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Sono diversi i consiglieri comunali dei gruppi di maggioranza (Pd, Avs, Pri-Azione-Sl, M5s e Spazio democratico) intervenuti nel dibattito che ha preceduto l’approvazione del Bilancio, nella seduta di venerdì 28 febbraio del Consiglio comunale di Modena.

Aprendo il dibattito per il Pd, Vincenza Carriero ha evidenziato che “nonostante i dati positivi sulla ricchezza del nostro territorio la situazione non è semplice per i Comuni, anche per i tagli del Governo agli Enti locali”. Ciononostante, “l’Amministrazione, come emerge dal bilancio, non ha inteso diminuire i servizi ma li ha aumentati, mettendo al centro alcune priorità come crisi abitativa e disagio giovanile, senza trascurare investimenti in ricerca, cultura, industria e formazione”. Per Francesco Antonio Fidanza “i tagli a livello statale costringono ad aumentare alcune tariffe, ma con l’obiettivo sociale di preservare alcuni segmenti di popolazione, con redditi inferiori ai 15 mila euro”. Il consigliere ha quindi sottolineato anche le risorse all’edilizia scolastica (“investire in nidi è una sfida”); a cultura e giovani (“anche come strada per superare il loro disagio e promuoverne i talenti”) e alla mobilità (“con investimenti che puntano a migliorare anche la qualità della vita”). Gianluca Fanti ha concentrato il suo intervento sul diritto alla casa “di cui Modena è stata pioniera nelle politiche abitative con i Peep ed Erp: purtroppo però trovare casa oggi in città è diventato difficile anche per la fascia intermedia, anche per l’assenza di politiche nazionali”. Per il consigliere, “un simile quadro necessita di risposte complesse ed efficaci come il Piano casa che deve coinvolgere non solo il Comune”. Secondo Luca Barbari “il bilancio conferma misure che contrastano la povertà tramite l’inclusione, come il sostegno ai senza dimora, l’implementazione dei fondi per l’inclusione dei giovani stranieri e risorse per dare continuità ai servizi come l’housing first”. Inoltre, “si stanziano risorse per affrontare il disagio giovanile e si interviene per il problema casa con l’attivazione di un Piano specifico”. Il consigliere, infine, ha sottolineato l’importanza di proseguire la “sinergia” con il Terzo settore, in quanto strumento di coesione sociale. Per Fabia Giordano il bilancio mette al centro il “valore della famiglia e, quindi, della persona”. La consigliera ha parlato di servizi già esistenti, e sostenuti dal Comune, per i padri separati (come la Casa dei papà, il Punto di ascolto e il Telefono amico). Inoltre, Giordano ha parlato dell’importanza di mettere servizi in rete, soprattutto in riferimento alle maternità problematiche, ricordando l’attività dei centri antiviolenza e delle associazioni presenti nel territorio. Lucia Connola ha parlato dell’importanza di favorire la mobilità sostenibile, anche attraverso il miglioramento del Trasporto pubblico locale: “Ma le risorse del Governo non sono adeguate”. Ciononostante, “l’Amministrazione continua a investire potenziando le ciclabili del territorio, come si evidenzia da alcuni emendamenti che incoraggiano a una mobilità più sostenibile e sicura”. Per Alberto Bignardi “questo bilancio riguarda una città che va avanti, in cui non si distribuiscono semplicemente risorse, ma si sceglie una visione precisa di Modena”. Bignardi ha voluto sottolineare l’indirizzo di alcune mozioni di maggioranza che, sul fronte politiche abitative e turismo, “puntano a una Modena più equa, inclusiva e consapevole delle proprie potenzialità”. Per il consigliere “l’aumento delle tasse deve tradursi in investimenti concreti incentrati su “più promozione, più servizi per i visitatori e strategie per destagionalizzare l’offerta turistica”. Stefano Manicardi si è focalizzato soprattutto sulla sicurezza evidenziando “l’importanza di rinnovare, aggiornandoli, i contratti delle Forze dell’ordine” e “di promuovere la giustizia riparativa, per alleggerire il carico umano e sociale nelle nostre carceri: mentre il Governo ha come unico mantra la repressione”. Per il consigliere, inoltre, occorre sostenere il presidio territoriale della Polizia locale, “ma anche il Governo deve svolgere la sua parte, finanziando la sicurezza pubblica ed elevando di fascia la Questura”. “Serve un vero e proprio cambio di rotta rispetto al progressivo definanziamento degli enti locali che si registra da anni” ha sostenuto il capogruppo Diego Lenzini evidenziando, invece, come “questo bilancio pone le basi per garantire e innovare i servizi”. Per il capogruppo, in particolare, la manovra interviene a sostegno degli anziani (“con nuovi posti per le strutture che ne hanno cura”), sui servizi scolastici (“rafforzando i servizi e riducendo le liste per i nidi”) e sull’educazione (“prima forma di equità e di risposta a quei giovani che creano insicurezza nella città”). Rispetto al tema casa, Lenzini ha evidenziato “le risposte” provenienti dalla manovra (“come l’aumento del fondo affitti e il Piano casa”). Mentre sul tema mobilità “serve un salto di qualità strutturale, anche con una battaglia sui finanziamenti nazionali”. Infine, sulla sicurezza, “il centrodestra deve dire se serve o no il passaggio della Questura in fascia A e quando arriverà e se serve o no il presidio di sicurezza in stazione corriere”. Per Federica Di Padova “con questo bilancio investiamo sulle persone, sull’istruzione e sulla cultura come strumenti di coesione sociale e prevenzione del disagio. Non solo non tagliamo, ma rafforziamo i servizi e investiamo nel sistema educativo, nella lotta alla povertà educativa, nei servizi di nido e di pre e post scuola: scelte coraggiose che hanno un forte significato politico, mentre a livello nazionale si va nella direzione opposta, quella dei tagli alla scuola”. Ha infine annunciato il voto contrario alla mozione “sulla velleitaria riapertura del museo del Risorgimento” a fronte invece della richiesta, già approvata dal Consiglio comunale, di “valorizzazione le collezioni all’interno del futuro polo Sant’Agostino”. Anna de Lillo si è concentrata sul tema del disagio giovanile insistendo sull’importanza di investire sui giovani e sul futuro “con risposte strutturate e non solo emergenziali, in grado di coinvolgere tutti gli attori che ruotano attorno ai minori”. La consigliera ha quindi evidenziato l’importanza “della prevenzione primaria per prevenire isolamento e abbandono scolastico (aumentati dopo la pandemia), dell’educazione alla legalità e della prevenzione secondaria offrendo percorsi riparativi e di reinserimento per recuperare i giovani coinvolti in procedimenti penali”. Francesca Cavazzuti intervenendo sui “fenomeni di devianza giovanile” ha ribadito la necessità “di un approccio multilaterale e preventivo con nuovi e coraggiosi interventi mirati alla presa in carico”. La consigliera ha ricordato “le criticità legate all’adolescenza” e “i rischi dovuti anche all’analfabetismo affettivo, che possano sfociare in bullismo e prevaricazioni”; l’importanza di supportare le famiglie e di coinvolgere anche scuola, parrocchie e circoli sportivi per favorire l’integrazione dei ragazzi al margine”. Infine, Fabio Poggi ha ricordato “i tagli a cui è costretta da anni l’amministrazione, gli interventi di spending review che hanno portato la spesa corrente da 271 a 250 milioni. “Non ci piace la stangata – ha spiegato – prima di tutto abbiamo valutato con la Giunta come mantenere servizi e qualità; i costi da abbattere e alla fine il ricorso alla leva fiscale”. Poi ha sommariamente tradotto il valore dei fondi stanziati dal Governo per Modena (dal Fondo interventi sociali socio-sanitari arrivano 96mila euro, dal Fondo disabilità 4.500, 1.500 per il contrasto alla povertà alimentare, 9mila per il sostegno alle attività educative, 1.500 per i minori in rieducazione; 1200 euro per i padri separati) a fronte della riduzione o dell’azzeramento dei fondi di finanziamento per i Comuni”. 

Per Avs, Martino Abrate ha evidenziato “l’importanza, in manovra, di non tagliare i servizi, nonostante il taglio delle risorse statali”. Per il capogruppo, “la ricerca di nuove risorse va individuata nell’evasione fiscale e nel lavoro nero”. Inoltre, “occorre migliorare il recupero crediti: e quindi appoggiamo ogni sforzo che la giunta saprà mettere in campo”. Il consigliere ha poi sottolineato, in particolare, l’attenzione nel bilancio a: “Mobilità, con interventi su manutenzione e sviluppo di mobilità dolce, reti viarie idonee a diminuire il congestionamento”; “riorganizzazione della Polizia locale, insistendo sull’aumento deli organici della Polizia di Stato”. E Laura Ferrari è intervenuta sulla proposta di “un’infrastruttura dedicata alla viabilità ciclo pedonale che consenta di superare la ferrovia in modo sicuro, collegando Stazione Fs a viale Gramsci” (secondo un indirizzo approvato dal Consiglio) e “contribuisca a sicurezza e decoro urbano dei quartieri Sacca e Crocetta”. Ha sostenuto la necessità di “preservare il patrimonio verde”, “di incoraggiarne la conoscenza e la diffusione del Regolamento del verde” e, sul sociale, gli interventi per supportare domiciliarietà, per prevenire e gestire le morosità incolpevole, i temi legati a carcere e detenzione, e il trasporto pubblico.

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Grazia Baracchi (Spazio democratico) ha affermato che “lo sforzo richiesto alle famiglie medie dovrà essere costantemente monitorato, per evitare che aumentino le diseguaglianze”. Rispetto agli interventi previsti in manovra su infanzia, sociale e giovani, la consigliera ha sostenuto che “è importante che il Patto con parti sociali, associazioni di categoria e altri soggetti impegnati nel territorio, venga portato avanti”. Mentre sul tema microclima nei nidi e nelle scuole “ci voleva un po’ più di cura e attenzione: chiedo che questo tema venga comunque ripreso per declinarlo al meglio e per dare soluzioni importanti. Rispetto poi alle fragilità dei giovani “vedo positivamente il rilancio di politiche giovanili che prevedano spazi per attività con protagonismo attivo dei giovani”.

“E’ un bilancio che interviene sulle fragilità e che condividiamo in pieno”, ha affermato Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle). “La finanziaria comporta per Modena oltre 2 milioni di tagli, l’amministrazione sceglie un’altra strada: non solo di non ridurre i servizi e assicurarne la qualità, ma anche di incrementarli (affrontare disagio giovanile, incrementare il verde)”. Ha quindi posto l’attenzione “sul tema della qualità dell’aria”. E sulle politiche per la sicurezza ha detto: “Di fronte alla banalizzazione della mozione della maggioranza da parte di chi riduce la sicurezza a 50mila euro per il taser, è necessario un ragionamento più ampio su ciò che riconduce a coesione sociale e sicurezza e c’è anche il problema di difendere i nostri dipendenti, quindi, nella mozione si parla anche di potenziare gli strumenti di difesa passivi”.

Paolo Ballestrazzi  (Pri Azione Socialisti Liberali) ha insistito sulla “necessità di un cambiamento” e “di un punto di sintesi comune”. “Il problema politico che ha questo Consiglio comunale è capire se vuole trasformarsi in un museo o guardare al futuro”, ha detto, invitando a “superare l’autocompiacimento” e “a chiedersi quali sono davvero le potenzialità della città oggi”, perché “se il pensiero fisso è quello del profitto, quale risposta possono dare le istituzioni e la politica?”. E volendo davvero guardare al futuro ha messo in guardia dal rischio “di non ricostruire una gabbia fatta di eccessive regolamentazioni e burocrazia che contribuiscono a costituire la causa prima per l’impoverimento”. 

L’assessore al Bilancio Vittorio Molinari è intervenuto su diversi aspetti affrontati nel dibattito, specificando per esempio che, rispetto al Fondo crediti di dubbia esigibilità, “Imu e Irpef vengono calcolate su quello che viene accertato” e che “la riscossione va migliorata, in quanto è un obbligo morale”. Rispetto poi all’indebitamento, “è importante se consente alla macchina comunale di funzionare e dare servizi: e questo è l’obiettivo che vogliamo perseguire”. Sulla tassazione comunale, l’assessore ha puntualizzato che “l’intenzione dell’Amministrazione non è aumentare le tasse, ma si è dovuto fronteggiare la riduzione delle risorse statali”. Poi, sulle entrate derivanti da sanzioni ad automobilisti “derivano, appunto, da comportamenti che violano il codice, e l’intento è che siano vincolati a finanziamenti per la sicurezza stradale”. Infine, su asili nidi: “Darò disposizioni agli uffici di verificare, questa estate, la condizione climatica degli ambienti, per valutare quali investimenti effettuare”.

 

 





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