ESA Spark Funding: tra le prime startup finanziate in Italia ci sono AdapTronics, Astradyne e REA Space

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Prese robotiche per la manutenzione dei satelliti in orbita, pannelli fotovoltaici pieghevoli e ultraleggeri adatti all’uso nello spazio,
tute tecnologiche per atleti e astronauti. Sono i progetti promossi dalle startup AdapTronics, Astradyne e REA Space che, insieme ad altre tre imprese innovative italiane, hanno ottenuto il finanziamento di ESA Spark Funding, un fondo messo
a disposizione dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) in collaborazione con
l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per finanziare studi di fattibilità e
progetti dimostrativi per testare nuove soluzioni innovative, promuovendo il
trasferimento tecnologico tra lo spazio e i settori non spaziali, e viceversa.

A
gestire il fondo, lanciato per la prima volta in Italia nel 2024 con una
dotazione di 1,35 milioni di euro, è STAM,
azienda tecnologica con base a Genova e sedi a Roma, Bari, Cagliari e Padova, che
opera in qualità di Broker Tecnologico
per l’Italia su mandato dell’ESA, in
collaborazione con ASI. Fondata nel 1997 a Genova,
STAM conta oggi un team di 100 collaboratori e vanta una lunga esperienza in
progetti spaziali
. La collaborazione con le principali realtà industriali
italiane ha generato ricadute in un’ampia gamma di settori industriali,
contribuendo alla diversificazione del business e alla crescita aziendale.

AdapTronics, Astradyne e REA Space sono startup innovative accomunate dall’aver completato il percorso di incubazione nel programma ESA BIC Turin, gestito dall’incubatore I3P in collaborazione con il Politecnico di Torino, la Fondazione LINKS e l’Agenzia Spaziale Italiana.

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Il sostegno al trasferimento tecnologico

La selezione delle sei proposte progettuali ha
coinvolto un team di ESA, ASI e STAM che ha valutato oltre venti candidature
ricevute
“, ha dichiarato Stefano Carosio, Direttore Esecutivo di STAM. “Nei prossimi 12 mesi lavoreremo fianco a fianco con queste imprese per
accompagnarle nello sviluppo di nuovi prodotti e modelli di business, con
l’obiettivo di supportare il percorso di trasferimento tecnologico,
contribuendo a rafforzare il settore spaziale italiano e il suo collegamento
con gli altri settori industriali.
” 

Siamo
molto soddisfatti del livello di partecipazione delle aziende italiane a questa
prima Open Call dell’ESA Spark Funding
“, ha affermato Aude de Clercq, responsabile della Sezione Servizi Innovativi
dell’ESA. “I sei progetti di trasferimento tecnologico sono appena partiti e
verranno seguiti nei prossimi mesi da STAM in qualità di ESA Tech Broker per
l’Italia per massimizzarne l’impatto in collaborazione con il team ESA e ASI.

Le
attività del broker tecnologico dell’ESA portano un significativo contributo
alle attività realizzate dalla Agenzia Spaziale Italiana aventi come obiettivo
la valorizzazione delle attività spaziali, alla crescita economica e alla
competitività del Paese. Per massimizzare il suo impatto, è necessario un
approccio integrato tra ricerca, industria e politiche di supporto,
incentivando la collaborazione tra settore pubblico e privato
“, ha confermato Augusto
Cramarossa
, Responsabile del coordinamento strategico dell’ASI che supporta
ESA in tali attività. “Questo programma favorisce nuovi modelli di business,
startup e collaborazioni tra ricerca e industria, con impatti su settori chiave
come energia, sanità e trasporti. Tale processo accelera la commercializzazione
di tecnologie avanzate, contribuisce alla crescita della space economy,
generando sempre maggiori benefici economici e sociali.

I progetti
finanziati

Il progetto SolarDrape di Astradyne prevede lo sviluppo di un pannello fotovoltaico innovativo pieghevole e ultraleggero. Il sistema mira a combinare alta efficienza, leggerezza estrema e
robustezza strutturale, offrendo una soluzione avanzata per la generazione di
energia rinnovabile in ambienti critici
. SolarDrape è pensato per applicazioni
come operazioni di soccorso e comunità off-grid.

REA Space ha sviluppato EMSi, la prima tuta intraveicolare
in grado di interagire con i muscoli posturali
per contrastare gli effetti
della microgravità sul corpo umano. Nel progetto Ercole svilupperà un sistema
sensorizzato per il monitoraggio dell’attività muscolare e dell’azione
biomeccanica degli atleti, migliorando le prestazioni e prevenendo gli
infortuni, sfruttando il trasferimento di queste tecnologie al settore
sportivo.

Il progetto di AdapTronics, basato su tecnologia Electro Active Adhesive Layer (EAAL), mira a sviluppare e commercializzare un
innovativo dispositivo di presa robotica a base elettrostatica
per abilitare
operazioni di manutenzione in orbita dei satelliti e di rimozione attiva di
detriti spaziali, indipendentemente dal materiale e configurazione dell’oggetto
target. Grazie al processo di “spin-in” a partire da applicazioni
nell’automazione industriale, la soluzione è in fase di sviluppo per il settore
spaziale, con ulteriori test di validazione previsti nell’ambito del progetto
finanziato da ESA Spark.



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