di osservare accidentalmente a occhio nudo il disco solare (o peggio, attraverso uno strumento ottico non protetto da filtro solare); ciò può provocare gravi danni alla vista e persino la cecità. Dunque, come sempre, sottolineiamo di essere sicuri che la stella sia tramontata prima di provare a osservare i pianeti del gruppo occidentale.
Dove vedere la parata planetaria in diretta dall’Italia
Il Virtual Telescope Project (VTP) trasmetterà la diretta streaming del fenomeno astronomico la sera del 28 febbraio a partire dalle 17:00 del Tempo Coordinato Universale (UTC), le 18:00 ora italiana. L’evento, commentato dal responsabile scientifico del progetto, l’astrofisico Gianluca Masi, sarà ripreso con i telescopi robotizzati dell’osservatorio sito Manciano, nella maremma grossetana, dove si trova uno dei cieli più bui e stellati d’Italia. La diretta sarà trasmessa sul canale YouTube ufficiale del progetto e potrete seguirla nel box seguente:
I 7 pianeti allineati si vedranno a occhio nudo?
Non tutti i protagonisti dell’allineamento planetario del 28 febbraio saranno visibili a occhio nudo. Senza l’ausilio di strumenti ottici potremo Venere, Mercurio e Saturno (in compagnia della Luna) a Ovest, così come Giove e Marte tra Sud e Sud – Ovest, molto più alti nel cielo. Per i giganti ghiacciati Urano e Nettuno sarà invece necessario un piccolo telescopio o un buon binocolo, utile anche per Saturno che sarà immerso nel bagliore del crepuscolo e dunque poco appariscente. Ricordiamo che Urano in determinate circostanze e in cieli estremamente bui (privi di inquinamento luminoso) può raggiungere una magnitudine – luminosità apparente – di +6, che è il limite dell’osservabilità per l’occhio umano.
Quanto durerà l’allineamento planetario il 28 febbraio
La durata dell’allineamento planetario varia in base a diversi fattori. Nella sua forma completa, ovvero con tutti e sette i pianeti nel cielo, durerà poco meno di un’ora, dato che il tramonto di Saturno è atteso circa un’ora dopo quello del Sole (dunque poco prima delle 19:00, sempre ora di Roma). Mercurio, il secondo pianeta a tramontare, sparirà oltre l’orizzonte occidentale verso le 19:30; Venere alle 21:00; Giove alle 02:10 del 1 marzo; e Marte, l’ultimo a salutarci, attorno alle 05:00. In pratica, per tutta la sera e la notte ci sarà comunque qualche splendido astro da ammirare nel firmamento, ma la parata planetaria nella sua interezza avrà una durata piuttosto limitata.
Come riconoscere i 7 pianeti allineati nel cielo
Riconoscere alcuni dei pianeti della parata planetaria del 28 febbraio sarà piuttosto semplice, mentre per altri bisognerà impegnarsi. Partendo da Ovest, troveremo Venere nella costellazione dei Pesci, luminosissimo; è il terzo oggetto più splendente della volta celeste dopo il Sole e la Luna, quindi è praticamente impossibile confonderlo con qualunque altro astro. Sotto il “Pianeta dell’Amore“, alla base della medesima costellazione, si troverà Mercurio, mentre ancora più in basso ci sarà Saturno, appena al di sopra della Luna e della costellazione dell’Acquario. Il “Signore degli Anelli” sarà il pianeta più difficile da osservare dell’intera sfilata planetaria, a causa della sua posizione e dell’immersione nel bagliore crepuscolare. “Osservare questa parata non sarà un’impresa facile poiché, al calar del Sole, Saturno sarà ormai irrimediabilmente basso sull’orizzonte ovest, tramontando in fretta nel bagliore crepuscolare, risultando così difficile da notare ad occhio nudo”, ha spiegato Gianluca Masi. “Tuttavia, disponendo di un binocolo, le probabilità di successo aumenteranno sensibilmente, a patto di tentare da un luogo che non abbia ostacoli (colline, alberi, case) in direzione ovest: l’ideale sarebbe osservare dal litorale, con affaccio ad occidente”, ha chiosato l’astrofisico.
Molto più agevole l’osservazione di Marte e Giove; il Pianeta Rosso, con il suo caratteristico colore arancio vivo, si troverà nella costellazione dei Gemelli non distante dalle stelle Castore e Polluce; Giove, il più grande pianeta del Sistema solare, sarà invece nella costellazione del Toro più in basso e a destra, in congiunzione astrale con la stella Aldebaran e non distante dall’ammasso stellare aperto delle Pleiadi (M45). Urano e Nettuno, non visibili senza strumenti ottici, si troveranno rispettivamente a metà strada tra la costellazione del Toro e quella dell’Ariete e poco più in alto a sinistra di Mercurio.
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