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06/12/2024
– Dal 9 al 15 dicembre è il Comune di Urbino il nuovo protagonista di ‘50×50: Capitali al quadrato’, il progetto simbolo di Pesaro 2024 che vede i cinquanta Comuni della Provincia di Pesaro e Urbino, a turno, Capitale per una settimana lungo tutto il 2024.
Urbino è il territorio dove negli anni Settanta del novecento è nato il concetto di Biologico ma è anche il luogo dove nel 1400 è nato il Rinascimento matematico: un approccio culturale che ha abbinato arte, matematica, studio della prospettiva, architettura, urbanistica, astronomia e astrologia. Oggi Urbino guarda al futuro puntando a uno sviluppo equilibrato, sintetizzato nel concetto di BioRinascimento – questo il titolo della Settimana da Capitale della cultura -, in cui si coniugano in armonia lo stile di vita, il benessere, l’economia, il cibo e la formazione. Sotto l’egida del BioRinascimento, la Città di Urbino propone una serie di incontri per approfondire temi di attualità e fissare l’attenzione sulle criticità che possono caratterizzare il futuro prossimo.
Alla conferenza stampa erano presenti: Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Pesaro; Lara Ottaviani assessore alla cultura del Comune di Urbino; Milena Scaramucci, Alessio Torino, curatori – insieme ad Alessandro Baronciani non presente – di Libri che si trovano a Pesaro e Urbino e da nessun’altra parte
Ha introdotto Daniele Vimini: il progetto 50×50 è stata l’ossatura attorno a cui costruire il percorso per la candidatura di Pesaro e Urbino a Capitale Europea della cultura 2033 e quindi la settimana di Urbino ha un valore particolare ed è un vero e proprio lancio verso la strategia 2033, che passa anche attraverso momenti fondamentali come la Settimana della Cultura di Urbino. Sarà una settimana molto ricca perché tutte le istituzioni hanno contribuito in modo fondamentale, che ha al centro il tema del Biorinascimento che ha molto a che fare con la natura della cultura e cioè mettere insieme arte e tecnica ma anche naturale e sostenibilità a partire dal biologico di cui questa provincia è stata la culla e ha fatto scuola. Voglio ricordare anche il progetto editoriale Libri che si trovano a Pesaro e Urbino e da nessun’altra parte che rappresenta un po’ il paradigma della sintesi tra natura e cultura perché c’è un lavoro di sapienza sul prodotto libro – un know how tipico del territorio – e sul racconto come contenuti.
Ha continuato Lara Ottaviani: ringrazio tutte le istituzioni che hanno collaborato con noi alla realizzazione del calendario di questa settimana che sarà un’occasione per riflettere sulla cultura attraverso numerosi eventi. Il tema è il Biorinascimento che mette insieme la cultura del rinascimento – il suo modello dal passato con cui proiettarci anche nel futuro – con quella che è la sua base etica e cioè il biologico nel nostro territorio; proprio perché questa forma di vita e di lavoro si è consolidata dagli anni 70 in poi a Urbino e in tutta la provincia e quindi si voleva dare risalto a questi principi. Un progetto che eredito dal precedente assessore Roberto Cioppi e dalla precedente amministrazione. Tre le riflessioni principali che sono alla base della settimana: una legata all’economia, alle grandi sfide di oggi nel lavoro, alla convivenza dei popoli e al rispetto delle religioni, quella dell’Umanesimo scientifico con uno sguardo all’evoluzione tecnologica ma sempre con l’uomo al centro, e poi il contenuto del benessere che vuol dire rispetto per la natura e le coltivazioni e per tutto il mondo in cui ci troviamo a vivere. Tutti gli appuntamenti ruoteranno attorno a questi tre macrotemi.
Così Milena Scaramucci: lo spazio riservato all’illustrazione nel Festival Urbino e le Città del Libro è un punto centrale e vede protagoniste realtà di Urbino come il Liceo Artistico “Scuola del libro”, l’Accademia di Belle Arti, l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA U). La produzione di questo libro d’arte è un passo ulteriore nella stessa direzione.
Per Alessio Torino, Libri che si trovano a Pesaro e Urbino e da nessun’altra parte si inscrive in uno degli obiettivi principali del festival Urbino e le Città del Libro, che è raccontare l’illustrazione come parte dell’identità della nostra provincia, nel passato e nel presente.
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