«Da oggi Avellino è ufficialmente fuori dal tunnel delle incompiute, ce l’abbiamo fatta. Aprendo al traffico il sottopasso di collegamento tra Piazza Garibaldi e via San Leonardo, chiudiamo definitivamente i conti con un passato amministrativo che troppi sacrifici è costato agli avellinesi».
Così la sindaca Laura Nargi battezza l’apertura veicolare del tunnel di piazza Libertà, l’emblema delle incompiute del capoluogo, sogno proibito di ogni amministrazione dalla posa della prima pietra nel 2007.
A rivendicare con Nargi il grande lavoro svolto negli ultimi cinque anni è l’ex sindaco Gianluca Festa, colui che materialmente rompe il nastro segnaletico posto a delimitazione della strada a doppio senso di marcia. Sul piano politico, è chiaramente lui il protagonista di giornata a scapito dell’attuale fascia: «Apre il tunnel, Avellino comincia a rivedere la luce. La storia ce ne darà merito». «Non credo mi abbia rubato la scena» dirà poi Nargi nel pomeriggio all’inaugurazione del Villaggio di Natale a Piazza Libertà.
«È la ricostruzione di qualche giornale, io ho visto solo un ex sindaco con il diritto di gioire per il risultato di questa amministrazione, e anche ovviamente la sua, quindi la nostra». Nargi dice di non aver ascoltato ad ogni modo le interviste, in cui Festa parla anche esplicitamente dell’approvazione del Dos (Documento di Orientamento Strategico) dove «sarà evidente la nostra idea di città» aveva annunciato l’ex sindaco, «vi brilleranno gli occhi».
«Sono stata super impegnata, lo ascolterò. Sul Dos, l’ho detto anche in Regione Campania al cospetto di De Luca – spiega Nargi – che ha premiato il nostro lavoro con i fondi Prius (14 milioni più 3 di premialità): ci sto lavorando già da qualche mese con gli uffici, dobbiamo presentarlo quanto prima. Ma siamo già in una fase di ascolto con la città, stiamo lavorando in anticipo» rivendica. Sul ruolo dell’ex sindaco, Nargi esplicita: «È il capo politico di una parte della mia maggioranza. Ed è giusto così, come è giusto che ci fosse questa mattina».
Sogno vecchio della città e sogno nuovo, così battezza l’opera con la sua benedizione il parroco Don Marcello Cannavale. Cittadini e residenti, a tratti increduli, aspettano il taglio. Con Nargi e Festa, in prima fila gli ex assessori Antonio Genovese, responsabile dei lavori pubblici, e Giuseppe Negrone, Ambiente. Cariche che sarebbero in procinto di ricoprire anche nella nuova giunta (entro fine mese, stando alle recenti dichiarazioni della sindaca). Possibile l’incarico nella squadra di governo anche per il consigliere Gianluca Gaeta. Così come Monica Spiezia. Dell’attuale esecutivo tecnico presente solo Lucia Forino, assessore alla Pubblica istruzione. Dai banchi dell’opposizione, osservano la scena Nicola Giordano e Antonio Bellizzi, dunque gli ex alleati del Patto civico Rino Genovese, Giuseppe Giacobbe e Gerardo Melillo.
«Siamo usciti dal tunnel delle incompiute – esordisce Laura Nargi – oggi è un grande giorno. Ci lasciamo alle spalle un percorso amministrativo difficile, costato fin troppi sacrifici ai cittadini avellinesi. Allo stesso tempo è un orgoglio avere l’onere di aprire il sottopasso. Una inaugurazione possibile con il sacrificio e l’impegno di più parti – sottolinea – ovviamente devo ringraziare il sindaco Festa, per tutto l’impegno messo negli ultimi 5 anni, ringrazio gli uffici comunali perché senza di loro non saremmo qui, dai dirigenti fino al comandante Arvonio, fino ai tanti funzionari, in particolare Diego Mauriello, che hanno lavorato per questa apertura con passione e impegno. Ci è voluta perseveranza e devo dire che finalmente ce l’abbiamo fatta».
Un ringraziamento arriva anche per il ministro irpino Matteo Piantedosi: «Lo ringrazio molto perché mi è stato vicino in questi ultimi mesi, già da quando ero sindaco reggente prima del commissariamento, mi ha aiutato nell’interlocuzione col ministero. La perseveranza avuta in questi ultimi mesi è stata per noi decisiva e determinate».
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