Il 2025 porta un sacco di novità per gli automobilisti. Ecco pure il nuovo blocco della circolazione. Tutto quello che c’è da sapere per non passare guai.
Nuovo Codice della Strada, effettivo da 14 dicembre, complicanze per gli automobilisti di veicoli dotati di tachigrafo, blocco delle circolazioni. Sono soltanto delle macro novità in arrivo con il nuovo anno.
La stretta fortemente voluta dal governo, nella persona di Matteo Salvini, è un forte giro di vite per coloro che vengono sorpresi alla guida in stato di ebbrezza o peggio ancora sotto effetto di stupefacenti, con una bella stangata nei confronti del vergognoso abbandono di animali domestici su strada.
Nel 2025 si saranno delle complicanze per gli automobilisti di veicoli dotati di tachigrafo, quelli che erano abituati a tenere il registro delle attività per 28 giorni: dal 31 dicembre viene raddoppiatto quel lasso di tempo a 56.
Due sole vie d’uscite per non incorrere in multe sempre più salate: o ci si adegua integrando il tempo rimanente rispetto a quei 28 giorni, oppure servirà un nuovo registro, da richiedere presso le Camere di Commercio competenti. Ma nel nuovo anno che sta per arrivare c’è anche il blocco della circolazione da registrare. Il calendario 2025 rischia di essere una mattanza se non ci si adegua.
Blocco della circolazione, c’è sempre di mezzo l’UE
L’Unione Europea non sta facendo caso alla grave crisi delle auto elettriche, un segmento di mercato in enorme crisi a causa dei noti problemi che non si riescono proprio a superare, non solo in Italia, ma a macchia di leopardo un po’ in tutta Europa: costi alle stelle che un cittadino italiano non può o non vuole investire, colonnine sparpagliate, una chimera nelle grandi città, incentivi governativi praticamente inesistenti.
Eppure resta quella deadline che sembra così lontana ma non lo è. Un programma imposto dall’UE per la transizione graduale dai veicoli diesel e benzina a quelli a zero emissioni, in quanto, fervida convinzione, entro il 2035 non dovrebbero più circolare auto con motori diesel e benzina.
Diesel da rottamare
Per il momento dubbi e confusione hanno la meglio: restrizioni poco coerenti a livello nazionale, variabili a seconda della regione e addirittura da città a città. Una criticità non da poco visto che le auto diesel più inquinanti saranno sempre più limitate, specie nelle aree con elevato traffico e quindi più soggette a inquinamento.
Nello specifico, nel 2025 a Roma si prevede un’estensione delle restrizioni per i diesel Euro 5 all’interno delle zone a traffico limitato, stessa cosa a Milano, che dopo aver bloccato l’Area B agli Euro 4, estenderà il diviato anche ai diesel Euro 5. Ma in Piemonte questo cambiamento sarà effettivo soltanto a ottobre 2025, idem in Emilia Romagna, in Veneto non si sa ancora nulla. Insomma, città o regione che vai, usanza che trovi. Non proprio il massimo della vita.
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